Vanessa Beeley: La morte misteriosa di James Le Mesurier

DOPO LA SUA MORTE MISTERIOSA, I MEDIA SI AFFRETTANO AD ARMONIZZARE LA LORO NARRAZIONE SUL FONDATORE DEGLI ELMETTI BIANCHI JAMES LE MESURIER[1]

Quasi immediatamente dopo il presunto tuffo di Le Mesurier verso la propria morte, hanno iniziato a emergere notizie di manomissioni e di cancellazione di dettagli sulla controversa carriera dell’operativo, specialista in “sicurezza privata”.

Di Vanessa Beeley, 2 dicembre 2019

L’11 novembre 2019, il fondatore britannico dei famigerati Elmetti Bianchi, James Le Mesurier, moriva a Istanbul, in Turchia. Le circostanze riguardanti la sua morte hanno immediatamente suscitato una raffica di articoli giornalistici, da parte sia dei media turchi che dei media mainstream, molti dei quali contraddittori, mentre i dettagli delle sue ultime ore venivano alla luce.

Mark Urban, redattore di BBC Newsnight, ha immediatamente twittato che “un ex collega” gli aveva detto che era impossibile “cadere da quel balcone”, riferendosi alla riportata causa della morte di Le Mesurier e ha suggerito che può esservi stato un “coinvolgimento dello stato”. Urban non ha precisato l’identità del suo misterioso “ex collega” né ha spiegato cosa lo abbia reso sufficientemente qualificato per concludere che la morte di Le Mesurier possa essere stata un assassinio approvato dallo stato.

Urban, dichiarando la propria ignoranza sui sospetti legami di Le Mesurier con l’agenzia di intelligence britannica dell’MI6, ha poi suggerito che “una campagna di propaganda nera da parte dei media russi e siriani e dei loro accoliti sui social media” contro Le Mesurier era stata “un preludio all’assassinio” (grassetto aggiunto). Affermazioni straordinarie da parte di un giornalista, prima della pubblicazione di qualunque autopsia ufficiale.

Urban ha cancellato i suoi tweet poco dopo, sostenendo che “c’è un bel po’ di sospetto che possa essere un omicidio da parte di un attore statale, ma altri suggeriscono che potrebbe essersi tolto la vita”. Urban è giunto a conclusioni affrettate? Gli è stato chiesto di cancellare i tweet, e se è così, da chi?

Nel groviglio degli articoli giornalistici che ne sono seguiti, è emerso in modo evidente uno schema di negazioni e di indicazioni erronee. La risposta prevalente da parte degli addetti alla narrazione nei media mainstream è stata di incolpare di tutto la Russia. La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova è stata attaccata per aver descritto Le Mesurier come un agente dei servizi inglesi e per aver condannato la sua precedente comunanza con al-Qaeda in Kosovo nel 1999. La scrittrice e giornalista d’inchiesta Whitney Webb, ha evidenziato a suo tempo questi legami per MintPress News.

Uno dei molti titoli che hanno incolpato la Russia per la morte di Le Mesurier

La parte prima di questa serie cercherà di apportare un maggior grado di trasparenza e di contesto alla vicenda Le Mesurier esaminando il suo ruolo in Siria e la sua responsabilità finanziaria come fondatore di Mayday Rescue, un’organizzazione non governativa che egli costituì nel 2014 per fungere da partner esecutivo del Foreign Office britannico, responsabile della gestione degli Elmetti Bianchi. Verrà parimenti esaminata la sospetta collusione tra Le Mesurier, i suoi colleghi di Mayday Rescue e i media di stato britannici per stroncare il dissenso o le contestazioni della narrazione ufficiale sulla Siria.

Mentre i media mainstream si precipitavano a sfornare articoli sulla morte di Le Mesurier, sono emerse due narrazioni che hanno cercato sostanzialmente di modificare la storia della sua carriera.

Disconnettere Le Mesurier dagli Elmetti Bianchi

Raed Saleh è il “presidente” degli Elmetti Bianchi. Saleh ha legami con le fazioni e gli individui estremisti armati all’interno della Siria. in realtà, gli venne negato l’ingresso negli Stati Uniti nell’aprile 2016 a causa di questi “legami con estremisti”. Saleh scrive per il Guardian, sebbene egli non parli una parola di inglese. Le sue apparizioni negli eventi sponsorizzati dalle Nazioni Unite e dai media mainstream sembrano pesantemente preordinate e manovrate. Così, quando Saleh ha annunciato che Le Mesurier non era il fondatore degli Elmetti Bianchi, i campanelli di allarme hanno squillato. Perché un portavoce degli Elmetti Bianchi nega qualcosa che lo stesso Le Mesurier aveva ammesso molte volte? Che egli abbia fondato il gruppo mentre lavorava per il gruppo Analysis Research and Knowledge (ARK), è un fatto che non è contestato neppure da Wikipedia.

