La Francia viola l’articolo 6 del Trattato di non proliferazione nucleare

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BILANCIO DELLA DIFESA PER L’ANNO 2022 DELLA FRANCIA, NUCLEARE IRANIANO E TNP[1]

La Francia persegue la modernizzazione del suo arsenale di armi nucleari in violazione del Trattato di non proliferazione (TNP) e favorisce così la proliferazione a qualche settimana dalla conferenza mondiale per l’esame di questo trattato.

Mentre i negoziati riprendono con l’Iran, la Francia dovrebbe cessare la violazione dei suoi impegni nell’ambito del TNP (Trattato di non proliferazione nucleare), congelare i suoi programmi di modernizzazione delle armi nucleari, ratificare il Trattato per la proibizione delle armi nucleari (TPNW) entrato in vigore il 22 gennaio 2021 ed esigere la medesima cosa dagli altri paesi che possiedono armi nucleari.

A fine novembre, i negoziati sul nucleare iraniano sono ripresi a Vienna, in Austria, con l’obbiettivo di riportare in vita l’accordo del 2015 sul nucleare iraniano. Questo accordo firmato il 14 luglio 2015 a Vienna, tra l’Iran e i cinque membri permanenti del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (Usa, Cina, Russia, Francia, Regno Unito) più la Germania, era stato concluso dopo 21 mesi di negoziati serrati. Era stato approvato dal consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 20 luglio 2015 ed era entrato in vigore il 16 gennaio 2016. Questo accordo garantiva il carattere civile e pacifico dei lavori nucleari dell’Iran. Ora, su istigazione di Trump, gli Stati Uniti avevano unilateralmente abbandonato questo accordo realizzato sotto Obama, e ristabilito delle sanzioni contro l’Iran, sanzioni che soffocano l’economia iraniana e che hanno condotto l’Iran a rilanciare progressivamente le proprie attività nucleari al di là dei limiti accettati dall’AIEA.

A Vienna sono attualmente presenti i negoziatori cinesi, russi, britannici, tedeschi, iraniani e francesi. Gli Stati Uniti, che non fanno parte della riunione in corso a Vienna, hanno tuttavia inviato una delegazione per partecipare indirettamente al dialogo.

Nello stesso tempo in Francia, il bilancio 2022 votato dall’Assemblea nazionale traduce in materia di difesa gli orientamenti della legge di programmazione militare. Così il quotidiano La Tribune indica che “per il quarto anno consecutivo, nel quadro della legge di programmazione militare (LPM) 2019-2025, la traiettoria del bilancio è rispettata: il bilancio della missione ‘Difesa’ deve in principio aumentare di 1,7 miliardi di euro per raggiungere il livello inedito di 40,9 miliardi nel 2022. Ossia un aumento di 7,7 miliardi in rapporto all’esecuzione del bilancio del 2017”. Nel perseguire il cammino verso il raddoppio dei finanziamenti consacrati all’arma atomica in vista del rinnovamento della totalità del suo arsenale nucleare, la Francia viola l’articolo 6 del Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) che prevede che le potenze nucleari si impegnino ad agire in buona fede per il disarmo nucleare.

Con una tale politica di non rispetto dei suoi impegni internazionali, la Francia non può pienamente esercitare il ruolo diplomatico che essa potrebbe esercitare ivi compreso l’accordo sul nucleare iraniano.

Più in generale, la violazione continua dei loro impegni da parte dei 9 stati che possiedono l’arma nucleare, presi nel quadro del TNP, indebolisce questo trattato e favorisce la ripresa della corsa agli armamenti nucleari.

È per questo che il Mouvement de la Paix ricorda ancora una volta che la Francia, per rispettare i suoi impegni nell’ambito del TNP, dovrebbe congelare tutti i suoi programmi di modernizzazione, esigere la medesima cosa dagli altri paesi che possiedono armi nucleari, portare queste esigenze in gennaio a New York durante la conferenza dell’esame del Trattato di non Proliferazione Nucleare, ratificare il Trattato per la proibizione delle armi nucleari entrato in vigore il 22 gennaio 2021 ed essere presente come osservatore nel corso della prima conferenza degli stati membri del TPNW a Vienna nel marzo 2022.

Una tale politica permetterebbe nello stesso tempo di liberare circa 100 miliardi di euro su 15 anni che sarebbero utilissimi per fare fronte alla sfida climatica e ai bisogni sociali.

Il Mouvement de la Paix

11 dicembre 2021  

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.mvtpaix.org/wordpress/budget-defense-2022-de-la-france-nucleaire-iranien-et-tnp/?fbclid=IwAR2C7bmo2IofLtffRRq_IKHvx50zXmDahGIJK8LF99MZUh8sgrvyZEoQIws

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