Ustica e il TG3: dalla strage dei corpi alla strage delle coscienze

Ustica e il TG3: dalla strage dei corpi alla strage delle coscienze

L’effetto devastante sulle coscienze della propaganda
disinformativa dei vari giornali e telegiornali. Ce ne siamo occupati tante
volte: l’ultimo caso, però, è particolarmente eclatante. Si tratta del modo in
cui il TG3 delle 19 di due giorni fa ha trattato il caso Ustica, dopo che la
Cassazione, riconoscendo che la strage fu causata da un missile, ha condannato
lo Stato a risarcire i familiari:
Stato condannato
risarcirà i familiari
Questo è il link al telegiornale in questione:

http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html?refresh_ce#day=2013-01-29&ch=3&v=175062&vd=2013-01-29&vc=3

L’approccio alla notizia del TG3 ha provocato nel mio amico
facebook Filippo Bovo il seguente, condivisibile, commento:
Semplicemente vergognoso il servizio
del Tg3 di stasera sul caso Ustica. Sono riusciti a non menzionare mai, nemmeno
per sbaglio, la presenza dei caccia francesi ed americani intorno al DC9, così
come la nazionalità del missile (francese) che l’ha abbattuto. In compenso
hanno accennato alla presenza dei caccia libici, come a voler insinuare che
fossero stati loro ad abbattere il DC9. Così facendo, sono riusciti a
mistificare ed alterare tutte le ricostruzioni storiche, grazie ad
un’informazione lacunosa e parziale. Con un pubblico in buona fede questa
tattica, purtroppo, può funzionare. Persino il Tg di La7, anch’esso atlantista
da morire, ha dimostrato più rispetto per la verità storica di loro.
Mi sembra che tutto ciò renda più che mai attuali le considerazioni
espresse nel 2006 dal poeta Gianni D’Elia in IL PETROLIO DELLE STRAGI – Postille a «L’eresia di Pasolini»[1]:
Quello
che una volta si faceva con le bombe, perché fosse visibile la paura, mentre
intercettazioni e dossier degli oppositori restavano nascosti, oggi, dopo la «mutazione
della classe dominante», si è rovesciato. Il linguaggio è usato come arma di
menzogna. Il terrorismo delle parole, che prima era invisibile, è diventato
esposto alla pubblica piazza italiana, che
è ovviamente la televisione di governo, manipolata, con le varie reti
ammiraglie della Filibusta dell’Etere, e le corvette della carta stampata[2].
Per rendere visibile la paura … il mezzo più rapido ed efficace non è più
la strage di corpi (come da piazza Fontana in poi, fino alla strage della P2
alla stazione di Bologna e a quelle di mafia del 1992-93), ma la strage
mediatica di coscienze e di voci.

Ma le miserie di Bianca Berlinguer & co. rendono più che
mai attuali anche le considerazioni di un altro poeta: quelle espresse a suo
tempo proprio da Pier Paolo Pasolini, nel famoso articolo intitolato “IO SO”. In
questo caso, però, non mi riferisco alla prima parte, fin troppo riecheggiata
dell’articolo, ma a quella meno citata, alla seconda, quella incentrata sul processo degenerativo dell’allora
partito comunista e che ha poi portato alla miserie attuali (un grazie a Paolo Cucchiarelli per avermela ricordata). Quella che inizia
con le parole:
Ma
non esiste solo il potere: esiste anche un’opposizione al potere. In Italia
questa opposizione è così vasta e forte da essere un potere essa stessa: mi
riferisco naturalmente al Partito comunista italiano.
In particolare, mi riferisco alle seguenti parole:
Ora,
perché neanche gli uomini politici dell’opposizione, se hanno – come
probabilmente hanno – prove o almeno indizi, non fanno i nomi dei responsabili
reali, cioè politici, dei comici golpe e delle spaventose stragi di questi
anni? È semplice: essi non li fanno nella misura in cui distinguono – a
differenza di quanto farebbe un intellettuale – verità politica da pratica
politica[3].
Ecco, i giornalisti del TG3 – ma non solo loro, ovviamente –
sono precisamente figli di quella pratica, che si è infine tramutata,
orwellianamente, in “verità” (dis)informativa.

[1] Effigie
edizioni, Milano, p. 8.
[2] Grassetti
miei.
2 Comments
    • Al81
    • 16 Luglio 2020

    Veramente una sentenza penale ha stabilito che NON è stato un missile.
    Questa storia del missile è come le camere a gas o la cattiveria dei piemontesi: deve esserci per forza.

    Rispondi
    • a.carancini
    • 16 Luglio 2020

    La Cassazione in data 28 gennaio 2013 ha confermato la condanna inflitta a Palermo sostenendo che:

    «… è abbondantemente e congruamente motivata»

    la tesi secondo la quale fu un missile ad abbattere l’aereo; pertanto la stessa condanna le amministrazioni dello Stato a risarcire i parenti delle vittime che avevano presentato domanda in tal senso nel giugno del 2010 presso la Corte d’Appello di Palermo.[2]
    https://it.wikipedia.org/wiki/Condanna_dello_Stato_Italiano_nella_strage_di_Ustica

    Rispondi

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