Nell’aprile 2017, l’organo informativo in rete The Middle Ground intervistò Le Mesurier. Nella loro presentazione per l’intervista, essi descrissero in questo modo la fondazione degli Elmetti Bianchi:

Gli Elmetti Bianchi vennero fondati dal signor Mesurier quando egli lavorava per ARK, una società di consulenza internazionale a scopo di lucro con sede in Turchia”.

Le Mesurier confermò nell’intervista il suo ruolo nella fondazione dell’organizzazione, affermando:

ARK venne finanziata da Friends of Syria, ‘una coalizione di circa 35 diversi paesi che forniscono sostegno a coloro che sono in opposizione al governo di Assad”.

Le Mesurier non collegato a “nessuna” intelligence britannica

Chris York dell’Huffington Post è scattato in difesa degli Elmetti Bianchi immediatamente dopo la morte di Le Mesurier. York, che prima del 2017 aveva scritto un certo numero di commenti superficiali sul conflitto siriano, iniziò una campagna di attacchi contro chiunque evidenziasse i legami degli Elmetti Bianchi con i gruppi terroristici e le loro attività criminali a fianco di questi gruppi.

La campagna di York prese slancio nel 2017 e continuò nel 2018, attaccando, denigrando e cercando di screditare i giornalisti e gli accademici indipendenti che stavano contrastando le narrazioni sulla Siria di impronta statale che provenivano soprattutto da Washington e da Londra.

Uno degli articoli di York, pubblicato tre giorni dopo la morte di Le Mesurier, recava il titolo This is why James Le Mesurier’s White Helmets are the target of a Russian disinformation campaign (“Ecco perché gli Elmetti Bianchi di James Le Mesurier sono il bersaglio di una campagna di disinformazione russa”).

Oltre alle numerose inesattezze dell’articolo, l’approccio pesantemente anti-russo di York ha in sostanza fatto scomparire le voci di quei siriani che rifiutano gli Elmetti Bianchi e che hanno accusato questa organizzazione di traffico di organi, di rapimento di bambini, e di violenze, torture, uccisioni, ladrocini e collaborazione con i gruppi armati che hanno perseguitato i civili nelle zone da essi occupate.

In realtà, il ruolo della Russia è stato quello di fornire una piattaforma mediatica a queste voci e di dare loro la possibilità di parlare. Ma York avrebbe preferito che stessero zitti. Se egli fosse realmente interessato alla verità o all’imparzialità, egli sosterrebbe un’inchiesta pubblica sugli Elmetti Bianchi per permettere che le prove contro di loro vengano legalmente accertate.

C’è un punto nell’articolo di York che curiosamente echeggia una dichiarazione espressa dalla rappresentante inglese alle Nazioni Unite, Karen Pierce. Sotto il sottotitolo, “James Le Mesurier era una spia”, York scrive:

Le autorità russe non hanno mai fornito nessuna prova che Le Mesurier fosse una spia o che avesse lavorato per qualche agenzia di intelligence e hanno solo ripetuto affermazioni infondate espresse da blogger che scrivono sugli Elmetti Bianchi” (grassetti aggiunti).

Il giorno prima che l’articolo di York venisse pubblicato, il Guardian citava la dichiarazione di Karen Pierce secondo cui le affermazioni (russe) che egli avesse lavorato per i servizi segreti britannici erano “categoricamente false”.

A parte il fatto che Le Mesurier era attivo in varie aree di intervento della NATO, a suggerire che egli aveva legami con le agenzie di intelligence britanniche, il Guardian stesso aveva in precedenza categoricamente asserito che Le Mesurier aveva lavorato per l’intelligence militare britannica durante il periodo da lui trascorso in Kosovo nel 1999.

