Furio Colombo: il lupo travestito da nonnetta

Furio Colombo: il lupo travestito da nonnetta

Dei tanti lupi che imperversano sui media mainstream, Furio Colombo[1] è il lupo travestito da nonnetta: se finge di commuoversi per il triste destino degli italiani, vittime delle politiche economiche governative, è solo per bastonarli meglio.
Da questo punto di vista, l’editoriale (finto) lacrimevole del “Fatto Quotidiano” di ieri – IL SONNO DELLA POLITICA TOGLIE LA VITA – va letto con attenzione: dissimulata in mezzo al buonismo solidale con gli imprenditori e i lavoratori ridotti alla disperazione, c’è una concreta indicazione operativa, a chi di dovere, su come ovviare agli inconvenienti della disperazione.
Reprimendo i disperati (e non chi li ha ridotti sul lastrico).
Lo spunto dell’articolo è quello del piccolo imprenditore umbro omicida-suicida, il che da il destro a Colombo per un appello alla politica, come se ne scrivono tanti, affinché si faccia carico del destino di operai e impiegati NON pagati dai propri datori di lavoro e di imprenditori NON pagati dalla pubblica amministrazione.
Ma, tra le pieghe del pezzo, ecco il suggerimento repressivo:
Se in Italia ci fossero manifesti wanted  come fa l’Fbi in America per indicare i soggetti più pericolosi, negli uffici della nostra polizia trovereste, da oggi, i ritratti di tanti piccoli imprenditori non pagati, che dopo mesi, dopo anni, sono disposti a tutto perché, fermandogli l’impresa e la capacità di far fronte ai pagamenti, gli hanno preso tutto.
Sembra solo una metafora letteraria, non è vero? E invece sentite cosa dice poco dopo:
I manifesti wanted dell’Fbi italiana dovrebbero moltiplicarsi. Accanto alle foto segnaletiche degli imprenditori, quelle dei lavoratori non pagati. Tutta questa gente non pagata tiene testa in casa, cerca di pagare il mutuo, fa mangiare i bambini, contrae debiti da tutte le parti. Non riesce a continuare. Ci vorranno polizia e guardie giurate in ogni palazzo di Comune e Regione, per non parlare dei ministeri e uffici pubblici.
Ci vorranno polizia e guardie giurate in ogni palazzo …
Un po’, sta già avvenendo: in certi municipi, ormai, non si può più entrare senza consegnare i documenti all’ingresso. Ma adesso, dopo un’indicazione così autorevole, è possibile che casi del genere si moltiplichino: negli uffici comunali avremo i vigilantes come alla Rai?
A qualcuno, la mia sembrerà un’interpretazione maliziosa ma stiamo parlando di un columnist che, seppur con l’aria da liberal di cui è accreditato, in questi mesi ha sostenuto a spada tratta l’”equità” di Monti.
E sempre con la stessa motivazione: “non bisogna irritare i mercati”.
Mai, come negli articoli di Furio Colombo, i “mercati” sembrano un’entità metafisica, analoga a quella degli dei dell’antica Grecia (che è pericoloso contrariare).

Naturalmente, senza far mai mancare il proprio compatimento per l’amaro calice dei lavoratori …

Un po’ come le lacrime della Fornero, ma in modo molto più inavvertito. Colombo non passa da nemico dei lavoratori come la Fornero. Eppure, lui non è da meno della gentile signora quando si tratta di sostenere certe convinzioni: anche per lui, a quanto pare, è giusto che siano i poveri a pagare, e non i ricchi. È un fatto di natura … Non solo, per lui, le famose lacrime della Fornero erano sincere. Non ci credete? Sentite qua:
Ogni audacia di tipo “sociale” irrita i mercati. Come è noto, i mercati turbolenti creano perdite, dunque impoveriscono i poveri. Ne consegue che agire con cautela sul versante della ricchezza, in modo da non scatenare nuove speculazioni (a quanto pare vi è un rapporto di causa ed effetto), vuol dire salvare un pò i meno abbienti. In questo senso possiamo parlare di equità. Equità pagata dai poveri. Quella pagata dai ricchi non esiste in natura. E forse a questo pensava Elsa Fornero, persona seria e sensibile, ma anche rigorosamente competente, quando le si è spezzata la voce, in quel momento della verità da non dimenticare[2].
Insomma, è meglio non sfruculiare troppo i ricchi (noi ricchi), altrimenti, cari poveri, sarà peggio per voi. Persino peggio di come vi è andata finora.
Anche il lupo travestito da nonnetta, ogni tanto dice, come la pensa.

  

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