Haramlik, Magdi Allam e i rossobruni 25 (I blog, il Corriere e l’islam: in lontananza, la realta’)

Haramlik, Magdi Allam e i rossobruni 25 (I blog, il Corriere e l’islam: in lontananza, la realta’)

I blog, il Corriere e l’islam: in lontananza, la realtà

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In questo paese di pazzi, questa settimana si apprende dal Corriere della Sera che Al Qaeda starebbe minacciando Berlusconi, Magdi Allam e Dacia Valent. Tutti e tre insieme. Riferisce infatti il Corriere che:

A scrivere è un nuovo membro dei siti che si fa
chiamare «Muhajir Allah Wadáa Ahlahu» («Emigrante di Allah ha dato
l’addio alla sua gente»). Pur usando un nome arabo, a differenza di
altri utenti di questi forum che si occupano delle vicende del nostro
Paese, lui sembra scrivere bene nella nostra lingua.

[…] è possibile pensare che dietro questo pseudonimo
si possa nascondere un musulmano residente nel nostro paese, forse anche
immigrato di seconda generazione, che ben conosce le dinamiche della
comunità islamica nostrana. Commentando infatti in senso negativo la
notizia della partecipazione di un’associazione islamica, la Iadl, al
Gay Pride di Roma ha scritto: «Sono questi cosi detti “musulmani
moderati” che piacciono al buon vecchio Berlusconi». Ciò dimostra che
l’Italia resta comunque un terreno di caccia importante per la rete
terroristica di Al Qaeda.

Ora: il forum su cui sarebbero apparse le presunte minacce di Al Qaeda a ‘sti tre sarebbe questo.
E mi pare che ci sia una tale sproporzione, tra i nomi di Berlusconi e
Allam e quello di una Valent che sull’autopromozione ci campa, che se
uno volesse fare un piacere a quest’ultima andrebbe giustappunto a
tirarla in mezzo, in un forum di tal fatta, per poi correre ad avvisare
qualche giornalista amico. Ti dirò di più: a volere fare promozione a
una IADL in debito di ossigeno che si ritrova sgamata persino nell’ambiente del GayPride,
uno potrebbe pure farsi venire in mente di tirarceli dentro apposta, i
Berlusconi e gli Allam. E non credo di essere particolarmente
sospettosa, gessù, visti i precedenti.

L’articolo è (indovina?) a firma del buon Hamza Boccolini, di cui solo qualche giorno fa ricordavamo le gesta.

Boccolini è un mio concittadino che pare possedere una certa
sensibilità verso i valori forti e le figure paterne. Da neoconvertito
si fece chiamare Hamza sulla scia del buon Piccardo. Poi voleva sposare
la figlia del presidente dell’Ucoii, si narra, e quando ciò non gli
venne concesso si dispiacque assai e traslocò politicamente presso gli
avversari dello stesso. Essendo un musulmano di mestiere, condivide con
altri una certa capacità di inventiva nello sbarcare il lunario. Essendo
inoltre napoletano, coltiva con dedizione l’arte di farsi il minor
numero di nemici possibile, in questo assai viperesco sottobosco
islameggiante in cui si muove, e se c’è da fare un favore a un amico non
si tira indietro.

Io credo che lui lo sappia meglio di chiunque altro, che la IADL non è che la fantasiosa invenzione di una che con l’islam c’entra meno di niente, ma secondo me pensa: “Vabbe’, io faccio il notizione su Berlusconi e Allam e poi do due righe alla Valent. Poi la Dacia se le rivende al Gay Pride e,
in questo modo, magari il Corriere si sdebita con lei per qualche
vecchio favore e poi dai che sembra carina, la storia secondo cui
davvero esisterebbero ‘sti musulmani organizzati solidali coi gay.