Mettere una pietra sopra Le Mesurier

Quasi immediatamente dopo il presunto volo mortale di Le Mesurier dalla finestra del suo appartamento di Istanbul, hanno iniziato ad emergere resoconti sulla manomissione di video-reportage e di cancellazione di link ad articoli che dettagliavano la carriera del controverso operativo specialista di “sicurezza privata”. Un articolo del Men’s Journal che dettagliava il percorso della carriera di Le Mesurier è stato rimosso dal sito web di Mayday Rescue come pure dalla pagina di Wikipedia dedicata agli Elmetti Bianchi. L’articolo del Men’s Journal si apre con la seguente descrizione:

Sudando nei 40 gradi di Adana, in Turchia, l’ex ufficiale di fanteria britannico James Le Mesurier sta addestrando un gruppo di siriani ordinari a diventare membri della squadra della Syria Civil Defense (SCD) finanziata dagli Stati Uniti”.

Ma l’occultamento del passato di Le Mesurier non è rimasto confinato ai media tradizionali. Il giornalista Murad Gadziev di RT ha riferito della frenetica cancellazione delle controversie dalla pagina di Wikipedia dedicata a Le Mesurier da parte del famigerato Philip Cross. Cross ha una storia di ossessive manipolazioni delle pagine di Wikipedia dedicate a giornalisti o ad accademici che sfidano le narrazioni dominanti sulla Siria.

Sembra certamente che vi sia una campagna concertata per rimuovere dal pubblico dominio specifici dati e per confondere, omettere, e riorientare le informazioni riguardanti una preziosa risorsa delle agenzie di intelligence britanniche – sia che Le Mesurier lavorasse direttamente per loro oppure no.

Trascurare i dettagli sulla morte di Le Mesurier

Nei loro resoconti sulla morte di Le Mesurier, certi dettagli diffusi dai media turchi non sembrano essere stati ripresi o sottolineati dai media mainstream. Alcuni di questi dettagli forniscono tracce sulle possibili ragioni della morte di Le Mesurier.

Una settimana prima che morisse, Le Mesurier disse presuntivamente ai suoi colleghi degli Elmetti Bianchi: “In Turchia, abbiamo fatto, ce ne andiamo”. Le Mesurier e sua moglie, Emma Winberg, Direttore Responsabile di Mayday Rescue dal gennaio 2017, avevano anche a quanto si dice “violentemente litigato” mentre stavano cenando a Beyoglu, un caffè e bar turco di lusso, un giorno prima della sua morte.

La settimana prima dell’evento, un altro giornale turco riferì che le consegne effettuate negli uffici di Mayday Rescue, un’organizzazione partner degli Elmetti Bianchi che condivide con essa persino la propria sede, e indirizzate a Mary Salvatore vennero rimandate al mittente perché nessuno era disponibile a ricevere la consegna. La stessa cosa sarebbe avvenuta con le precedenti consegne, per qualche settimana, secondo l’articolo. Salvatore era il capoufficio di Mayday Rescue, i suoi dati di contatto appaiono su un annuncio di lavoro del 2016 per un impiego di capoufficio a Mayday Rescue, come pure per altri impieghi nell’organizzazione con sede ad Ankara, in Turchia.

Un altro giornale turco ha affermato che Mayday Rescue è ora “persona non grata in Turchia” e che gli Elmetti Bianchi hanno “preso le distanze” da Mayday: “gli edifici rimangono chiusi nonostante il fatto che entrambe le organizzazioni condividano gli uffici nello stesso edificio” (grassetti aggiunti). Un articolo reitera la notizia che Le Mesurier aveva informato i suoi colleghi degli Elmetti Bianchi che avrebbe lasciato la Turchia. Un altro articolo cita una sua affermazione secondo cui “il nostro compito in Turchia è terminato”.

Tra gli altri fatti significativi, seppur trascurati, riferiti dai media turchi c’è quello che “mappe e disegni” appartenuti a James Le Mesurier sono stati portati via dalla sua abitazione dagli inquirenti della squadra omicidi e dell’antiterrorismo e dei servizi segreti di Istanbul, e che Emma Winberg è stata interrogata dalla polizia riguardo a sette dispositivi elettronici, inclusi personal computer, tablet e telefoni mobili che sono stati trovati e sequestrati per accertamenti nella casa che ella condivideva con Le Mesurier.

Istanbul, 11 novembre 2019: poliziotti forensi lavorano sul sito dove è stato trovato morto James Le Mesurier (AP Photo/Emrah Gurel)

Ma l’articolo forse più intrigante che ha abbellito le pagine dei media turchi è venuto dal giornale pro-Erdogan Daily Sabah. Questo articolo ha affermato che:

Secondo recenti informazioni, la fonte dello stress di Le Mesurier era di non poter essere in grado di restituire una grande somma di aiuto finanziario che egli aveva ricevuto. Si è anche scoperto che Le Mesurier aveva progettato di lasciare la Turchia poco prima della sua morte” (grassetti aggiunti).

