Gianfranco La Grassa e Barbara Cloro su Laura Boldrini

Gianfranco La Grassa e Barbara Cloro su Laura Boldrini

 

Dal prof. Gianfranco
La Grassa
e da Barbara Cloro ricevo
(via Facebook) e condivido qui i seguenti giudizi su Laura Boldrini.
 
Gianfranco La Grassa:
 
Quanto
alla Boldrini, posso anche magari concederle che è in buona fede e dice forse
ciò che pensa. Tuttavia, il suo essere una “bambina viziata” a 50 anni è
un’aggravante. Non soltanto per lei, ma molto di più per chi assegna la
cosiddetta terza carica dello Stato ad una poveretta simile. Non si può
arrivare a questi livelli di insensibilità, arroganza, menefreghismo di ciò che
può pensare una popolazione, che adesso, almeno spero, in una sua consistente
parte comincia ad afferrare a quale scatafascio siamo condannati. Costei ha
anche invitato a sostituire il “clandestino” con “diversamente emigrato” (o
immigrato, non ricordo). La cosa grave è però che l’adnkronos (agenzia stampa
che mi sembra tendenzialmente di “sinistra”) dia ordine ai giornalisti di attenersi
a simili demenziali indicazioni[1].
E tuttavia, non si tratta dei fatti più “imbarazzanti” degli ultimi giorni. Si
deve assistere ad un presdelarep che, dopo averci inflitto un governo di
“tecnici” disastroso (fingo di credere che sia stato un errore), mai eletto da
nessuno, continua a tenerlo in vita e nomina 10 saggi (saggi, avete capito?),
uno dei quali, come un pirla, rivela che stanno lì (pagati certamente) a far
niente, solo per prendere tempo. E di fronte a questa carpita sincerità, la
prima carica dello Stato (che non è la Boldrini, non ha “solo” 50 anni, che è
in politica da un’intera vita) afferma il contrario, in tutta evidenza non
vero, mostrandosi pure irritato, mentre siamo noi che dobbiamo essere
sommamente irritati delle sue mosse, per di più alla fine del suo mandato. E
poi veniamo alla ciliegina finale. Il presidente della prima potenza mondiale –
quella che ha fatto il bello e il cattivo tempo per decenni (e dico poco), un
presidente di cui adesso non sto a ricordare le “ultime mosse” aggressive (nel
mentre si prendeva, da altra gente svergognata, il Nobel per la pace) – viene
severamente redarguito, accusato di sessismo, ecc., e obbligato ad umili scuse,
perché fa una considerazione ammirata sull’avvenenza di un “ministro della
giustizia” (o qualcosa del genere) di uno degli States; un complimento che non
mette in discussione le capacità della donna né la sua intelligenza, che a dir
la verità sembra del tutto manifesta perfino dalle foto pubblicate che mostrano
un viso molto espressivo e solare. Bisogna comunque chiedere scusa se piace una
donna; si può invece tranquillamente mandare squadre speciali ad ammazzare
personaggi scomodi in giro, essere conniventi con i massacri in Libia, in
Siria, nel Mali e via dicendo. Francamente, non riesco veramente ad afferrare
in che razza di mondo siamo capitati; temo di essere stato espulso da quello
reale ed immesso in uno tipo quello di “Truman show”. Sono molto perplesso, è
necessario che mi guardi bene attorno, non vorrei avere brutte sorprese.

Barbara Cloro:

non
passa giorno che questa qui non faccia una dichiarazione alla stampa. La smania
di protagonismo di boldrini è palpabile e manifesta il peggio della
“rappresentanza” politica di ‘sto periodo. Prima lecca il deretano
all’ambasciatore di israele[2],
prendendo le parti israeliane nella pulizia etnica della Palestina. Poi chiede
a ban Ki Moon di intervenire in Siria contro Assad, armando le FSA[3].
Da’ biada all’odio sociale chiedendo tutela per i nomadi soltanto invece che
per tutti. Lecca il sedere a Pacifici invocando un aggravamento della legge
mancino (a danno dei filopalestinesi)[4].
Poi fa “professione di antifascismo” pelosa, si dice
“spaventata” per i “gruppi fascisti” su facebook[5]
e annuncia la marcia accanto ai partigiani il 25 aprile. Vuole apparire, com’è
apparsa al funerale dei suicidi marchigiani, facendo una figura di m… perchè
prima parli contro la riforma fornero e solo POI ti presenti al funerale degli
esodati. E’ un’antifascista a buon mercato, che fa dell’antifascismo un
prodotto di consumo elettorale. Una presenzialista filosionista che divide solo
gli italiani in rom, proletariato, gente da centro sociale e dissidenti.
Spicchi di nazione dove parassiti come lei prosperano e continueranno a
prosperare.

 
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