A questo punto, mentre i lettori dei giornali passano ad altro, sui blog va in scena il consueto nonsense: la IADL comunica che Bin Laden ha effettivamente attentato alla prode organizzazione. E come? Depositando una bombola del gas vuota sul pianerottolo di una prof di filosofia di Milano
mentre l’organizzazione stessa, nella persona della Valent, era in
Toscana a fare, secondo i più, un bendaggio gastrico per dimagrire. Son
passati i tempi delle Twin Towers, gessù.

A continuazione, riecco il Campo Antimperialista. Che, come spiegavamo ieri, ha l’immenso problema di avere avuto per dirigente uno che faceva parte contemporaneamente del Campo stesso e pure della IADL. E che, invece di viversi questa sua complessa situazione in silenzio, sponsorizzava entrambi i gruppi sul suo blog.

Questo vuol dire che le sponsorizzazioni di Martinez al momento abbracciano, contemporaneamente:

  • la vittima delle minacce di Bin Laden uscite dal sito web integralista (Valent, in compagnia di Berlusconi e Allam…)
  • i personaggi che sarebbero dietro il sito web integralista che minaccia la Valent, da lui orgogliosamente linkati
  • il Campo, che rivendica il diritto alla resistenza dei gruppi integralisti e che non ama né Valent, né Berlusconi né Allam

E il Campo, giustamente, gli fa: “No, senti, scegli: o noi o lei!” E lui, come tutti i mariti messi di fronte a ‘ste scelte: “Uhhh,
ma non è possibile, non immaginate che casino scoppierebbe, quella è
incontrollabile, io sto con lei ma non l’amo ed è solo per evitare danni
maggiori, credetemi, io amo solo voi ma non posso lasciare lei etc.
etc.
” E il Campo, come tutte le amanti stufe del mondo: “Ah, sì? E allora addio, ecco!” E lui che continua a mandargli rose, al Campo, e il Campo sdegnoso, e poi chissà.

E in tutto questo sbuco io, che non c’entravo un cavolo ma pare fossi da secoli, a mia insaputa, una nemica giurata del Campo stesso, a detta del Martinez.

E, nel più puro stile delle profezie che si autoadempiono, do uno sguardo a ‘sti tizi, penso: “Ma che antipatici, gessù
e si instaura tutto un crescendo che culmina con la scoperta, da parte
mia, che questi pubblicavano cose su di me un anno prima che io
scrivessi alcunché su di loro.

Ed eccomi qui: a chiedere anche oggi al Campo di rimuovere dal proprio sito le balle sponsorizzate dal Martinez, che appoggia la Valent, che è minacciata dagli integralisti assieme a Magdi Allam, che ha fatto subire un attentato a Cloroalclero da parte di Bin Laden, che però è nemico giurato di Roberto Sandalo che era stato smascherato dalla Valent, inviata da Martinez, e di cui si diceva che avesse messo la bombola sul pianerottolo di Cloroalclero.

O, se si preferisce vedere tutto questo pasticcio da un’altra angolazione, potremmo pensare a Cloroalclero che smaschera, assieme alla Valent e su ordine di Martinez, Roberto Sandalo. Allora Bin Laden si arrabbia con la Valent, la Valent scappa a dimagrire e Al Qaeda compie un attentato contro Cloro. Interviene Hamza Boccolini che rivela sul Corriere che, assieme alla Valent e a Cloro, nel mirino di Bin Laden ci sono anche Berlusconi e Allam.

Il tutto termina con la Valent che va al Gay Pride, Martinez che se ne va all’Isola Polvese
per farsi spiegare dal Campo Antimperialista come le Resistenze si
difendono dalla repressione e la povera Haramlik, assolutamente
inascoltata, che continua a chiedere a ‘sti pazzi:

“Ehm, scusate, la potreste finire di dichiarare sul vostro sito che IO sarei quella che parla col Corriere…???”

