Gilad Atzmon: Il partito politico più pericoloso d’Europa

IL PARTITO POLITICO PIÙ PERICOLOSO D’EUROPA[1]

Di Gilad Atzmon, 16 dicembre 2019

the most dange.jpg

Gli inglesi assegnano il loro voto. Essi dovevano scegliere tra un capitalismo nazionalista duro e un manifesto socialista che prometteva una settimana lavorativa di quattro giorni, banda larga libera, istruzione superiore libera, salvando prima il servizio sanitario nazionale e l’uguaglianza. I risultati dell’elezione non potrebbero essere più definitivi:

Quando alle persone viene chiesto di scegliere tra il capitalismo duro e il socialismo, vince il capitalismo.

Si potrebbe dire molto sul crollo del partito laburista e del suo leader. Come è possibile che Corbyn, chiaramente un uomo ben intenzionato, sia riuscito a farsi umiliare dal borioso, non così simpatico, Boris Johnson? Come è possibile che l’indisciplinato Bojo abbia distrutto il decano dei socialisti inglesi, l’uomo che solo tre anni fa sembrava essere una rock star e la sola speranza di cambiamento? Come è possibile che la classe lavoratrice inglese abbia voltato le spalle all’uomo che aveva promesso di salvare il suo servizio sanitario nazionale, di aumentare i salari minimi e di spingere per una società più equa?

In Inghilterra la classe lavoratrice, come nella maggior parte delle società occidentali, è divisa in tre segmenti: la classe lavoratrice che lavora – costoro tendono a votare conservatore; la classe dei senza lavoro – costoro avrebbero votato per il partito della Brexit ma hanno finito per votare per i Conservatori e, infine, la classe di quelli che io non voglio lavorare, costituita da ciò che rimane degli ora illusori elettori del partito laburista. A quanto pare, persino costoro non hanno abboccato alla lunga lista dei “gratuiti” doni di Corbyn.

Gli inglesi potrebbero arrivare a rimpiangere la loro scelta elettorale, forse nell’immediato futuro. Qualcuno già sostiene che il risultato peggiore delle elezioni è stato che i conservatori hanno vinto, ma la conseguenza migliore del voto è che il partito laburista è stato sbriciolato in particelle infinitesimali di polvere politica. Il partito, per come lo conosciamo, potrebbe essere finito. Eppure, quello che molti inglesi, e in particolare i votanti del partito laburista, forse non capiscono appieno è che il risultato delle elezioni li ha salvati dalla minaccia del partito politico più follemente tirannico d’Europa.

Negli ultimi tre anni il partito laburista si è rivoltato contro i suoi migliori e più validi membri: ha sospeso e espulso i suoi stessi membri per aver detto la verità. In alcuni casi il partito laburista ha addirittura preso di mira dei privati cittadini, tutto ciò nella speranza che questi atti avrebbero suscitato il compiacimento dei suoi detrattori all’interno della dirigenza della comunità ebraica. Su tutto questo sono rimasto relativamente tranquillo, non volevo essere la persona che aveva rivelato la piena portata delle tattiche autoritarie intraprese dal partito di Corbyn né volevo alcuna responsabilità per il decesso politico del partito: questo compito era stato assunto dalle istituzioni ebraiche inglesi, il Jewish Chronicle, il JLM, il rabbino capo, il BOD e la CAA, che hanno tutti malignamente e quotidianamente diffamato Corbyn dal giorno in cui era stato eletto alla guida del partito.

Tuttavia, ora che il partito laburista è stato umiliato e che sta cercando presuntivamente “una riflessione”, questo è il momento giusto per me di evidenziare gli orrori tirannici che questo partito di sicofanti ha inflitto ai suoi membri e sostenitori. E, come potete immaginare, ho una storia personale da raccontare.

