Cocaina di Stato. Cynthia McKinney sulla diffusione del “crack” nell’America degli anni ’80

Cocaina di Stato. Cynthia McKinney sulla diffusione del “crack” nell’America degli anni ’80



Quando la droga – in questo caso,
la cocaina – è di Stato. Mai, come in questi casi, l’espressione Stato Leviatano è appropriata. Pubblico qui,
con relativa traduzione, un significativo contributo di Cynthia McKinney  sulla
diffusione governativa del crack nell’America
degli anni ’80. La storia
(agghiacciante) raccontata dalla ex deputata americana può essere vista come
una continuazione di due precedenti post, che riguardavano la diffusione dell’eroina (in America e in Italia) negli
anni ’70:

 
Ricordo, in particolare, che il secondo post è un documentario, di circa 45 minuti (trasmesso a
suo tempo da La storia siamo noi), su
come il governo italiano e i vertici
delle forze dell’ordine
decisero, all’inizio degli anni ’70, di diffondere
la droga – quella vera, quella pesante
– presso i giovani, per massacrare il maggior numero possibile di potenziali
nemici del sistema[1]. Tutto ciò,
sulla falsariga dell’Operation Chaos[2]
già decisa dal governo americano per i propri contestatori. Penso che
dovrebbero essere questi i filmati da far vedere nelle scuole, invece delle solite
banalità sulla Shoah.

A seguire l’intervento di Cynthia McKinney (via Facebook) e
la mia traduzione:

Cynthia McKinney
 
Remember
Iran-Contra and the cocaine connection? There was nothing called “crack
cocaine” until the U.S. government wanted to stop the inevitable change
coming to Nicaragua and defeat the Sandinistas that had overthrown the U.S.’s
favorite dictator, Anastasio Samoza. The U.S. policy was to support the
military opposition to the Sandinistas that had been recruited by the U.S., the
Contras. After Congress cut off the funding, well, the White House felt that
operation had to be funded somehow. So, in the bowels of the White House,
political operatives decided to hook millions of Black people on a new,
affordable cocaine concoction: “crack.” Cocaine sales financed the
weapons that the U.S. supplies to the Contras. Oliver North was the point
person. Gary Webb told on the CIA, and then the walls came crashing down all
around him. I met him; I asked him to come and work with me in Congress and
together to ferret out the dirt in Washington, D.C. Imagine what U.S. policy
COULD be like if we had real investigations, with REAL truth telling, with
honest and courageous people elected and on Congressional staffs. The people of
the U.S. are being shortchanged. Big Time!
 

Ricky “Freeway” Ross, the Black lackey
who distributed the crack so that almost every Black family in the U.S. was hit
with tragedy, went to prison; Gary Webb is dead (suicide); John Millis who
investigated the allegations for the House Intelligence Committee is dead
(suicide); White House counsel under Clinton, Charles Ruff (who reportedly read
the report at the urging of the lead Democrat on the Intelligence Committee) is
dead; the lead Democrat Member of Congress on the Intelligence Committee at the
time, who reportedly took the matter to the White House because of its gravity,
Julian Dixon, is dead. Celerino Castillo was imprisoned on fake charges.
Despite bringing intense pain to millions of Americans, who became addicted to
“crack,” Oliver North and the White House gang were not punished at
all. Despite the wreckage of the Reagan-Oliver North years, Daniel Ortega,
leader of the Sandinistas, is back as President of Nicaragua. But this time, he
has company with Maduro in Venezuela, Morales in Bolivia, Correa in Ecuador,
and Castro in Cuba. The U.S. needs to leave Latin America alone and concentrate
on taking care of its own citizens; the people of the U.S. need to vote in a
revolutionary government as has been done in many countries in Latin America.
We still can do with ballots what we cannot in bullets achieve. Now, we need to
find the right candidates to support!
Kudos
to those willing to make revolution in the streets as well as in the voting
booths!
Traduzione:
Ricordate
la connection Iran Contra-cocaina? Non c’era mai stata una cosa chiamata crack
fino a quando il governo americano volle fermare il cambiamento inevitabile che
veniva dal Nicaragua e sconfiggere i sandinisti che avevano rovesciato il
dittatore preferito dagli Stati Uniti: Anastasio Somoza. La politica americana
fu di sostenere l’opposizione ai sandinisti, quella opposizione che era stata
reclutata dagli americani: i contra. Dopo che il Congresso aveva tagliato i
fondi, ebbene, la Casa Bianca ritenne che l’operazione doveva essere finanziata
in qualche modo. Così, nelle viscere della Casa Bianca, gli operativi della
politica decisero di invischiare milioni di neri con una nuova miscela di
cocaina a buon mercato: il crack. Le vendite della cocaina finanziarono le armi
che gli Stati Uniti fornivano ai contra. L’elemento chiave fu Oliver North.
Gary Webb[3] parlò
della Cia e allora i muri incominciarono a cadergli tutt’intorno. Lo incontrai;
gli chiesi di venire a lavorare con me al Congresso e di scoperchiare la
sporcizia di Washington D. C. Immaginate cosa POTREBBE essere la politica americana
se avessimo delle vere indagini, con diagnosi VERE, con persone oneste e
coraggiose elette [come deputati] e nei loro staff. La gente negli Stati Uniti
viene fregata. Alla grande!
 
Lo staff di Ronald Reagan

Ricky
“Freeway” Ross[4],
il lacchè nero che distribuiva il crack così che quasi ogni famiglia nera in
America venne colpita dalla tragedia, è finito in prigione; Gary Webb è morto
(suicidio); John Millis che indagò sulle accuse per conto della House
Intelligence Committee[5] [l’equivalente
americano del Copasir[6]]
è morto (suicidio)[7]; il
consigliere della Casa Bianca sotto Clinton, Charles Ruff[8] (che si
dice avesse letto il rapporto su sollecitazione del capogruppo democratico in
commissione) è morto; il capogruppo democratico in commissione, che si dice
avesse portato la questione alla Casa Bianca, a causa della sua gravità, Julian
Dixon[9], è
morto. Celerino Castillo[10] è stato
imprigionato in base a false accuse. Nonostante abbiano provocato grandi
sofferenze a milioni di americani divenuti schiavi del “crack”, Oliver North e
la cricca della Casa Bianca non sono mai stati puniti. Nonostante le rovine
degli anni di Reagan e North, Daniel Ortega, leader dei sandinisti, è tornato a
essere Presidente del Nicaragua. Ma questa volta è in compagnia di Maduro in
Venezuela, di Morales in Bolivia, di Correa in Ecuador e di Castro a Cuba. Gli
Stati Uniti devono lasciar stare l’America Latina e pensare a prendersi
cura dei propri cittadini; gli americani devono votare per un governo
rivoluzionario come è stato fatto in molti paesi dell’America Latina. Possiamo
ancora fare con i voti quello che non possiamo fare con le pallottole. Ora,
dobbiamo scoprire i candidati giusti da votare!
Gloria
a quelli che vogliono fare la rivoluzione nelle strade così come nei seggi
elettorali!
[3] http://it.wikipedia.org/wiki/Gary_Webb
. I riferimenti a Wikipedia, qui, come nelle note seguenti, sono meramente
orientativi e non implicano una condivisione delle eventuali inesattezze e
imprecisioni contenute nelle voci in oggetto.

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