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Comments Closed

10 Commenti

  1.  cloro
    Pubblicato il 21 giugno 2008 alle 21:43 | Permalink

    Ti propongo un’altra versione: Boccolini scrive che la Iadl
    è una “grande organizzazione islamica”. La portavoce IADL però scrive
    che “gliela leccavano da Allah” e qualcuno lo riferisce a Bin Laden,noto
    integralista. Mirabilmente ispirato da Sandalo,anche Osama fa portare
    (un’altra)bombola, questa volta in via Bargoni 8,Roma,pensando che ci
    sia ancora la sede della IADL.
    Ma la IADL non c’è piu’ e il portinaio di via Bargoni,non pensando ad
    un’attentato,ma all’errore di qualche facchino pirla,fa mettere la
    bombola sul marciapiede, a disposizione della nettezza urbana.
    A ‘sto punto passa la Valent che dice:”Per allah, sta bombola è per me”
    così, facendosi aiutare da un musulmano gay, porta la bombola sotto un
    ponte sul Tevere.
    Lì però incontrano un gruppo di Rom che pensa subito ad un atto razzista contro di loro.
    Ma la Valent,che non vuol rinunciare ad esser protagonista,comincia a fare la vittima prima di loro.
    Si mette a urlare per le strade di Roma che la bombola è stata messa
    sotto un ponte come atto dimostrativo contro di lei. Il gruppo di Rom la
    tranquillizza:sono pronti a riconoscere che la bombola è per lei, basta
    che la pianta.
    Nel frattempo Martinez scrive che i fascisti lo hanno minacciato. Sherif
    rincara la dose, dicendo che anche lui è stato minacciato, ma dai
    razzisti.
    Squilla il telefono di Boccolini.Una voce maschile con un lieve accento
    straniero gli dice che sul sito XY,in Qatar, qualcuno viene minacciato
    in italiano e si fanno tre nomi che a lui paiono Martinez,Sherif e
    Berlusconi.
    Boccolini chiama la Valent sul cellulare per vedere se ne sapeva
    qualcosa e lei si mostra risentita:”pure a me hanno minacciato, proprio
    in questo momento, con una bombola vuota sotto il ponte sul Tevere”
    “Accidenti,fa Boccolini,ma il tuo nome non è stato fatto!” E lei che ha
    sempre la favella sciolta dice: “però hanno menzionato Miguel e Sherif,
    dunque la IADL”
    “Giusto” fa Boccolini.Ma a sto punto, visto che i nomi erano tre…”
    “E’ semplice, fa la Valent 1)Berlusconi 2)la IADL e il terzo…uhmmm.
    Trovato:un apostata musulmano, ora cristiano, allineato con NOI
    musulmani moderati”
    “chi?” fa Boccolini.
    “Ma chi vuoi che sia? Magdi-prezzemolino egiziano-Allam.”
    Boccolini è soddisfatto: “ci sta” La Valent però ha qualcosa da
    aggiungere: “Guarda che però Bin Laden non è il tipo che si muove per un
    saraccone (me l’hanno leccata da Allah)”
    “Dici?” fa Boccolini?
    “MA no,io conosco il mondo musulmano.QUesta è gente che tira giu’i grattacieli..ma che scherzi?”
    “Uhm”
    “Ci vuole qualcosa di piu’”
    “magari il velo per le islamiche?”
    “Di PIU”
    “L’assenza della sharia nelle leggi italiane?”
    “Molto di piu’” fa la Valent in preda a esaltazione etilica per la grande occasione di protagonismo che stava per vivere.
    “Dimmi dimmi” Boccolini intravede lo scoop della vita
    “La corruzione dei costumi islamici operata dal GAY PRIDE e il grande,nuovo,fenomeno dei gay musulmani”
    “Ci sta” Boccolini prende nota, saluta e ti confeziona l’agenzia come la conosciamo.
    😀

  2. Pubblicato il 21 giugno 2008 alle 22:31 | Permalink

    Non ce lo vedo bin laden bombolaro in giro con un apetto
    tutto arruginito, a consegnar cilindri per Roma. Fossi in lui chiederei i
    danni. Dopotutto l’immagine conta anche per un terrorista.