I miei lettori ricorderanno che l’anno scorso, poco prima di Natale, l’impoverito Consiglio laburista di Islington aveva speso 136.000 sterline dei suoi soldi pubblici per pagare il legale di Sheldon Adelson, il padrino del partito Likud, nei suoi sforzi per impedirmi di suonare in un concerto di Rock & Roll in uno dei sui locali. Due settimane prima di Natale, il politico laburista e leader del Consiglio di Islington Richard Watts obbediva senza vergogna ad una “richiesta” del presidente inglese del partito Herut/Likud di proibire la mia esibizione. Questo significa che un compromesso politico laburista ha aderito in modo zelante ad una richiesta espressa da un partito politico straniero, un partito descritto da eminenti intellettuali come Albert Einstein e Hannah Arendt come “equivalente ai partiti nazisti e fascisti”.

Non è andata molto bene per il consiglio laburista di Islington. Un miracolo natalizio si verificò nel suo locale lo scorso dicembre quando un sassofonista vestito da Babbo Natale assolse i miei compiti musicali con un’esecuzione vicina alla perfezione. La notizia dello scandalo di Islington si diffuse rapidamente. Migliaia di persone scrissero al consiglio laburista. Molte altre si dimisero dal partito per protesta. Ci si sarebbe aspettato che dopo questo fiasco il partito laburista la smettesse di soffiarmi sul collo. Ma invece questo collettivo di personaggi particolarmente privi di talento non sono riusciti a trarre le lezioni più ovvie e necessarie.

Compromessi politici laburisti hanno continuato con la loro disperata campagna di compiacere la Israel Lobby cercando di danneggiare la mia reputazione e la mia carriera musicale. A gennaio è entrata in scena un’altra caricatura di consigliere laburista. La candidata al Parlamento Rachel Eden, che figura nell’elenco dell’associazione sionista We Believe in Israel, voleva a tutti i costi cancellare il mio concerto al Reading Jazz Club. Eden incontrò un muro di resistenza. Non riuscì a cancellare il mio concerto sebbene sia riuscita molto bene a rivelare il suo volto ripugnante. Mi compiaccio di riferire che Eden non è riuscita a entrare in Parlamento questa settimana.

Alla fine di gennaio capii che mi trovavo di fronte ad una campagna orchestrata dal partito laburista per distruggere me e il mio lavoro. Pochi giorni dopo il concerto al Reading – in cui tutti i biglietti erano stati venduti – ricevetti la seguente lettera da un organizzatore inglese:

“Salve Gilad,

Spero che tutto ti vada bene nonostante le assurdità che continuano a gettarti addosso.

Ho una scelta di date per te a gennaio del prossimo anno al XXX. Mi è stato detto che se vogliamo ingaggiarti di nuovo la cosa deve essere discussa a livello di consiglio (laburista). Spero che l’operazione vada liscia ma chi lo sa con il partito laburista di questi tempi?

A presto,

XXXX”

Ulteriori prove apparvero che il partito laburista stava deliberatamente cercando di distruggere la mia carriera artistica e danneggiare la mia reputazione con lo scopo di danneggiare seriamente la mia capacità di guadagnarmi da vivere.

Le cose continuarono a inasprirsi. I dirigenti del partito laburista possono essere stati abbastanza stupidi da pensare che “distruggere” Atzmon in qualche modo avrebbe discolpato Corbyn per i crimini che non aveva commesso. A marzo il partito laburista aveva intrapreso una guerra totale contro la mia musica. Come già aveva fatto il partito nazista, così il partito laburista scatenò una guerra aperta contro un locale di musica jazz. Questa volta i collegamenti conducevano direttamente alla cerchia più stretta di Corbyn all’interno del partito laburista. Le associazioni Momentum e Jewdas, l’esclusivista razziale Jewish Voice for Labour (JVL) e il giornalista del Guardian Owen Jones unirono le forze nel tentativo di aumentare la pressione sul Vortex Jazz Club. Quando il club non si piegò, il consiglio comunale laburista, comportandosi come la mafia, mandò la polizia per intimidire il club. Ma anche questa mossa disperata ebbe l’effetto contrario. Nella sua ragionevole risposta, qualcosa di assai poco familiare ai politici laburisti, il club chiedeva che la polizia facesse il suo lavoro e scoprisse chi ero e cosa rappresentavo. I poliziotti chiamarono il club poche ore dopo e chiesero scusa, ammettendo che non c’era nulla che non andava in Atzmon. Essi confermarono che non c’era mai stata una sola attività illegale collegata al mio nome in Inghilterra o altrove.