Questi dettagli dipingono un quadro molto differente, e molto più intrigante degli eventuali motivi per il presunto suicidio di Le Mesurier e certamente rendono le affermazioni che è la Russia a stare dietro tale morte sia discutibili che precipitose.

L’ex ambasciatore britannico in Siria interviene (autorevolmente)

Peter Ford, l’ex ambasciatore del Regno Unito in Siria e in Bahrein, dubita delle narrazioni ufficiali sulla morte misteriosa di Le Mesurier. Ford ha rilasciato a MintPress la seguente dichiarazione, quando gli è stato chiesto di intervenire sull’insorgente controversia:

È triste per chiunque essere stressati a tal punto da togliersi la vita. Ma se Le Mesurier era stressato, come facciamo a sapere che non lo era perché temeva che la verità sulle irregolarità finanziarie di cui era sospettato iniziasse a venire fuori? Il timore di essere scoperti nelle proprie scorrettezze ha indotto molti a passare il limite. La compagnia di Le Mesurier, Mayday Rescue, stava iniziando a essere attenzionata.

L’anno scorso il governo olandese aveva cessato di finanziare Mayday perché non erano sicuri di cosa Mayday stesse facendo con il denaro. Questo è di dominio pubblico.

Le Mesurier si trovava al centro di un’intricata rete di compagnie che riciclavano denaro. Le ruote cominciavano a staccarsi dal suo meccanismo.

Con così tanto denaro che passava per le sue mani – i governi occidentali avevano inviato più di 200 milioni di dollari agli Elmetti Bianchi – e con una tale rilassatezza di controlli la tentazione di frodare deve essere stata immensa.

Siamo sicuri che Le Mesurier non fosse sotto indagine da parte delle autorità inglesi? La dichiarazione del Foreign Office susseguente alla sua morte è stata stranamente reticente:

“Siamo profondamente rattristati dalla notizia della morte di James Le Mesurier. Le nostre condoglianze vanno alla sua famiglia e agli amici in questo momento difficile”.

Perché nessuna menzione della sua meravigliosa opera? Buffo, questo.

Considerando che Le Mesurier era stato insignito di un OBE (Officer of the Most Excellent Order of the British Empire) (Ufficiale dell’Impero Britannico) nel 2016 per la sua “opera salva-vite”, è una strana dichiarazione, priva degli elogi che ci si sarebbe potuti aspettare in questa circostanza.

Emma Winberg e la macchina di pubbliche relazioni in favore dei terroristi finanziata dal Regno Unito

Qualcuno potrebbe considerare impietoso includere la vedova addolorata di Le Mesurier in un’inchiesta sulla morte del marito, ma l’esplorazione del ruolo di Emma Winberg in Mayday Rescue e nelle organizzazioni ad essa associate fornisce il contesto necessario ad un caso così complesso e contorto.

Secondo il suo profilo LinkedIn, Winberg ha lavorato come funzionario politico del britannico FCO (Foreign and Commonwealth Office) per sette anni, fino al 2014. Nel gennaio 2015, ella è stata la co-fondatrice di una compagnia chiamata Incostrat, presumibilmente con Paul Tilley, che come Le Mesurier, aveva un curriculum nell’esercito inglese.

Incostrat venne in effetti costituita come un contractor terziarizzato di pubbliche relazioni per l’”opposizione armata moderata” in Siria e venne finanziata dal Conflict Stability and Security Fund (CSSF) del FCO – che finanzia anche pesantemente sia Mayday Rescue che gli Elmetti Bianchi.

Un documento contrattuale di Incostrat visionato dal Guardian nominava il gruppo, appoggiato dai sauditi, Jaish Al Islam (JAI) come uno dei gruppi di “conveniente opposizione moderata” che hanno ricevuto consigli e guida su strategie promozionali mediatiche da parte di Incostrat.

JAI è stato uno dei più brutali gruppi estremisti che hanno occupato la Ghouta Orientale della Siria. il gruppo, insieme al Fronte Nusra affiliato ad al-Qaeda, fu responsabile del massacro di civili avvenuto ad Adra nel 2013, che incluse il bruciare vivi i prigionieri in enormi forni per il pane. Nel 2015, JAI ingabbiò esponenti delle minoranze religiose di Duma e li schierò per le strade come scudi umani. A suo tempo mi sono occupata di alcune delle molte atrocità che il gruppo ha commesso contro i civili a Duma durante la loro occupazione del suburbio di Damasco. In quell’articolo, ho parimenti esaminato la stretta collaborazione tra gli Elmetti Bianchi e JAI.

