Aggiornamento sul caso Varela

Aggiornamento sul caso Varela

Da Bocage ricevo e traduco rapidamente il seguente messaggio:

Avendo sentito dire che in Spagna non si va in prigione se si è stati condannati ad una pena inferiore a un anno, abbiamo chiesto a Pedro Varela dei chiarimenti sul suo caso.

Ecco la risposta:

Io sono ancora libero.

La condanna comprende 7 mesi di prigione, il pagamento dei danni alla comunità ebraica (di cui ignoriamo ancora la cifra) e la distruzione di 20.900 libri sequestrati.

Ma cercheremo di fare un “ricorso di protezione” alla Corte Costituzionale, per il quale disponiamo di 15 giorni.

Se noi pagheremo, non andrò in prigione perché non vi sono dei precedenti penali.

Ma si tratta dei risultati di un processo che è iniziato nel 1996 (contro la Libreria Europa); la pena verrà cumulata con quella del processo del 2006 (contro la casa editrice Ojeda) che avrà luogo nei prossimi mesi: qualunque sia la pena che verrà emessa, tale pena si aggiungerà a quella appena comminata di 7 mesi e allora sì, avrò dei precedenti e dovrò scontare le condanne. A meno che, nel secondo processo, non verremo assolti, la qual cosa sarà eccezionale ma pur sempre possibile.

Una situazione quindi davvero critica.

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