Il fatto che gli organizzatori e gli appassionati di musica non si siano piegati alla tirannia del partito laburista e abbiano continuato a scritturarmi e ad ascoltarmi suonare in ogni locale e festival jazz del paese avrebbe dovuto consegnare un messaggio ai dirigenti laburisti che avevano scatenato la guerra contro Atzmon. A quanto pare, il collettivo autoritario, che non ha talento neppure nell’essere autoritario, decise di intraprendere una diversa forma di ostilità. Costoro iniziarono a espellere e a sospendere membri del partito per la colpa di leggere Atzmon. In alcuni casi, denunciarono addirittura i loro stessi membri alla polizia solo per aver fatto questo.

Pochi mesi fa, un mio amico Facebook è stato sospeso dal partito laburista in parte perché aveva condiviso alcuni miei articoli e aveva persino osato comunicare con me apertamente. Il “collegio dei probiviri” del partito laburista ha accusato il mio amico di aver condiviso un mio articolo intitolato The Primacy of Jewish Genes. L’articolo scandagliava la cultura ebraica e in realtà ridicolizzava l’idea di un “gene ebraico”, di una “biologia ebraica” o di una “razza ebraica”.

Pochi mesi dopo che gli era stata notificata dal collegio dei probiviri la sua sospensione, la polizia venne a bussare alla porta del mio amico Facebook. La prova che la polizia presentò della presunta “comunicazione di odio” era letteralmente identica al documento del partito laburista. Non è chiaro se il partito laburista ha sporto denuncia contro il mio amico o se i documenti sono stati rubati dalla sede del partito e in qualche modo hanno fatto scattare l’indagine della polizia. Ciò che è chiaro oltre ogni dubbio è che il partito laburista di Corbyn stava compilando prove “incriminanti” contro i suoi stessi membri. Il partito ha intrapreso una sorveglianza intensiva dei suoi membri, cercando comunicazioni personali e intime e scavando nei social media personali.

Non ci vuole un genio per capire il motivo per cui un partito che mostra un tale palese disprezzo per le libertà elementari non sia solo inadatto a governare. Il partito laburista di Corbyn è stata un’orrenda, tirannica, operazione orwelliana. Fortunatamente, gli inglesi, e tra loro molti veterani laburisti, hanno capito che il partito laburista nella sua attuale fase autoritaria presenta un’imminente minaccia per la libertà. Il giorno delle elezioni, gli inglesi hanno inflitto al partito una fatale batosta.

Ho appreso dal mio amico che l’interrogatorio di polizia è durato un intero pomeriggio e non ha portato a nulla: il mio amico è un sincero antirazzista e non c’era nulla nei suoi messaggi che assomigliasse all’odio o a qualche forma di fanatismo. Ad un certo punto durante l’interrogatorio, il poliziotto ha chiesto al mio amico del mio articolo e il mio amico si è chiesto che cosa ci fosse di sbagliato in esso. La risposta del poliziotto è stata scioccante per quanto divertente. “Anche noi siamo perplessi. Lo abbiamo esaminato e non abbiamo trovato nulla di sbagliato in questo Atzmon, abbiamo pensato che forse potrebbe dircelo lei”.

