L’Iran risponde a Charlie Hebdo con una nuova mostra di vignette sull’Olocausto

L’IRAN CONTROBATTE ALL’INSULTO DI CHARLIE HEBDO AL PROFETA MAOMETTO CON UNA MOSTRA DI VIGNETTE SULL’OLOCAUSTO[1]

Di Manijeh Rezapoor, 5 settembre 2020

Parlando sabato al Teheran Times, Masud Shojaei-Tabatabai, direttore del Dipartimento Arti Visive dell’Ufficio governativo delle Arti, ha detto: “Io credo che Charlie Hebdo sia totalmente al servizio del regime sionista e che intenda in realtà soddisfare gli scopi dei sionisti, che è la principale ragione dietro la decisione di ripubblicare le stesse vignette contro il Profeta della gentilezza Maometto”.

Mercoledì [2 settembre 2020], Charlie Hebdo ha ripubblicato le vignette per accompagnare l’inizio del processo contro le persone accusate di complicità nell’attacco terroristico. La rivista ha pubblicato le vignette su internet martedì, vignette poi apparse nella versione cartacea mercoledì.

“Io credo che costoro stiano cercando di promuovere l’islamofobia ripubblicando queste vignette che sono contro il Profeta Maometto”, ha asserito Shojaei-Tabatabai, che è un importante vignettista.

“Creare e promuovere l’odio, e colpire il cuore di milioni di musulmani in tutto il mondo, è una vana azione e tutto ciò è lungi dall’essere logico”, ha detto.

“Penso anche che il governo francese non prenderà nessuna seria misura contro la rivista poiché essi dicono di credere nella libertà di parola, e che il regime sionista cerchi parimenti di pescare nel torbido”, ha detto.

Shojaei-Tabatabai ha detto che i precedenti comportamenti della rivista non vennero presi in considerazione quando essi [gli iraniani] organizzarono diverse mostre di vignette, e questa volta vi sono anche progetti di tenere una mostra internazionale di vignette con il probabile titolo “L’Espiazione dell’Olocausto”.

“La ragione sta nel fatto che stanno giustificando il motivo per cui la nazione palestinese deve pagare per l’Olocausto. I palestinesi sono oppressi da anni e stanno ancora pagando il prezzo per l’Olocausto”, ha detto.

“E noi stiamo cercando di trovare una forte risposta a tutto ciò mediante questa mostra”, ha concluso.

Shojaei-Tabatabai è stato tra gli organizzatori di due precedenti edizioni della Competizione Internazionale di Vignette sull’Olocausto in Iran.

Egli ha anche organizzato la mostra internazionale di vignette “I Can’t Breath” [“Non posso respirare”] nello scorso mese di giugno, per evidenziare le proteste contro il razzismo negli Stati Uniti.

Inoltre, egli ha organizzato la Competizione Internazionale di Vignette e di Caricature sul Trumpismo nel 2017 e nel 2019 per criticare il capitalismo e l’egemonia degli americani in tutto il mondo.

Giovedì, Teheran ha fortemente condannato Charlie Hebdo, affermando che ogni insulto al profeta dell’Islam e ad altri divini profeti è totalmente inaccettabile.

Foto: l’ex segretario del Supremo Consiglio della Sicurezza Nazionale Saeid Jalili (a sinistra) e il direttore del Dipartimento Arti Visive dell’Ufficio governativo delle Arti Masud Shojaei-Tabatabai visitano la mostra di vignette “Keep Calm, I Am the Queen” [“Rimanete calmi, sono la Regina”] nella galleria Abolfazl Aali a Teheran l’11 giugno 2020.  

 

 

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.tehrantimes.com/news/452067/Iran-counters-Charlie-Hebdo-s-insult-to-Prophet-Muhammad-S

One Comment
    • Non sono un Dicci'
    • 26 Dicembre 2020

    Ottima la risposta iraniana. Danno molto fastidio questi sionisti,che si mimetizzano in tutte le religioni blasfemizzandole e,dopo averne distrutta una,la usano contro le altre.

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