La campana che non è stata mai ascoltata

La campana che non è stata mai ascoltata

[1]COMUNICAZIONE DEL GOVERNO TEDESCO AL GOVERNO INGLESE3 SETTEMBRE 1939

Comunicazione del governo tedesco al governo inglese, consegnata da Joachim von Ribbentrop, Ministro degli Esteri, all’Ambasciatore Inglese (Sir Neville Henderson), alle 11.20 del 3 Settembre 1939

Il governo tedesco ha ricevuto l’ultimatum del governo inglese del 3 Settembre 1939. Esso ha l’onore di replicare quanto segue:

1. Il governo tedesco e il popolo tedesco si rifiutano di ricevere, accettare, e ancor meno eseguire, richieste sotto forma di ultimatum fatte dal governo inglese.

2. Sui nostri confini orientali regna già da molti mesi una situazione di guerra. Dal tempo in cui il Trattato di Versailles ha fatto a pezzi la Germania, è stata sempre rifiutata qualsiasi forma di transazione pacifica a tutti i governi tedeschi. Anche il governo nazionalsocialista ha cercato ripetutamente, fin dal 1933, di rimuovere – per mezzo di negoziati pacifici – le peggiori ingiustizie di questo trattato. Il governo inglese è fra coloro che, con il loro atteggiamento intransigente, portano la responsabilità principale di aver impedito ogni revisione del trattato. Senza l’interferenza del governo inglese – di questo il governo tedesco e il popolo tedesco sono perfettamente consapevoli – una soluzione ragionevole ed equa per entrambe le parti sarebbe stata sicuramente raggiunta tra Germania e Polonia. Poiché la Germania non ne aveva l’intenzione, non ha ascoltato le richieste di annientare la Polonia. Il Reich ha chiesto solo la revisione di quegli articoli del Trattato di Versailles che già all’epoca della formulazione di quel Trattato erano stati descritti, da statisti ragionevoli di tutte le nazioni, come insostenibili nel lungo periodo, e pertanto impraticabili per una grande nazione e anche per gli interessi complessivi, politici ed economici, dell’Europa Orientale. Anche taluni statisti inglesi hanno dichiarato che la soluzione che venne a suo tempo imposta alla Germania nell’Europa Orientale conteneva le premesse di guerre future. Rimuovere questo pericolo è stato il desiderio di tutti i governi tedeschi ed in particolare del nuovo governo del Popolo Nazionalsocialista. La colpa di aver impedito questa pacifica revisione deve essere attribuita alla politica del governo inglese.
3. Il governo inglese ha dato allo stato polacco – fatto senza precedenti nella storia – pieni poteri per tutte quelle azioni che quello stato aveva intenzione di intraprendere contro la Germania. Il governo inglese ha rassicurato il governo polacco del suo incondizionato appoggio militare, nel caso la Germania fosse stata costretta a difendersi contro provocazioni o attacchi. Perciò il terrorismo polacco contro i tedeschi dimoranti nei territori che erano stati strappati alla Germania [dopo la prima guerra mondiale] ha assunto da subito dimensioni insopportabili. La città libera di Danzica è stata, in violazione di tutti gli accordi legali, dapprima minacciata di distruzione, economicamente e per mezzo di misure doganali, ed è stata infine sottoposta a embargo militare, e le sue vie di comunicazione sono state strangolate. Tutte queste violazioni dello Statuto di Danzica, ben conosciute dal governo inglese, sono state approvate e coperte grazie alla carta bianca concessa alla Polonia. Il governo tedesco, pur commosso dalle sofferenze della popolazione tedesca, che veniva torturata e trattata in modo inumano, è rimasto nondimeno spettatore paziente per cinque mesi, senza intraprendere neppure una volta nessuna azione aggressiva contro la Polonia. Si è solo limitato ad avvertire la Polonia che questi fatti sarebbero stati alla lunga insostenibili, e che era determinato – nel caso non fosse stato fornito nessun tipo di assistenza alla popolazione in questione – a fornire ad essa assistenza. Tutti