Un video che circola su internet faceva chiaramente parte del blitz mediatico del JAI finanziato dall’estero. Si trattava di un corto promozionale che aveva lo scopo di mettere in mostra il valore militare del gruppo, che all’epoca occupava le zone della Ghouta Orientale, nei pressi di Damasco – inclusa Duma, la scena di un presunto attacco chimico che sarebbe avvenuto nel 2018.

Emma Hedvig Christina Winberg (AP Photo)

Nel gennaio 2017, secondo la sua pagina Linkedin, Winberg divenne direttore responsabile di Mayday Rescue. Il suo profilo nella Skoll Foundation la presenta come un Direttore di Mayday Rescue. Winberg descrive il suo ruolo come “Sviluppo di nuove soluzioni per la costruzione della resilienza della comunità di base nel contesto delle minacce globali da questioni come la migrazione forzata, l’estremismo violento e i cambiamenti climatici” (grassetti aggiunti).

Ella descrive la sua formazione nelle familiari “sicurezza, stabilizzazione e costruzione della pace”. Le sue destinazioni “sono state a Kabul, Damasco, Gerusalemme Est, Istanbul e Erbil con destinazioni più brevi in Yemen e in Africa Orientale” – una mappa di destinazioni molto simile a quella di Le Mesurier – mentre Winberg era impiegata come funzionario politico per il FCO britannico.

I funzionari politici possono essere descritti come esploratori, raccoglitori di informazioni e coltivatori di contatti incaricati di identificare “opportunità per un impegno del Regno Unito”, un eufemismo per un intervento politico, economico o militare per procura sotto il falso pretesto della guerra umanitaria conosciuto come la dottrina della Responsabilità di Proteggere, in modo particolare quando si prendono in considerazione le specifiche nazioni prospettate da Winberg.

Peter Ford ha descritto i funzionari politici nel modo seguente:

I ‘funzionari politici’ più famosi sono stati Lawrence (d’Arabia) e Gertrude Bell. Un termine carico di imperialismo è stato riportato in uso dal FCO (britannico) per i suoi agenti che controllano, sul campo, i vari rappresentanti del Regno Unito in Siria. La maggior parte con sede in Turchia, essi agiscono come addestratori dei gruppi armati e dei loro ausiliari come gli Elmetti Bianchi e i consigli locali”.

L’integrazione della Skoll Foundation nella complessa rete di miliardari che finanziano e dirigono la promozione degli Elmetti Bianchi e che conducono la guerra in Siria è stata ampiamente indagata dalla sottoscritta e dalla giornalista Whitney Webb.

Gli altri legami di Winberg con l’alleanza atlantica (NATO) includono apparizioni insieme a Eliot Higgins – un attivista ed editore del blog Bellingcat allineato con il Consiglio Atlantico – ad un evento del Digital Forensic Research Lab del Consiglio Atlantico denominato “Archiving atrocities in Syria” (Archiviare le atrocità in Siria).

Il Digital Forensic Research Lab è anche un destinatario di fondi del FCO britannico ed è chiaramente incluso nell’azione del governo britannico volta a zittire le opinioni divergenti e a destabilizzare i movimenti o gli individui che sono sinceramente contro la guerra, quando si tratta della Siria.

Durante il suo discorso, Winberg fa scarsi riferimenti alle atrocità commesse dai gruppi armati estremisti che operano insieme agli Elmetti Bianchi nelle zone che essi occupano. Questa politica di revisionismo e di occultamento della minaccia terrorista che la Siria deve fronteggiare si estende agli Elmetti Bianchi, un gruppo che ha parlato delle atrocità commesse dal Fronte Nusra solo una volta durante i suoi 4.354 tweet, secondo la ricerca compiuta dallo scrittore Mike King.

Al contrario, Winberg si concentra sull’opera di ”alto profilo” degli Elmetti Bianchi insieme alla OPCW (Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons) e sul loro ruolo nel seppellimento dei morti e nella “preservazione dei dati e delle identità di coloro che sono stati uccisi”. Ancora, questa affermazione non sembra essere comprovata dagli Elmetti Bianchi stessi:

Ci soffermeremo maggiormente nella seconda parte di questa serie sul ruolo degli Elmetti Bianchi nella produzione di prove e nella messa in scena di eventi che furono poi utilizzati dalla OPCW.

