Israele continua a uccidere

Israele continua a uccidere

MUOIONO CIVILI A GAZA INSIEME AL LEADER ASSASSINATO

Di Mohammed Omer, The Electronic Intifada, 18 Febbraio 2008[1]

GAZA CITY, 16 Febbraio (IPS) – Resti umani mescolati con macerie, in seguito all’ultimo assalto israeliano Venerdì scorso al campo di Bureij, nella Striscia di Gaza. Rapporti precedenti hanno menzionato nove morti e più di 50 feriti.

Il leader preso di mira è stato ucciso, ma sono anche rimaste uccise molte altre persone.

“E’ molto difficile per noi recuperare, o anche localizzare i corpi sotto l’edificio”, ha detto un infermiere del locale ospedale di Bureij.

Israele non ha confermato la responsabilità per l’attacco missilistico condotto da un aereo F-16.

“E’ un crimine barbaro”, ha detto il dr. Hassan Khalaf, capo dell’ospedale di al-Shifa. “Hanno bombardato zone residenziali dove la gente stava dormendo nelle proprie case.”

L’attacco a quanto pare aveva come bersaglio la casa di un leader importante delle Brigate di al-Quds, l’ala militare del partito della Jihad islamica. Il leader, Ayman al-Fayed, 42 anni, si dice sia stato ucciso, insieme a due dei suoi figli e alla moglie. Le altre vittime provenivano dal campo di Bureij.

Fonti palestinesi hanno detto che sono state distrutte sette case, e circa altre 100 sono state danneggiate. Secondo fonti dell’ospedale, molte delle vittime erano bambini sotto i 12 anni, incluso un bimbo di pochi mesi.

Squadre di pompieri e barellieri hanno continuato a combattere numerosi incendi provocati dal bombardamento.

In linguaggio militare, la perdita di civili viene definita “danno collaterale”. E non è la prima volta.

Nell’assassinio del leader di Hamas dr. Nabil Abu Salmiya, nel Luglio 2006, il raid israeliano uccise la moglie e altri otto membri della famiglia, e ne ferì molti altri, inclusi i vicini.

“Le forze di occupazione hanno perso la bussola”, ha detto il portavoce della Jihad islamica Abu Ahmed. “Bombardare una casa in mezzo a un quartiere, uccide e ferisce inevitabilmente donne e bambini…questa è la prova del loro fallimento.”

Abu Ahmad ha detto che Israele pagherà un prezzo alto per l’attacco.

“Questo è un terremoto fatto dagli israeliani”, ha detto un abitante di Gaza. “I partigiani della resistenza dovrebbero lanciare dei razzi, così gli israeliani soffriranno e proveranno quello che stiamo provando noi a causa dei loro missili.”

I tormentati abitanti del campo di Bureij si sono raccolti fuori del locale ospedale, chiedendo giustizia. “E’ un crimine di guerra bombardare un intero quartiere per uccidere solo una persona”, ha detto Abu Fuad.

Il raid israeliano è arrivato solo poche ore dopo la visita a Gaza di John Holmes, il sottosegretario generale per gli affari umanitari delle Nazioni Unite. Holmes ha esortato a riaprire le frontiere di Gaza per alleviare la sofferenza di un milione e mezzo di civili.

Holmes è il funzionario più elevato che abbia visitato Gaza da quando Hamas ha preso il controllo della zona il 14 Giugno dello scorso anno. A seguito di ciò il blocco israeliano è stato ulteriormente inasprito.

Holmes ha detto ai reporter a Gaza City che il blocco prolungato “provoca una spaventosa emergenza umanitaria qui a Gaza, il che significa che la gente non può vivere con la dignità essenziale che gli è dovuta. Sono stato scioccato dalle cose tremende e orribili che ho visto e ascoltato durante la giornata.”

Solo pochi giorni prima dell’attacco, il ministro dell’interno d’Israele Meir Sheetrit ha detto al consiglio dei ministri che l’esercito poteva scegliere un quartiere a Gaza, dare agli abitanti 24 di tempo per abbandonarlo e “distruggerlo”, secondo la BBC.

Ma nell’ultimo attacco non c’è stato avvertimento, mentre i militari eliminavano il leader.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è consultabile all’indirizzo: http://electronicintifada.net/v2/printer9312.shtml

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