  3.  Framcesco
    Pubblicato il 22 giugno 2008 alle 00:12 | Permalink

    Avete finito i nemici e ora litigate fra di voi. A quando la prossima vittima?

  4.  ciao
    Pubblicato il 22 giugno 2008 alle 00:26 | Permalink
  5.  lia
    Pubblicato il 22 giugno 2008 alle 06:48 | Permalink

    Lasciami il curriculum, Framcesco, e ti faccio sapere qualcosa.

  6.  lina
    Pubblicato il 23 giugno 2008 alle 05:44 | Permalink

    Leggo volentieri il tuo blog,pur non assiduamente. Ancor
    meno assiduamente leggo Dacia Valent. Quando leggo, però, cerco di
    leggere quasi tutto. Ho capito poco delle vostre polemiche ma credo che
    non facciano un gran bene a nessuno. Nè alle donne e nè all’immagine
    del mondo islamico.

  7.  lia
    Pubblicato il 23 giugno 2008 alle 08:10 | Permalink

    Uhm: questo commento è talmente fuori tema da non sembrarmi
    granché autentico, visto che qui non si parla di donne né di polemiche
    personali…
    Qui si parla di giornalismo, fenomeni politici o pseudotali e, in
    generale, del legame tra realtà e circo. Tema a cui questo blog si è
    dedicato fin dalla nascita.
    Poi, certo: finché vedevo da vicino l’oggetto delle reppresantazioni
    mediatiche chiamato Medio Oriente, vedevo e raccontavo le distorsioni
    che si riferivano a quello. Adesso che vedo da vicino fenomeni e costumi
    italici, racconto le distorsioni di qua.

    Per quanto riguarda il versante personale della cosa: mi pare che qui
    ce ne sia pochetto. Esercito il mio legittimo diritto di replica nei
    confronti di un’organizzazione politica detta Campo Antimperialista. Me
    ne strafrego della Valent-persona mentre trovo molto più interessante la
    IADL, che sarebbe una pubblica ONLUS nonché un piccolo fenomeno di
    costume degno di nota in sé.
    L’unico mio indulgere un po’ personale, credo, riguarda MIguel Martinez.
    Che – sì, lo confesso – mi sta enormemente sulle balle. Lui sì.

    Il resto è costumbrismo, non “persone”. E questo blog, se si ispira a
    qualcuno, preferisce ispirarsi a un M. J. de Larra piuttosto che agli
    integrati e acritici militanti di chissà quale formazione
    calcistico-politica. (Per non parlare del fatto che il tanto strattonato
    ‘mondo islamico’ non c’entra veramente un belino, con ‘ste cose).

  8.  rufus
    Pubblicato il 23 giugno 2008 alle 15:17 | Permalink

    Comunque, per una prova scritta dell’attendibilità della
    svolta pro-gay della Valent (o IADL, decidete voi), segnalo un suo
    commento di un anno fa in un blog (commento n.3, punto 4):
    come infilare omofobia e antisemitismo in una frase sola.
    Il link è:

    http://anagnirossa.splinder.com/post/12492734/SATIRIKILOMBO

  9.  lina
    Pubblicato il 23 giugno 2008 alle 17:59 | Permalink

    Scusami se son sembrata decontestualizzata, anzi, non sono
    sembrata, lo sono stata. Ho postato qui il commento che avrei dovuto
    scrivere altrove, ma non so quale sia l’altrove. Ti ringrazio per la
    spiegazione, un tassello in più in una storia che fatico a capire. Ti
    assicuro, comunque, che non sono un troll! Ciao.

  10.  lia
    Pubblicato il 23 giugno 2008 alle 22:48 | Permalink

    Be’, Lina: che tu non sappia quale sia l’altrove è, di per sé, degno di riflessione. 🙂

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