La repubblica vassalla di Germania

La repubblica vassalla di Germania

LA REPUBBLICA FEDERALESOVRANADI GERMANIA

Di David Brockschmidt (2008)[1]

Secondo il diritto internazionale, uno stato è sovrano quando può prendere decisioni di politica interna e di politica estera senza l’interferenza di un altro stato o di ogni altro gruppo di pressione interno o estero.

La questione che pongo è rivolta all’attuale governo tedesco e alla sua cancelliera, Angela Merkel: la repubblica federale di Germania, oggi, è davvero uno stato sovrano, secondo il diritto tedesco ed internazionale? Sì o no?!

Se la risposta è no, allora spiegate per favore quali sono le restrizioni interne ed internazionali imposte alla Germania. Se la risposta è sì, allora spiegate per favore per quale motivo i seguenti punti, che sto per trattare, non riguardano la sovranità della Germania.

1. La Germania non ha un trattato di pace con i paesi contro i quali la Germania era in guerra durante la seconda guerra mondiale. Si tratta di 64 paesi, incluse le quattro principali potenze vincitrici: Stati Uniti, Inghilterra, Unione Sovietica e Francia.

2. Le clausole ostili contro la Germania e il Giappone nella carta delle Nazioni Unite sono ancora in vigore e possono essere inasprite in ogni momento contro la Germania e/o il Giappone: se necessario con l’uso della forza militare.

3. L’attuale governo tedesco racconta ai suoi cittadini e alla comunità internazionale che gli attuali confini della Germania equivalgono al totale dell’intero territorio tedesco. La decisione della Corte Costituzionale tedesca del 1973 afferma l’opposto. La sentenza dice chiaramente che il Reich tedesco esiste ancora de jure [di diritto] nei suoi confini del 1 Dicembre 1937. Un’occhiata alla carta geografica del 1937 e a quella della Germania odierna permette di accertare in modo cristallino che i territori tedeschi, che costituiscono geograficamente la Germania orientale, adesso fanno parte della Polonia e della Russia. Questi territori, secondo quanto decisero le quattro potenze alleate vincitrici nelle conferenze di Teheran, Yalta e Potsdam, avrebbero dovuto essere assegnati all’amministrazione polacca e russa solo fino a quando non fosse stato firmato un trattato di pace con la Germania. Questo fino ad oggi non è accaduto. Come è possibile allora che il governo tedesco, dopo la seconda guerra mondiale, abbia concesso di diritto questi territori alla Polonia e alla Russia – da esse amministrati fino a quel momento solo di fatto – se la stessa Corte Costituzionale tedesca ha deciso nel 1973 che questi territori fanno di diritto ancora parte della Germania? Ha senso tutto ciò?
4. Dopo la riunificazione della Germania Ovest con la Germania Est, è stato detto ai cittadini tedeschi e alla comunità internazionale che, secondo l’Accordo dei 2+4, le quattro potenze vincitrici hanno rinunciato ai loro diritti e alle loro responsabilità sulle loro rispettive quattro zone di occupazione in Germania e sui loro settori di occupazione nell’area metropolitana di Berlino. Questo non è esatto! Le quattro potenze vincitrici hanno rinunciato a tutti i loro doveri verso la Germania e verso Berlino ma non ai loro diritti. L’accordo – pubblicato ufficialmente – dei 2+4 lo fa capire in modo cristallino. Il fatto è che la maggior parte dei diritti di occupazione (ma non dei doveri) degli Alleati – Stati Uniti, Inghilterra e Francia – sono stati incorporati o fatti propri dal cosiddetto Statuto delle truppe della Nato. In esso viene affermato molto chiaramente che i diritti bellici e post-bellici degli Alleati sulla Germania sono tuttora in vigore e non vengono aboliti.
5. I quattro punti suddetti culminano nel “documento del cancelliere” – il Kanzlerakte. Il governo della Germania Ovest, sotto il cancelliere Konrad Adenauer e sotto gli alti commissari delle tre forze di occupazione – Stati Uniti, Inghilterra e Francia – sottoscrisse un trattato segreto, datato 21 Maggio 1949, che venne firmato il 23 Maggio 1949 dal cancelliere Konrad Adenauer, dal presidente del parlamento tedesco Adolf Schönfelder, e dal vice-presidente del parlamento tedesco Hermann Schäfer. Il punto principale di questo accordo segreto è il cosiddetto veto degli Alleati, che deriva dalle clausole ostili contro la Germania e il Giappone inserite nella carta delle Nazioni Unite. Esso afferma che: i media tedeschi saranno controllati dalle potenze occupanti fino al 2099; le riserve auree della Germania verranno confiscate senza indennizzi; il veto degli Alleati prevede quindi che ogni decisione di politica interna e di politica estera del governo tedesco verrà presa solo con il consenso degli alti commissari delle tre potenze militari.

