Alain Soral condannato ad un anno di prigione

SHOAH DOVE SEI? ALAIN SORAL CONDANNATO AD UN ANNO DI PRIGIONE CON MANDATO D’ARRESTO[1]

E 5.000 euro di ammenda per l’avvocato Damien Viguier

Affare Shoah dove sei? Dopo essere stato condannato a 10.000 euro d’ammenda per «contestazione di crimine contro l’umanità», Alain Soral è questa volta condannato ad un anno di prigione con mandato d’arresto per «contestazione dell’esistenza della Shoah»! Ricorda: si tratta di un semplice disegno caricaturale pubblicato su E&R!

Il 27 marzo 2019, Alain Soral è stato definitivamente condannato a 10.000 euro d’ammenda con possibilità di imprigionamento in caso di non pagamento per aver diffuso nell’aprile 2016 un disegno caricaturale sul sito internet di Égalité & Réconciliation! Malgrado il fatto che Alain Soral non sia né l’autore del disegno né il direttore della pubblicazione del sito internet di E&R, è proprio lui che è stato condannato per «ingiuria a causa della sua razza, della sua religione o della sua origine» e per «contestazione di crimine contro l’umanità».

In questo stesso affare Shoah dove sei?, la procura di Parigi ha giudicato Alain Soral e il suo avvocato Damien Viguier per «contestazione dell’esistenza della Shoah». Il motivo? Aver pubblicato nel novembre 2017 sul sito di E&R le conclusioni dell’avvocato Damien Viguier alla fine del processo di primo grado. La procura ha quindi chiesto sei mesi di prigione contro Alain Soral e 15.000 euro d’ammenda contro Damien Viguier. Ma il giudizio del 15 aprile 2019 è più severo per il presidente di E&R: un anno di prigione insieme ad un mandato d’arresto. Damien Viguier, quanto a lui, è condannato a 5.000 euro d’ammenda per «complicità».

Ricorda: la parte civile principale in questo affare è la LICRA. L’Unione degli studenti ebrei di Francia (UEJF), Avvocati senza Frontiere (ASF), il Movimento contro il razzismo e per l’amicizia tra i popoli (MRAP), Io accuso! e l’Azione internazionale per la giustizia (AIPJ), l’Ufficio nazionale di vigilanza contro l’antisemitismo (BNVCA) e SOS Razzismo erano parimenti parti civili.

IL RESOCONTO DI DAMIEN VIGUIER

Il 4 marzo 2019 si è svolta davanti alla tredicesima camera del tribunale di Parigi l’udienza del processo intentato – in base alla legge Gayssot – a Damien Viguier e a Alain Soral. Il tribunale presieduto da Cécile Legidan assistita da Jocelyne Palenne e Christine Huertas, Florence Gilbert rappresentante la procura, ha reso il suo giudizio questo lunedì 15 aprile 2019.

Alain Soral era stato perseguito dalla procura su segnalazione della LICRA come direttore della pubblicazione del sito Égalité & Réconciliation per la pubblicazione di un articolo che faceva il resoconto dell’affare del disegno parodistico della copertina di Charlie Hebdo «Papà dove sei?» e riproducente le conclusioni espresse dal suo avvocato davanti alla Corte d’appello di Parigi, conclusioni che contenevano le affermazioni perseguite. Alain Soral poteva beneficiare dell’immunità giornalistica e l’avvocato Viguier dell’immunità dell’avvocatura. Nessuno dei prevenuti ha potuto prendere conoscenza del dossier, il 4 marzo essendo stato annunciato come una formalità per la fissazione del calendario della procedura. Sul fondo l’accusa restava assai imprecisa.

La procura aveva richiesto sei mesi di prigione per Alain Soral e 15.000 euro d’ammenda per il suo avvocato. La LICRA, Io accuso, l’UEJF e il MRAP si erano costituite parti civili.

I prevenuti sono stati riconosciuti colpevoli di «contestazione dell’esistenza di crimine contro l’umanità» e condannati, per Alain Soral ad un anno di prigione con mandato d’arresto, e per Damien Viguier a 5.000 euro d’ammenda.

Le parti civili hanno ottenuto 6.000 euro e la pubblicazione del giudizio sulla stampa.

Alain Soral e Damien Viguier hanno fatto appello.

   

 

 

 

 

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.egaliteetreconciliation.fr/Shoah-ou-t-es-Alain-Soral-condamne-a-un-an-de-prison-ferme-avec-mandat-d-arret-54387.html

 

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