Erdogan incontra il capo dell’esercito dopo gli arresti per l’Operazione Martello

Erdogan incontra il capo dell’esercito dopo gli arresti per l’Operazione Martello

IL PRIMO MINISTRO HA UN INCONTRO A SORPRESA CON IL CAPO DELL’ESERCITO DOPO GLI ARRESTI PER L’OPERAZIONE MARTELLO[1]
13 febbraio 2011
Il Primo Ministro Recep Tayyp Erdoğan si è incontrato sabato con il capo di stato maggiore, Generale Işik Koşaner, nel suo ufficio di Istanbul, incontro richiesto dal capo dell’esercito dopo l’ordine del tribunale di arrestare dozzine di ufficiali, sia in servizio che in pensione, nell’ambito dell’indagine sul colpo di stato.
L’argomento dell’incontro fuori programma è stato molto probabilmente l’ordine, impartito venerdì dalla Decima Alta Corte Penale di Istanbul, di arrestare 163 sospetti nel caso del colpo di stato detto Operazione Martello, un complotto sovversivo presuntamente preparato da una cricca all’interno dell’esercito che includeva piani per far schiantare aerei da combattimento e far scoppiare bombe in grandi moschee nelle ore della preghiera, per minare il potere del Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AK) con l’obbiettivo finale di rovesciarlo.
Prima del suo incontro con il Primo Ministro, il Generale Koşaner si era incontrato con i parenti dei 163 sospetti nel Harbiye Orduevi, un luogo di ristorazione per membri dell’esercito. L’incontro, che ha avuto luogo nell’ufficio di Dolmabahçe del primo Ministro, è durato circa 45 minuti. Dopo l’incontro, non è stata fatta dai due nessuna dichiarazione ufficiale, ma si ritiene che il tema degli arresti abbia dominato l’agenda.
Il Primo Ministro è conosciuto per la sua energica posizione contro i colpi di stato. Egli si è opposto alla promozione dei generali superiori implicati nell’Operazione Martello, durante la seduta del Consiglio Militare Supremo (YAŞ) dello scorso anno. Il suo governo ha anche sospeso, l’anno scorso, tre ufficiali di alto rango per i loro sospetti legami con il complotto Martello.
Nel frattempo, i parenti dei sospetti hanno manifestato sabato di fronte al palazzo di giustizia di Beşiktaş. Reşit Çağin, un colonnello in pensione, era tra i contestatori e ha chiesto apertamente alle Forze Armate Turche (TSK) di entrare in azione contro la decisione del tribunale. “L’esercito può organizzare un colpo di stato ogni volta che vuole. Chiedo allo Stato Maggiore di dirci se il piano di un colpo di stato non è stato redatto”, ha detto.         

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.todayszaman.com/news-235475-pm-has-surprise-meeting-with-military-chief-in-wake-of-sledgehammer-arrests.html

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