L’azione legale di Gruner contro il rabbino Koves respinta dal tribunale di Budapest

L’azione legale di Gruner contro il rabbino Koves respinta dal tribunale di Budapest

Il rabbino Slomo Koves
L’AZIONE LEGALE DI GRÜNER CONTRO IL RABBINO RESPINTA DAL
TRIBUNALE DI BUDAPEST

Di Carolyne Yeager[1]

Come previsto, il
giudice di un tribunale di Budapest ha respinto l’azione legale intentata da
Nikolaus (Mikl
ós)
Gr
üner, ungherese di nascita,
contro il rabbino Chabad Slomo K
öves per aver contribuito ad
organizzare la “rimpatriata” di Elie Wiesel in Ungheria nel 2009. Gr
üner sostiene che Wiesel non è
ungherese e che non è un sopravvissuto dell’olocausto.

L’azione legale era stata intentata contro Köves,
descritto come il rabbino di una comunità Chabad di Budapest, invece che contro
Wiesel, a causa della mancanza di giurisdizione su un cittadino americano da
parte di un tribunale ungherese. La contesa personale di Grüner
contro Köves
sembra essere diventata ora prioritaria; egli lamenta il fatto che “Il rabbino in
una sua dichiarazione mi ha sostanzialmente definito un mentitore”.

Secondo il Bos-News Life Christian news service[2]
[Servizio informazioni del Bos-News Life Christian], Grüner ha detto di essersi
arrabbiato per la dichiarazione del tribunale di lunedì 6 febbraio, secondo cui
esso non poteva decidere se Wiesel avesse o no mentito sul suo passato
olocaustico in quanto costui vive in America. “Io non ho mai voluto che il
tribunale ungherese decidesse su questa questione. Volevo però che il tribunale
esprimesse il suo parere sulle ingiustificate dichiarazioni rese dal rabbino”.

Il rabbino aveva definito l’ottantatreenne Grüner
“un vecchio con qualche complesso” e lo aveva accusato di “falsificare la
storia” per aver affermato che Wiesel non è un sopravvissuto di Auschwitz e di
Buchenwald. Köves aveva anche associato pubblicamente Grüner
all’autore americano Norman Finkelstein, che scrisse il volume L’industria dell’Olocausto. Finkelstein è
considerato una sorta di negazionista dagli ebrei anche se lui è semplicemente
critico del modo in cui è stato commercializzato per ottenere immensi profitti
da parte di Israele.

Grüner afferma che questo genere di commenti da parte di Köves
potrebbero compromettere i suoi progetti di perseguire direttamente Wiesel
negli Stati Uniti; voleva che il tribunale sentenziasse contro Köves
per aver fatto questi commenti. Egli ha detto a Bos-News Life che avrebbe “presentato
appello contro la sentenza e la procedura seguita dal tribunale e chiesto un
nuovo processo” nel corso di questo mese. Il servizio informazioni ha anche
riferito che Grüner progetta di andare questo mese negli Stati Uniti per chiedere
alle autorità americane di estradare Wiesel in Ungheria e per incontrare un
avvocato che rappresenta dei sopravvissuti dell’Olocausto.

Quest’ultima sembra a Elie
Wiesel Cons the World
[Elie Wiesel raggira il mondo[3]]
una “missione impossibile”. Ma plaudiamo che il signor Grüner stia facendo del
suo meglio per tener viva presso l’opinione pubblica la mistificazione di Elie
Wiesel e gli facciamo i migliori auguri.

Miklos Gruner in tribunale

[1] Traduzione
di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.eliewieseltattoo.com/gruner-lawsuit-against-rabbi-rejected-by-budapest-court/
[3] Il sito
dell’autrice di quest’articolo.

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