L’11 dicembre, solo un giorno prima delle elezioni, la stampa ci ha informato che la polizia stava indagando sull’antisemitismo all’interno del partito laburista e che aveva consegnato un documento probatorio contro cinque membri del partito alla Pubblica Accusa. Non è chiaro in primo luogo come questi elementi di “prova” siano arrivati alla polizia: il partito ha denunciato i suoi membri? Alcune persone ritengono che i documenti siano stati trafugati dal partito da membri che erano anche più moralmente compromessi del loro partito. Ad ogni modo è chiaro che nel compilare tali documenti il partito ha agito contro i suoi membri. E se questo è come il partito laburista tratta i suoi membri, provate a immaginare cosa questo partito avrebbe potuto fare ai suoi dissidenti se gli fosse stata data la possibilità di formare il governo.

Tre giorni prima delle elezioni sono venuto a sapere di un’altra ex esponente del partito che era stata espulsa in via definitiva dal partito. Tra i suoi “reati d’opinione”, ella era accusata di condividere le mie opinioni.

Articolo numero uno nei suoi “capi d’accusa” da parte del partito c’era “l’aver postato un articolo di Gilad Atzmon secondo cui Israele controlla la stampa inglese”.   

L’articolo, intitolato This is how Israel Runs the British Press non esprimeva un’opinione personale: era in realtà un documento trapelato che rivelava l’estensione dell’operatività dei Sayanim dell’Hasbara/Mossad nel Regno Unito. Esso spiegava come Israele e i suoi agenti riescano a dominare la copertura delle notizie in Inghilterra e non solo. La email trapelata rivelava come il BICOM (British Israel Communication & research Centre) controlli i notiziari della BBC, di Sky e di FT.

Il partito laburista di Corbyn ha preso di mira i suoi membri migliori per gran parte degli ultimi tre anni e ha utilizzato le tattiche autoritarie più disgustose. Ha intimidito attivisti, sospeso ed espulso persone per aver fatto dichiarazioni veritiere e ha messo sotto pressione artisti e locali. Quando alcune di queste storie sono venute fuori, pochi ardenti sostenitori del partito hanno sostenuto che erano i sostenitori di Tony Blair e i sionisti del partito che stavano dietro questa rovina. Essi si ingannavano o stavano mentendo a sé stessi: i seguaci di Corbyn sono cattivi almeno quanto gli altri, anzi potrebbero essere peggiori. Stupidamente, ingenuamente e malignamente, Momentum, l’esclusivista razziale JVL e altri elementi compromessi associati con Corbyn, pensavano che prendendo di mira i loro compagni e cercando di distruggere la mia carriera avrebbero potuto placare la Lobby e i loro detrattori all’interno della comunità ebraica. Ovviamente, hanno fallito il loro scopo. Quello che hanno conseguito è stato l’opposto. Si sono rivelati per quello che sono: un mucchio di caricature tiranniche e compromesse inadatte a governare.

Oggi, Corbyn è finito. La prospettiva dell’eguaglianza nell’immediato futuro in Inghilterra è svanita. Corbyn, che non ha perso un’occasione di perdere un’occasione, può solo incolpare sé stesso del disastro che la sua presenza nella politica inglese ha inflitto a tutti noi e alla Sinistra in particolare. Ma Corbyn non ha creato questo disastro da solo: egli si è circondato di consiglieri che erano creduloni e maldestri almeno quanto lui.

Abbiamo appreso questa settimana che Chris Williamson, il deputato laburista che ha sostenuto, per pochi minuti, il mio diritto a guadagnarmi da vivere e che si è ritrovato poi a ritrattare nel tentativo di sopravvivere all’attacco della Lobby, ha ottenuto solo 695 voti giovedì scorso. La carriera politica di Williamson è probabilmente finita. Rachel Eden, la candidata laburista che aveva cercato di impedirmi di suonare al Reading non è riuscita a entrare in Parlamento. Suppongo che l’aver fatto la guerra ad un artista jazz e al locale dove suona le abbia fatto guadagnare qualche nemico all’interno del proprio elettorato. Io, tuttavia, sono ancora vivo e vegeto. La mia musica e la mia carriera letteraria sono intatte. Nonostante i disperati tentativi del partito laburista di Corbyn di sradicarmi per conto della Lobby, pubblico i miei commenti quotidianamente e suono tutte le sere. Il giorno delle elezioni, ho suonato all’Oxford Jazz Club e il locale aveva venduto tutti i biglietti ben in anticipo. Alle 22.10 mentre iniziavo la mia seconda sessione, ho suonato un requiem per il partito laburista e per Corbyn, ho intonato il mio lamento funebre nel modo più rispettoso che potevo.