6. Il generale Gerd-Helmut Komossa, capo del servizio segreto militare tedesco (il Militarischer Abschirm Dienst: MAD) dal 1977 al 1980, ha confermato l’esistenza di quest’accordo super-segreto nel suo libro: Die Deutsche Karte (La Carta tedesca), Graz, 2007, a p. 21. Secondo il generale Komossa, ogni nuovo cancelliere tedesco deve firmare questo accordo segreto, il cosiddetto Kanzlerakte, prima di giurare come cancelliere di fronte al parlamento tedesco.

Potrei anche ricordare al lettore che le ex-zone di occupazione occidentali sono tuttora occupate dalle forze militari di Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Canada, Belgio e Olanda. Questa occupazione in corso della Germania da parte dei paesi suddetti è giustificata e legalizzata dallo Statuto delle truppe Nato, che ha incorporato la maggior parte dei diritti di occupazione delle potenze Alleate. Le installazioni militari degli Alleati in Germania, come pure in tutta l’Europa occidentale e in Giappone, sono extra-territoriali, come le ambasciate straniere. Le leggi e i regolamenti nazionali non si applicano all’interno di queste basi.

Per cortesia, signora cancelliera Angela Merkel: anche lei ha firmato il Kanzlerakte, e/o ogni altro documento coinvolgente potenze straniere che incida e colpisca la libertà e la sovranità della repubblica federale di Germania e del suo popolo?

L’ironia in questo caso è che solo la Russia – l’ex-Unione Sovietica – ha lasciato definitivamente la sua zona di occupazione in Germania e il suo settore nell’area metropolitana di Berlino!

Sfortunatamente, la “sovrana” repubblica federale di Germania non può dare il benservito alle altre forze di occupazione. Questo contrasterebbe con i diritti degli Alleati risultanti dagli accordi raggiunti da Churchill, Roosevelt e Stalin alle conferenze di Teheran, Yalta e Potsdam.

Riassumendo: mi trovo concorde con l’ex-ambasciatore degli Stati Uniti in Germania, Kornblum, il quale disse energicamente alle autorità tedesche: “Voi non siete uno stato sovrano!”. Tale affermazione non è mai stata contestata o smentita da nessun esponente del governo tedesco.

Perciò, signora cancelliera, si spieghi per favore! Le domando: esiste uno stato sovrano tedesco?

Nota bene: non tutti i documenti riguardanti l’accordo dei 2+4 – tra i due ex-stati tedeschi e le quattro potenze Alleate – sono stati resi pubblici, e qualcuno continuerà a essere segreto per molti anni a venire. Riguardo al libro del generale Gerd-Helmut Komossa, che è stato pubblicato l’anno scorso, mi chiedo perché non vi sia una sollevazione, o almeno una discussione del Kanzlerakte nei media tedeschi. I tedeschi vivono forse in uno stato di negazione permanente della loro stessa storia?
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.adelaideinstitute.org/newsletters/n380.htm

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