Fredrick Toben accusa (giustamente) i suoi giudici

Il revisionista Fredrick Toben, direttore del benemerito sito web dell’Adelaide Institute (http://www.adelaideinstitute.org/ ), da anni perseguitato dalla comunità ebraica australiana proprio a causa del detto sito, ha accusato qualche giorno fa – in una dichiarazione giurata presentata in tribunale (http://www.adelaideinstitute.org/LEGAL2006/NoticeofMotion.htm ) – due dei giudici che dovrebbero giudicare del suo caso nei prossimi mesi di non essere sufficientemente imparziali, in quanto pesantemente coinvolti, a livello personale, nella propaganda dell’Olocausto.

I due giudici in questione sono gli ebrei Alan Goldberg e Stephen Rothman.
Queste le parole di Toben: “Il fatto che dei giudici del Tribunale Federale d’Australia, Alan Goldberg e Stephen Rothman, siano stati entrambi pesantemente coinvolti nella propaganda dell’Olocausto ebraico-Shoah, dà motivo di credere che nessun genere di giustizia possa emergere da procedimenti che esercitano un’influenza diretta sull’interpretazione controversa di un avvenimento storico. Quindi, se l’Olocausto ebraico-Shoah è un avvenimento storico allora, come ogni altro avvenimento storico, dovrebbe essere soggetto ad una ricerca libera e non essere legalmente blindato e reso oggetto di procedimenti che attraverso l’imposizione di PROVVEDIMENTI LEGALI criminalizzano un individuo che rifiuta di credere e rifiuta di rimanere zitto e rifiuta di assorbire passivamente lo tsunami dell’informazione sulla versione ufficiale dell’Olocausto ebraico-Shoah a cui i media internazionale sottomettono la nostra società.”
A Toben era stato ordinato nel 2002 da un tribunale federale di rimuovere dal suo sito il materiale revisionista, sotto l’accusa di “antisemitismo”.
Adesso Toben rischia di essere accusato di “disprezzo della corte”.
Personalmente ritengo che abbia fatto bene a fare quello che ha fatto: Toben è un esempio ammirevole di sincerità e di onestà intellettuale.

Viva Toben!

Il caso è stato aggiornato ad Aprile.

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