Il Libano chiede alla Russia le immagini satellitari dell’esplosione di Beirut

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IL LIBANO CHIEDE ALLA RUSSIA LE IMMAGINI SATELLITARI DELL’ESPLOSIONE DI BEIRUT[1]

Di Esteban Carrillo

Il Presidente libanese Michel Aoun ha chiesto che le autorità russe forniscano le immagini satellitari del porto di Beirut al momento dell’esplosione del 4 agosto dello scorso anno, secondo il suo ufficio stampa.

“Il Presidente Aoun ha chiesto all’ambasciatore russo di notificare al suo paese il desiderio del Libano di ricevere le immagini dai satelliti del porto di Beirut al momento dell’esplosione”, ha detto il suo ufficio.

Aoun ha presentato la richiesta durante un incontro con l’ambasciatore russo in Libano, Alexander Rudakov.

Il 4 agosto 2020, Beirut venne scossa da una massiccia esplosione quando centinaia di tonnellate di nitrato di ammonio immagazzinate in modo erroneo esplosero.

È stata una delle più grandi esplosioni non nucleari mai documentate, che ha ucciso più di 200 persone, ferendone migliaia.

I francesi sono stati i primi inquirenti occidentali ad entrare nel porto di Beirut, arrivati due giorni dopo l’esplosione, su richiesta del Procuratore Generale del Libano Ghassan Oweidat. Dieci giorni dopo, si unirono a loro gli inquirenti britannici, seguiti dall’americano Federal Bureau of Investigation (FBI). Un attento esame dei contenuti di questi rapporti occidentali rivela che essi sostanzialmente non ha aggiunto molto all’indagine compiuta dagli inquirenti locali, ma ha piuttosto confermato le conclusioni riguardanti l’esplosione raggiunte dagli inquirenti libanesi.

Da allora, il caso dell’esplosione di Beirut è stato pesantemente politicizzato dagli Stati Uniti, e il principale giudice inquirente Tarek Bitar è accusato di aver ignorato la colpevolezza delle istituzioni giudiziarie e militari libanesi, che sono i principali enti legalmente responsabili dell’immagazzinamento dei nitrati nel porto.

Alcuni tra i molti e vari protagonisti politici del Libano, incluso il gruppo di resistenza libanese Hezbollah, hanno sollevato dubbi sul comportamento e le intenzioni di Bitar. Questi dubbi sono emersi a causa di ciò che appare come l’esclusione selettiva da parte di Bitar di certi politici e di certi responsabili della sicurezza dal sospetto e dall’incriminazione – in particolare l’attuale Comandante delle Forze Armate libanesi, il Generale Joseph Aoun, e l’ex direttore dei servizi segreti militari Toni Mansour.

Le immagini satellitari dalla Russia potrebbero aiutare a chiarire il complesso groviglio di eventi che hanno portato all’esplosione dei nitrati di ammonio.

 

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://thecradle.co/Article/news/3032

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