Winberg presenta anche prove di una “prolungata campagna di disinformazione” condotta contro gli Elmetti Bianchi dalla Russia, e da giornalisti e accademici indipendenti. Questo è importante a causa dell’evidente collegamento tra Winberg che entra a far parte di Mayday Rescue nel gennaio 2017 e la successiva campagna di disinformazione condotta sui media contro i giornalisti e gli accademici che smascherano il funzionamento interno degli Elmetti Bianchi e la loro affiliazione con i gruppi estremisti in Siria.

Una campagna propagandistica contro ricercatori e giornalisti

Nel gennaio 2017, tre mesi dopo che Winberg era arrivata a Mayday Rescue, Chris York dell’Huffington Post lanciò una campagna mediatica per attaccare i critici degli Elmetti Bianchi. York produsse una serie di articoli tentando di screditare la sottoscritta e altri giornalisti indipendenti. York si impegnò raramente in dibattiti costruttivi sui social media, preferendo piuttosto i tropi russo-centrici o “assadisti” che sono diventati in egual misura il marchio degli attacchi sia contro i dissidenti che contro i sinceri attivisti anti-guerra.

Un titolo del Times che seguiva l’ormai screditato attacco chimico a Douma

Gli attacchi di York vennero presto rafforzati da Olivia Solon sul Guardian, dal giornale britannico Times, dall’ex corrispondente del Guardian Brian Whitaker, da Bellingcat, dalla BBC, dal giornalista Nafeez Ahmed, dall’accademico Idrees Ahmad, e da un rapporto di 48 pagine da parte dell’agenzia di pubbliche relazioni degli Elmetti Bianchi, Syria Campaign.

Il rapporto di Syria Campaign sembrò essere una diretta risposta alla relazione sugli Elmetti Bianchi tenuta dalla sottoscritta al Geneva Press Club, che ricevette minacce senza precedenti di censura e di fastidi. Questi non sono gli unici tentativi di calunniare e screditare le voci dissenzienti, ma sono i più notevoli.

Potrebbe anche darsi che Winberg si unì a Mayday Rescue dopo che i media russi finalmente intervennero a ospitare voci che erano critiche nei confronti degli Elmetti Bianchi. Contrariamente ai meme “incolpiamo la Russia” diffusi dalla maggioranza dei media allineati allo stato in Occidente – il primo programma di Russia Today che fornì una piattaforma a tali critiche fu Cross Talk nell’ottobre 2016.

Prima di questo, la Russia non aveva prestato molta attenzione agli Elmetti Bianchi che operavano in aree sempre più piccole del territorio siriano. Forse Winberg venne arruolata dai suoi colleghi del FCO britannico per rintuzzare la percepita minaccia alla supremazia delle narrazioni ufficiali nella guerra informativa siriana.

La prova più convincente che questa campagna può essere stata orchestrata da Le Mesurier e da Winberg è venuta da Oliver Kamm, un editorialista del Times che in rete si comporta da prepotente, con un curriculum di approvazione e di protezione del neocolonialismo britannico e delle politiche globaliste internazionali, incluse quelle nella ex Jugoslavia e in Libia.

Due giorni dopo che Le Mesurier morì, Kamm twittò che, nel 2018, Le Mesurier aveva “contattato questo giornale per esortarci” a rimanere sul pezzo di quegli “accademici nelle università inglesi” che stavano contestando a Le Mesurier i fatti scomodi riguardanti i presunti attacchi chimici in Siria. Kamm in seguito cancellò quei tweet.

https://twitter.com/Malinka1102/status/1198992474024402945?s=03

gli Elmetti Bianchi di Le Mesurier furono i primi produttori di prove per corroborare le narrazioni guidate dal britannico FCO e dagli Stati Uniti secondo cui il governo siriano stava “gasando il proprio popolo”. È degno di nota che questa “gasazione” stava avendo luogo nello stesso momento in cui i soldati dell’Esercito Arabo Siriano stavano sacrificando le loro vite per liberare quegli stessi civili siriani dalle grinfie dei gruppi estremisti, più di recente a Douma, nella Ghouta Orientale, nel marzo 2018.

Gli accademici cui Le Mesurier si riferiva erano membri del Working Group on Syria, Propaganda and Media, che sono stati di valido aiuto nello smascherare gli enormi buchi nelle narrazioni sulle armi chimiche divulgate senza discussioni o deviazioni dalla maggioranza degli organi mediatici mainstream.

