Documenti per lo studio (del mito) delle camere a gas: la dichiarazione Cavendish-Bentinck del 27 agosto 1943

Documenti per lo studio (del mito) delle camere a gas: la dichiarazione Cavendish-Bentinck del 27 agosto 1943

Victor Cavendish-Bentinck nelle sue vesti di ambasciatore

Carlo Mattogno mi
segnala questo interessantissimo sito: http://www.whatreallyhappened.info/index.html

Dal quale traduco
subito un documento che mi sembra di straordinaria importanza. Converrà di certo
ragionarci sopra ma, intanto, mi sembrava importante pubblicarlo subito.

Dal sito
whatreallyhappened.info
:
DICHIARAZIONE DEL
CAPO DEI SERVIZI INGLESI SULLE STORIE RIGUARDANTI LE CAMERE A GAS[1]
Documento del Public Record Office [Archivio di Stato], FO
371/34551
Questo documento del
Foreign Office venne desecretato molto tempo fa, dopo i 30 anni di prammatica,
e però David Irving sembra praticamente il solo storico inglese che abbia
voluto parlarne.

27 agosto 1943

“A
mio parere, è sbagliato descrivere le informazioni polacche riguardanti le
atrocità tedesche come “attendibili”. I polacchi, e in misura molto maggiore
gli ebrei, tendono a esagerare le atrocità tedesche per aizzarci.
Sembra
che ci siano riusciti.
Il
signor Allen e io stesso abbiamo entrambi seguito le atrocità tedesche con
molta attenzione. Non credo che vi sia nessuna prova che verrebbe accettata in
un’aula di tribunale che i bambini polacchi siano stati uccisi sul posto dai
tedeschi quando i loro genitori sono stati deportati per lavorare in Germania,
né che i bambini polacchi siano stati venduti ai coloni tedeschi. Riguardo al
mettere a morte i polacchi nelle camere a gas, non credo che vi sia nessuna
prova che ciò sia stato fatto. Vi sono state molte storie a questo riguardo, e
noi le abbiamo gonfiate, nel P. W. E. [Psy Warfare Executive, direttivo della
guerra psicologica] le dicerie senza credere che avessero alcun fondamento. Ad
ogni modo vi sono [al riguardo] molte meno prove di quelle che esistono per
lo sterminio
degli ufficiali polacchi ad opera dei russi a Katyn. D’altro canto sappiamo che
i tedeschi sono decisi a distruggere gli ebrei di tutte le età tranne quelli
abili per il lavoro manuale.

Ritengo
che indeboliamo la nostra causa contro i tedeschi dando pubblicamente credito a
storie di
atrocità per le quali non abbiamo prove. Queste esecuzioni di massa nelle
camere a gas mi ricordano la storia dell’impiego di cadaveri umani durante
l’ultima guerra
[la prima guerra
mondiale] per la produzione di grasso, che fu una grottesca menzogna e indusse
a liquidare le vere storie di atrocità tedesche come semplice propaganda … ”.

(firmato)
Cavendish Bentinck

In conseguenza di questa dichiarazione, lo stesso giorno
venne inviato un telegramma dal Foreign Office a Washington, di cui copia venne
inviata a Mosca, in cui si chiedeva che non venissero fatte allusioni alle
atrocità tedesche in Polonia relative alle “camere a gas”. Venne inviato dal
capo del direttivo inglese per la guerra psicologica, Victor
Cavendish-Bentinck:

“In base a ulteriori
riflessioni non siamo convinti che le prove riguardanti l’uso delle camere a
gas siano sufficientemente solide per giustificarne l’inclusione in una
dichiarazione pubblica …”.

Una copia di questo messaggio è conservata nell’Archivio di
Stato, nel file PRO FO 371/34551, datato 27 agosto 1943.
Su tutto ciò, David Irving ha commentato, nella sua
prefazione al Rapporto Leuchter “The Leuchter Report: The End of the Line? The
First Forensic Examination of Auschwitz (Focal Point Publications 1989)[2]:

Ancora
nell’agosto 1943 il capo del PWE [Psychological Warfare Executive] verbalizzò segretamente
che nonostante le storie che venivano fatte circolare, non c’era la minima
prova che tali dispositivi esistessero, e proseguì con un avvertimento secondo
cui a questo riguardo le storie provenienti da fonti ebraiche erano
particolarmente sospette.
La BBC aveva iniziato a trasmettere le proprie storie sulle
gasazioni nel 1942, e così Anna Frank nel suo diario annotò nel novembre 1942
che aveva sentito delle gasazioni di massa degli ebrei ascoltando la BBC. E
allora, perché la BBC faceva circolare queste storie di atrocità estreme anche
quando il capo dei servizi inglesi non vi credeva?
La questione è riemersa nel grande processo Irving-Lipstadt
del 2000 all’Old Bailey, ed è stata trattata da Van Pelt nel suo The Case for Auschwitz: Evidence from the
Irving Trial
[Le ragioni di Auschwitz: prove dal processo Irving], 2002, a pagina 126, quando cerca di
sostenere che le dichiarazioni fatte da Cavendish-Bentinck non hanno il chiaro
significato che Irving sosteneva.

Bletchley Park: il principale centro inglese  di crittoanalisi durante la seconda guerra mondiale (da cui venivano decifrati i messaggi tedeschi sui campi di concentramento)

 

[1]
Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo:
http://www.whatreallyhappened.info/decrypts/Cavendish_Bentinck.pdf
[2] “Il
Rapporto Leuchter: la fine della fandonia? La prima indagine forense su
Auschwitz”

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