Quello che abbiamo visto in Inghilterra giovedì scorso potrebbe essere descritto come un colpo di stato populista contro il partito laburista se non fosse che il partito laburista non era nemmeno al potere. Ci si potrebbe chiedere come il partito di opposizione socialista sia riuscito a rendere sé stesso così umiliato. Non è stato il zigzag di Corbyn sulla Brexit che lo ha fatto odiare, non sono stati i doni gratuiti che egli aveva promesso di diffondere se fosse stato eletto, non sono state le insensate accuse di antisemitismo lanciate contro di lui, queste in realtà lo hanno reso popolare. Sono state le inclinazioni tiranniche e autoritarie del suo partito che hanno fatto fuggire la base del partito.

To locate a Labour enclave use a magnifying glass,

Lo scorso giovedì il partito laburista è stato praticamente cancellato e in tutto il paese. Se voi volete localizzare i ghetti del partito laburista sulla mappa potreste aver bisogno di utilizzare una lente d’ingrandimento. Gli inglesi sono riusciti a salvare sé stessi da un pericoloso mucchio di personaggi orwelliani “benintenzionati” e vendicativi. Il partito laburista è stato severamente punito dagli inglesi. Da questo momento in poi, ogni tentativo autoritario del partito laburista di interferire con gli elementari diritti umani dovrebbe ricevere una fiera resistenza: smascherato e denunciato. Tendo a credere che per salvare il partito laburista dal suo attuale marciume, sarebbe stato meglio che prima venisse ucciso.

 

 

 

 

 

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://gilad.online/writings/2019/12/16/the-most-dangerous-political-party-in-europe?fbclid=IwAR10V4AZ6XuItot3yRHPWWKS4wyg1VhRDkeJE1hyenh9kKXcTp_muxEK9PY

One Comment
    • Gengè
    • 21 Dicembre 2019

    Leggere questo articolo di Gilad Atzmon non mi stupisce affatto.
    Cioè non mi stupisce che in una persona (nel suo caso, personalità pubblica mentre a altri, per dirla alla B. Fenoglio, è più “una questione privata”) possa esserci il crocevia di una vicenda nazionale. E la consapevolezza di poterlo dire e dimostrare.
    Sono contento per lui che né la sua musica (evidentemente apprezzata) né la sua vita abbia avuto conseguenze.
    Domando: quale differenza tra Laburisti e Piddioti e M5S? Nessuna…. Golpisti stupidi e ottusi proprio come i consiglieri di Corbyn… Chi beneficia di tali “qualità” sono gli stessi sia in Inghilterra sia in Italia.
    Ma lì è Inghilterra e mentalità di impero e qui è Italia e mentalità di colonia dove I servi, quelli che sono servi nell’animo, sempre sono più ignobili e sciocchi dei loro padroni” (Sciascia “Morte dell’Inquisitore”).
    Per il resto o sono “consiglieri di frode” (e giustamente Corbyn che faceva dormiva?) o sono essi stessi al vertice della stupidità inettitudine e ottusità (e nella colonia è il secondo caso).
    Un unico esempio
    Prendi Di Maio: taglia 335 parlamentari (non solo lui ma tutti meno appena 15 parlamentari, e questo dovrebbe far capire che stando zitti l’Italia è condannata perché il partito è oramai TRASVERSALE) e dice che chi è contro è perché attaccato alla poltrona. Ora tramite le “betulle” del FQ dice che chi è passato nelle file Leghiste (l’altro spezzone del partito TRASVERSALE) è perché è attaccato alla poltrona…
    un saluto

    Rispondi

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Recent Posts
Sponsor