questi fatti sono conosciuti nei minimi particolari dal governo inglese. Sarebbe stato per esso molto facile utilizzare la propria influenza a Varsavia per esortare i governanti locali a comportarsi con equità e umanità, e a rispettare gli obblighi esistenti. Il governo inglese non lo ha fatto. Al contrario, enfatizzando il proprio obbligo di assistere la Polonia ad ogni costo, ha di fatto incoraggiato il governo polacco a proseguire la propria condotta criminale, che minacciava la pace in Europa. Con questo spirito, il governo inglese ha respinto la proposta del signor Mussolini, che avrebbe ancora potuto salvare la pace in Europa, e questo nonostante che il governo tedesco avesse dichiarato la propria volontà di addivenire a un accordo. Il governo inglese porta, perciò, la responsabilità di tutta l’infelicità e la sventura che si sono abbattute e che si stanno per abbattere su molti popoli.
4. Dopo che tutti gli sforzi per trovare e concludere una soluzione pacifica sono stati resi impossibili dal governo polacco, con la copertura dell’Inghilterra, dopo che la situazione – simile ormai a una guerra civile – esistente già da mesi ai confini orientali del Reich, si è progressivamente aggravata fino a sfociare in aperti attacchi contro il territorio tedesco, senza che il governo inglese sollevasse alcuna obiezione, il governo tedesco ha deciso di porre fine a questa continua minaccia – insopportabile per una grande potenza – contro la pace esterna e da ultimo anche contro la pace interna del popolo tedesco, e di porvi fine con quei mezzi che, avendo i governi democratici di fatto sabotato ogni revisione possibile, erano i soli rimasti a sua disposizione per la difesa della pace, della sicurezza e dell’onore dei tedeschi. All’ultimo attacco dei polacchi contro il territorio tedesco abbiamo quindi risposto con misure analoghe. Il governo tedesco non ha alcuna intenzione, qualunque siano le intenzioni o gli impegni degli inglesi ad Est, di tollerare imposizioni che sono identiche alle imposizioni che osserviamo in Palestina, che è sotto la protezione dell’Inghilterra. Il popolo tedesco, soprattutto, non intende tollerare di essere maltrattato dai polacchi.
5. Il governo tedesco, perciò, respinge i tentativi di costringere la Germania, mediante una richiesta che ha la veste di ultimatum, a richiamare le forze che sono schierate a difesa del Reich, e ad accettare perciò le vecchie turbolenze e la vecchia ingiustizia. La minaccia che, in caso di fallimento, verrà dichiarata guerra contro la Germania, corrisponde alla volontà proclamata negli anni passati da numerosi politici inglesi. Il governo tedesco e il popolo tedesco hanno rassicurato molte volte il popolo inglese di quanto essi desiderino con esso un clima di reciproca comprensione, e anzi di stretta amicizia. Se il governo inglese ha finora sempre rifiutato queste offerte, e ora risponde con un’aperta minaccia di guerra, la colpa non è del popolo tedesco e del suo governo, ma esclusivamente del governo inglese e di quegli uomini che per anni hanno auspicato la distruzione e lo sterminio del popolo tedesco. Il popolo tedesco e il suo governo non vogliono, come invece vuole l’Inghilterra, dominare il mondo, ma sono determinati a difendere la propria libertà, la propria indipendenza e, soprattutto, la propria vita. Prendiamo atto della volontà, che ci è stata comunicata per ordine del governo inglese, dal signor King-Hall, di intraprendere la distruzione del popolo tedesco in misura persino maggiore di quanto sia stato fatto con il Trattato di Versailles, e risponderemo perciò ad ogni azione aggressiva da parte dell’Inghilterra con le stesse armi e allo stesso modo.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo in inglese è disponibile all’indirizzo: http://fcit.usf.edu/HOLOCAUST/RESOURCE/document/BRIT.htm

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