Angiolino Alfano e Fiamma Nirenstein: metodo Boffo o metodo Knesset?

Angiolino Alfano e Fiamma Nirenstein: metodo Boffo o metodo Knesset?

Lo scorso 29 giugno Fiamma Nirenstein è stata eletta all’unanimità presidente dell’International Council of Jewish Parliamentarians (Consiglio Internazionale dei Parlamentari Ebrei)[1].
Accipichia: all’unanimità! I parlamentari “ebrei” di tutto il mondo che si sentono unanimemente rappresentati da una fanatica[2] come Fiamma? E che fine ha fatto il leggendario pluralismo della “tradizione ebraica”? Tutto ciò mi fa venire in mente un’altra recentissima elezione: quella di Angiolino Alfano, nominato segretario del Pdl per acclamazione[3].
Quest’ultima, ha suscitato la (facile) ironia di Bersani[4], il quale, naturalmente, si è però ben guardato dall’esprimere analoga arguzia verso il monolitico consesso giudaico. Dando un’occhiata al sito di quest’ultimo, leggiamo che
“Il Consiglio Internazionale dei Parlamentari Ebrei riunisce legislatori, parlamentari e ministri ebrei di tutto il mondo, con lo scopo di promuovere il dialogo in corso [quale?], sostenere i principi della democrazia [!], promuovere la causa dei diritti umani [!!], promuovere lo stato di diritto [!!!], combattere il razzismo, l’antisemitismo, la xenofobia, il terrorismo [da che pulpito!!!] e la negazione dell’Olocausto [ah, ecco!], sostenere Israele [non l’avevamo capito!] e contribuire alla creazione di una pace durevole in Medio Oriente [bum!!!]. L’ICJP opera di concerto con la Knesset, il Ministero Israeliano degli Affari Esteri e il Congresso Mondiale Ebraico [tanto per intenderci]”.
Quando si dice la democrazia plebiscitaria: metodo Boffo o metodo Knesset?  

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