I sionisti contro Angela Davis: il caso della conferenza annullata alla Butler University

LETTERA AL DIRETTORE: STUDENTI CHIEDONO RISPOSTE E AZIONE[1]

Il 29 marzo, senza preavviso o discussione, l’amministrazione della Butler University ha cancellato un evento intitolato “Joint Struggle and Collective Liberation” [Lotta Unita e Liberazione Collettiva], che avrebbe ospitato una conversazione con la scrittrice rivoluzionaria, attivista abolizionista e antirazzista Angela Davis. L’amministrazione ha cancellato bruscamente e unilateralmente l’evento senza il coinvolgimento dei leader studenteschi – e senza nemmeno notificarlo – che avevano speso quattro mesi di incessante programmazione, coordinamento e collaborazione finalizzati all’evento.

L’evento, che era previsto avesse luogo il 1 aprile, avrebbe cercato di evidenziare i progressi contro il razzismo e contro la violenza di stato contro i neri, contro gli indigeni, contro le persone di colore, comunemente definiti come BIPOC[2]. Avrebbe dovuto essere ospitato dalla Butler Student Government Association, e co-sponsorizzato dal Race, Gender, and Sexuality Studies Department [Dipartimento degli studi sulla razza, il gender e la sessualità], dal Hub for Black Affairs e dal Community Engagement and the Diversity Center.

L’attivista politica, scrittrice e filosofa di rinomanza mondiale avrebbe discusso argomenti come l’antirazzismo, i movimenti per la solidarietà americani e internazionali, e l’impatto della polizia sulle comunità di colore, iniziativa che sarebbe stata un’opportunità senza paragoni per gli studenti della Butler di apprendere e parlare con una vera icona dei diritti civili ed una eminente leader dei movimenti intersezionali e per la giustizia sociale.

Il personale e l’amministrazione della Butler hanno fornito una serie di giustificazioni incoerenti e infondate per la loro cancellazione razzista e autoritaria: “inadempienza nel seguire la procedura”, “un onorario troppo oneroso”, e “tempistica inappropriata”. Attualmente, costoro sostengono che a causa di oscuri errori procedurali, questo evento deve essere rimandato e che non avrà luogo durante il presente anno accademico. Sebbene una dichiarazione diffusa dall’associazione degli studenti abbia asserito che l’evento sarà rimandato, la squadra di Angela Davis, insieme con conversazioni dietro le quinte avvenute con dirigenti dell’università, hanno indicato che il contratto è stato rescisso e l’evento cancellato.

Gli studenti che hanno lavorato all’evento hanno programmato innumerevoli eventi passati per i quali queste procedure non erano state applicate. La decisione di applicare arbitrariamente queste procedure ora rappresentano un tentativo di censurare in modo specifico Angela Davis. [Tale decisione] si fonda sulla storia di razzismo della scuola ed evidenzia la mancanza di un sostegno sincero agli studenti di colore, alla libertà accademica e all’impegno politico all’interno della Butler University, un’istituzione predominantemente bianca.

Alcuni giorni prima della vergognosa censura di Angela Davis da parte della Butler University, la Student Government Association era stata bersagliata dalla pressione degli studenti sionisti che hanno affermato di opporsi all’evento con Angela Davis a causa del suo sostegno al movimento Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni – una richiesta proveniente dalla base della società per una pressione economica non violenta contro l’occupazione militare illegale della Palestina da parte di Israele. Non è la prima volta in questo anno accademico che questi studenti hanno cercato di silenziare la libertà di parola e di impedire eventi politici nel campus. Molti ricorderanno i tentativi falliti dello scorso autunno di utilizzare le risoluzioni del senato studentesco per cancellare eventi dell’organizzazione degli studenti e per porre limiti su argomenti che potevano essere discussi.

Questa non è neppure la prima volta che i sionisti hanno tentato di togliere la possibilità di parlare ad Angela Davis a causa della sua presa di posizione solidale con la Palestina. Che sia il Birmingham Civil Rights Institute, la Northeastern University o la Butler University, le istituzioni che silenziano le voci dei radicali neri come Davis sono complici del sistema di razzismo e di oppressione che danneggia le persone BIPOC all’interno e all’esterno della Butler University.

Detto semplicemente, gli amministratori della Butler stanno cercando di silenziare le voci marginalizzate per preservare il sistema di potere e di privilegio. Se la Butler University afferma di essere un’istituzione che appoggia la diversità, l’equità e l’inclusione, le sue azioni parlano diversamente. Di fronte ad un’opposizione, costoro hanno immediatamente annullato il sostegno ai loro studenti di colore e hanno permesso a lamentele infondate di far abortire un importante evento organizzato dagli studenti a detrimento dell’intera comunità della Butler.

Membri della comunità accademica della Butler University, come pure membri affini della comunità di Indianapolis, hanno diffuso una dichiarazione richiedente che l’Amministrazione della Butler si scusi formalmente con Angela Davis e che ripristini e affermi il suo sostegno all’evento.

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://thebutlercollegian.com/2021/03/letter-to-the-editor-students-demand-answers-action/?fbclid=IwAR0Hi0AF3TEeJ1ZFoIU8YrFq5CsR9jl8kgV975IbJ9qd_yJuPEmRh9XGlsY

[2] Nota del traduttore: BIPOC è un acronimo che sta per “Black, Indigenous, & People of Color Movement”, Movimento dei neri, degli indigeni e delle persone di colore.

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