I fondi di Mayday Rescue sono stati stornati agli estremisti in Siria?

Nel settembre 2018, il governo olandese ha revocato i finanziamenti a Mayday Rescue e, di conseguenza, agli Elmetti Bianchi.

Un esame esaustivo dei sistemi di monitoraggio di Mayday Rescue e degli Elmetti Bianchi era stato effettuato da una squadra di valutazione IOB, che concluse che il sistema di pagamento utilizzato per trasferire le donazioni agli Elmetti Bianchi era “problematico”. La squadra IOB accertò parimenti la stretta collaborazione tra Mayday Rescue e gli Elmetti Bianchi già menzionata in questo articolo:

Gli Elmetti Bianchi sono formalmente un’organizzazione indipendente registrata in Turchia, ma in pratica essi sono strettamente legati alla Stichting Mayday Rescue Foundation (Mayday), il partner esecutivo per la maggioranza dei donatori degli Elmetti Bianchi. Entrambe le organizzazioni hanno la loro sede nello stesso edificio”.

L’uso del sistema “Hawala” per spostare denaro ha sollevato preoccupazioni sulle quantità di denaro impiegate e sull’assenza di un monitoraggio sistematico sui destinatari dei finanziamenti. Venne accertata una preoccupante assenza di trasparenza che portò alla revoca dei fondi da parte del governo olandese, poiché non c’erano garanzie che i fondi non fossero indirizzati ai gruppi degli estremisti armati all’interno della Siria.

Il sistema Hawala si basa sui legami personali tra vari agenti in luoghi differenti e in paesi differenti. Poiché i vari agenti gestiscono la liquidità in questi luoghi differenti, non c’è bisogno di attraversare fisicamente i confini. Le transazioni perciò non possono essere considerate separatamente, ma fanno parte di un più ampio sistema. Le singole transazioni sono gestite da vari livelli di agenti e poiché il sistema si basa sulla fiducia, non lascia tracce scritte.

Esiste un rischio di deviazione dei fondi da parte dei gruppi armati, poiché non fornisce informazioni su chi riceve pagamenti e tasse lungo il percorso o su come il denaro viene utilizzato. Inoltre, usando il sistema più ampio, le organizzazioni possono indirettamente facilitare un traffico dannoso o illecito”.

I sistemi esistenti per individuare l’infiltrazione di terroristi non erano adeguati e il rapporto concludeva che l’accertamento automatizzato esistente non poteva rilevare le false informazioni che sarebbero state utilizzate dai terroristi o da individui “non autorizzati”.

I donatori venivano accolti separatamente, senza sovrapposizione di informazioni finanziarie (in altre parole ogni donatore non aveva idea di chi fossero gli altri donatori, quanto stessero donando, o dove il denaro veniva assegnato). Inoltre, non c’erano vere informazioni sui “risultati” degli Elmetti Bianchi.

I rapporti includono solo il progredire delle attività direttamente finanziate da donatori separati, e i donatori sembrano avere poche informazioni su chi altro finanzia quali altre parti del progetto”.

Mentre il governo olandese era preoccupato dalla deviazione dei fondi nelle tasche dei gruppi terroristi, forse Peter Ford ha accertato un’altra ragione per essere preoccupati dalla mancanza di trasparenza nel sistema di gestione di Mayday Rescue. Certamente, il rapporto IOB ha identificato varchi che potevano facilmente essere sfruttati da mediatori disonesti all’interno dell’organizzazione.

L’ex socio di Emma Winberg a Incostrat, Paul Tilley, ha esteso la propria attività ad una nuova iniziativa che sembra essere legata agli affari finanziari di Mayday Rescue e degli Elmetti Bianchi, una possibilità che sarà esplorata nella seconda parte di questa serie.

Molte domande rimangono senza risposta

Finora, nessuna autopsia ufficiale è stata completata su Le Mesurier. Molte domande rimangono senza risposta. Perché il suo corpo è stato rimpatriato così velocemente in Inghilterra mentre l’indagine turca era presumibilmente ancora in corso?

La bara di Le Mesurier all’aeroporto di Istanbul  (IHA via AP)

Il clamore mediatico per ritenere la Russia, i giornalisti indipendenti e gli accademici responsabili della morte di Le Mesurier è stata stridente ma ha largamente fallito. Come può qualcuno essere ritenuto responsabile per la morte di un ex funzionario dell’intelligence militare britannica quando la causa della morte non è ancora conosciuta?

