Una lettera di Lady Renouf

Una lettera di Lady Renouf

Strano ma vero, il giornale della comunità ebraica inglese, The Jewish Chronicle, ha pubblicato nel giro di pochi giorni due risposte di due revisionisti che erano stati chiamati in causa dai suoi articoli: dopo il diritto di replica concesso all’astronomo Nicholas Kollerstrom (pubblicato il 7 Giugno) è stata la volta di Lady Michèle Renouf, che si è vista pubblicare – il 13 Giugno – buona parte della sua replica assai lunga, inviata al giornale dopo che questo l’aveva rimproverata di aver preso le difese di Kollerstrom. Per chi volesse saperne di più su questa coraggiosa signora ecco l’indirizzo del suo sito: http://www.tellingfilms.co.uk/default.htm .

E questa è la traduzione della sua risposta (disponibile in originale all’indirizzo: http://www.thejc.com/home.aspx?ParentId=m12s30&SecId=30&AId=60665&ATypeId=1 ):

Non sono, e non sono mai stata un membro o una sostenitrice del British National Party di Nick Griffin (come da voi riportato nella vostra rubrica Media il 30 Maggio scorso); al contrario, ho criticato lo spirito olocaustiano (fondato su un dogma, e non sui fatti) del suo partito e, di conseguenza, mi è stato impedito di promuovere il mio film Jailing Opinions in uno dei suoi raduni.

Non sono neppure membro del forum letterario New Right [Nuova Destra], sebbene abbia avuto molte volte il piacere di parlare a questa cordiale assemblea, che include tendenze politiche e religiose molto differenti, e che non può essere sensatamente definita come un gruppo “neonazista”.

Sono orgogliosa di confermare la mia partecipazione al Convegno di Teheran del 2006 sull’Olocausto, che era aperto a tutti le parti in causa qualificate della controversia, al contrario del recente – e antirevisionista – Convegno sui revisionisti di Berlino, sponsorizzato dal governo, che ha spudoratamente impedito la presenza di tutti gli scettici sull’argomento, sia storici che scienziati.

E’ triste dirlo, ma la verità è esattamente opposta alla demonizzazione razzista, fatta dal Jewish Chronicle, dell’Iran come “regime malvagio e dittatoriale”. La realtà è che nei paesi presuntamente democratici del “Mondo Libero” i cittadini e persino gli stranieri (ad esempio, lo storico David Irving) vengono imprigionati semplicemente per aver espresso delle opinioni critiche, o per aver portato avanti le proprie ricerche.

Questi procedimenti giudiziari vengono intrapresi per il solo fatto di avere espresso opinioni dissenzienti sulla storia dell’Olocausto, a prescindere dal merito [degli argomenti]. I revisionisti e i loro avvocati vengono imprigionati senza poter difendere le basi scientifiche dei propri argomenti. […]

Per contrasto, si può soltanto elogiare la politica di amichevole dibattito tenuta dall’ammirevole televisione iraniana, che permette a tutte le parti in causa di confrontarsi.

Se difendere la ricerca razionale, di matrice agnostica, da un lato e i servizi di una televisione imparziale dall’altro, mi fa essere accusata di “creare legami” tra i “neonazisti” e i “fondamentalisti islamici”, allora forse questo fatto riguarda più il carattere irrazionale della nostra democrazia e le interpretazioni fraudolente dei suoi media, che il mio carattere o il mio comportamento.

I fatti dicono che l’Iran è un paese pacifico, in cui gli ebrei non sono maltrattati in alcun modo; al contrario della brutale politica di stato dell’Entità Sionista di Israele verso i palestinesi autoctoni, autenticamente semiti e oppressi senza scampo. La tipica demonizzazione, da parte del vostro giornale, degli oppositori d’Israele non può nascondere questi fatti, e non può neppure occultare il suprematismo razzista intrinseco al progetto sionista.

2 Comments
    • Anonimo
    • 30 Gennaio 2009

    bisogna riconoscere che sta tipa anche se completamente idiota è una gran bella gnocca

    Rispondi
  1. Ciao,

    sono un Gay francese totalmente rivoltato dal potere Sionista e franco-massonico ENORME (sopratutto il primo) in Francia.
    Ti aggiungio nel mio blog.

    LGS
    @anonimo, Renouf, idiota ? mai sei tu il deficiente !

    Rispondi

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