Nessuna quantità di manipolazione mediatica farà sparire le domande. C’è uno sforzo evidente di disconnettere gli Elmetti Bianchi da Le Mesurier, forse perché i risultati di un’eventuale indagine del britannico FCO verranno alla luce, come Peter Ford suggerisce. In tali circostanze, il FCO sarebbe in grado di proteggere la sua costruzione propagandistica prendendo le distanze da ogni ulteriore danno di reputazione a seguito di potenziali malefatte finanziarie commesse dal suo principale partner esecutivo, e dal suo fondatore.

Un’indagine sul finanziamento mensile del FCO in eccesso di 25.000 sterline (32.000 dollari) ha rivelato che Mayday Rescue ha ricevuto solo un pagamento di 1.8 milioni di sterline (2.32 milioni di dollari) nel luglio 2019 mentre altre organizzazioni collegate, inclusa Incostrat, hanno ricevuto pagamenti regolari nel corso del 2019. In effetti, Incostrat ha ricevuto 4.76 milioni di sterline (6.1 milioni di dollari) tra il gennaio e il settembre del 2019. Questo potrebbe suggerire una riduzione di fondi per Mayday Rescue, essendo forse pendente un’indagine sulle sue condotte finanziarie.

Le Nazioni Unite, da parte loro, hanno finanziato la Fondazione Mayday Rescue per un importo di 607, 311 dollari, secondo la loro analisi dei servizi di controllo finanziario. Ford sospetta che Mayday Rescue possa essere stato un centro di riciclaggio di denaro ricevendo donazioni e distribuendole con un assai scarso monitoraggio o trasparenza interni o esterni, una teoria che sta diventando sempre più plausibile mentre i fatti trapelano.

Le Mesurier esercitò un ruolo di cardinale importanza nell’organizzare i testimoni utilizzati nelle inchieste dell’OPCW sui presunti attacchi chimici la cui colpa è stata attribuita al governo siriano. Come l’accademico inglese David Miller ha fatto notare, “il processo di selezione ‘testimoniale’ è stato contaminato da un operativo (James Le Mesurier) pagato da diversi belligeranti del conflitto a cominciare dal governo inglese”.

Mentre i dettagli continuano a emergere, la possibilità di una correlazione tra le recenti rivelazioni sulla corruzione dell’OPCW e la morte di Le Mesurier sta diventando sempre più plausibile, una possibilità che verrà esplorata nella seconda parte di questa serie. Certamente, la pressione stava crescendo e Le Mesurier deve averne percepito la tensione mentre le narrazioni sull’attacco chimico di Douma stavano crollando sotto il peso dell’evidenziazione di manipolazioni, depistaggi e messe in scena da parte degli Elmetti Bianchi.

Un’immagine pubblicata nel marzo 2018 dagli Elmetti Bianchi su un presunto attacco chimico del governo siriano

Una domanda molto importante rimane e forse stava ossessionando Le Mesurier. Chi uccise i bambini e i civili che vennero usati come macabro arredo scenico nelle rappresentazioni dell’”arma chimica” a Douma da parte degli Elmetti Bianchi? Dove sono i corpi? Il capo degli Elmetti Bianchi Raed Saleh ha sostenuto di aver rivelato la loro ubicazione all’OPCW. Dove si trovano e come vennero uccisi se in effetti non vi fu nessun attacco chimico?

Accuse di traffico di organi sono state sollevate contro gli Elmetti Bianchi da parte di civili siriani e la morte di Le Mesurier sembra essere stata sfruttata per deviare la colpa sugli alleati turchi che ora occupano le zone del nord-est della Siria, una possibilità che sarà esplorata nella seconda parte di questa serie.

La morte di Le Mesurier può davvero essere stata un importante spartiacque. Quello che succederà dopo determinerà il futuro degli Elmetti Bianchi e di altri importanti elementi della guerra contro la Siria. la creatura di Le Mesurier, gli Elmetti Bianchi, è stata propedeutica a sostenere la propaganda che puntella l’avventurismo militare della coalizione americana in Siria. E mentre questa narrazione, accuratamente costruita nel corso di una propaganda di guerra lunga nove anni, inizia a sgretolarsi, i governi e i media mainstream stanno facendo quadrato in uno sforzo disperato per salvare la faccia.                 

 

 

 

 

 

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.mintpressnews.com/mysterious-death-media-scrambles-white-helmets-founder-james-le-mesurier/263142/

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