Obama, pupazzo di Wall Street (e della Trilateral Commission)

Obama, pupazzo di Wall Street (e della Trilateral Commission)

DISCORSO ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO OBAMA, CAMPIDOGLIO DEGLI STATI UNITI, 23 OTTOBRE 2010[1]

Di Webster Tarpley

Sono un attivo oppositore di Obama sin dai primi giorni del Gennaio 2008. Ho capito che Obama, come Jimmy Carter prima di lui, è un pupazzo di Wall Street, e in particolare della Commissione Trilaterale. Ho pubblicato saggi su Internet che smascherano Obama. Il mio libro Obama the Postmodern Coup [Obama il colpo di Stato postmoderno] venne pubblicato prima delle primarie in Pennsylvania del 2008. Il mio secondo libro, Barack H. Obama the Unauthorized Biography [Barack H. Obama la biografia non autorizzata] venne pubblicato nell’Agosto 2008, tre mesi prima della sua elezione. Quello stesso mese, stavo con Phil Berg alla Corte Suprema quando presentò dei documenti per la prima azione legale mirata a smascherare la mancanza di qualificazioni di Obama per la presidenza.

Vi sono molte ragioni valide per opporsi a Obama. Le mie possono essere differenti da quelle di qualcuno di voi. È importante attaccare Obama per quello che fa, non per quello che dice. Obama opera per mezzo della doppiezza, dell’inganno e del raggiro. Le cose che dice spesso sono menzogne per neutralizzare la sua base del Partito Democratico. Obama si presentò come un candidato della pace, almeno riguardo all’Iraq. In realtà, Obama è un guerrafondaio – più grande e più abile di qualunque neocon. Durante la sua presidenza, ha quasi sempre inviato sul campo più truppe da combattimento di quanto Bush e Cheney abbiano mai fatto. La guerra in Iraq prosegue. La guerra in Afghanistan cresce in modo sempre più tragico. Obama ha iniziato una terza guerra, una guerra totalmente nuova col Pakistan, una grande nazione la cui popolazione è molte volte più numerosa di quella dell’Iraq, e che ha davvero delle armi nucleari. Obama potrebbe ordinare un attacco all’Iran in qualunque momento. Attualmente, vi sono operazioni militari americane in Yemen, in Somalia, e praticamente in tutti i paesi che circondano l’Iran. Obama ha distrutto il movimento per la pace che una volta protestava contro queste cose. Lungi dall’essere un amico della regolamentazione del lavoro, è un distruttore dei sindacati. Ha estorto miliardi di dollari dai fondi pensione del [sindacato metalmeccanico] United Auto Workers [UAV], che sono stati dati a Wall Street in cambio di dubbi certificati azionari della Chrysler e della General Motors. L’UAV ha dovuto accettare salari e sussidi dello stesso livello, come gli open shop[2] nei cosiddetti stati del “diritto al lavoro” del Sud, dove non ci sono sindacati. Tragicamente, il programma di Obama “Race to the Top”[3] mira a distruggere i sindacati più importanti del settore pubblico, l’American Federation of Teachers [Federazione Americana degli Insegnanti] e la National Education Association [Associazione per l’Istruzione Nazionale]. Come al solito, tutto ciò viene fatto con un’apparenza di “sinistra”, in questo caso con lo slogan della “riforma”. Gli insegnanti vengono diffamati, licenziati, non ammessi al ruolo, e sottoposti ad uno stipendio in base al merito, proprio mentre centinaia di scuole pubbliche vengono chiuse. Il Ministro dell’Istruzione di Obama, Arnie Duncan, guida la carica insieme alla non rimpianta Michelle Rhee[4]. Il loro scopo è distruggere l’istruzione obbligatoria libera, universale e di qualità come l’abbiamo conosciuta dai tempi della Northwest Ordinance [Ordinanza del Nordovest][5] e di Horace Mann[6].

Sotto la sua ingannevole apparenza di sinistra, Obama è più dittatore di quanto Bush lo sia mai stato. Egli rivendica apertamente il diritto di assassinare cittadini americani, se si trovano fuori del paese. Sotto Obama le “renditions”[7] (rapimenti), i “black sites”[8] (prigioni segrete), le torture e il campo di concentramento di Guantànamo sono ancora operativi.

Soprattutto, Obama è stato uno strumento delle banche e dei finanzieri. All’inizio del suo mandato, Obama ha invitato alla Casa Bianca i banchieri più inguaiati e ha detto loro che lui era il solo diaframma tra costoro e l’ira degli americani arrabbiati. Ecco come Obama si considera: il protettore di Wall Street contro la protesta di massa. Obama ha confermato “Helicopter Ben” Bernanke alla Federal Reserve nonostante la sua colossale responsabilità per l’emergenza mondiale dei derivati del Settembre 2008. Obama ha dato più potere alla Federal Reserve, e ha vanificato i tentativi di nazionalizzarla. Obama ha sostenuto, proseguito e intensificato i criminali salvataggi di Wall Street, da parte del duo Bush-Paulsen, per la bellezza di 24 mila miliardi di dollari. Obama ha dapprima rinviato la regolamentazione della finanza, e ha poi protetto i derivati, le “foreclosures”[9], i prestiti ipotecari a tasso regolabile, i prestiti “payday”[10], i prestiti di titolo dell’automobile[11] — affari troppo lucrosi per farli fallire – e tutte le altre pratiche che dovrebbero essere messe fuorilegge con divieti ben chiari. Finora, c’è una grande richiesta dentro il Partito Democratico di fermare le truffaldine foreclosures. Ma persino nell’imminenza della sconfitta elettorale, Obama manifesta innanzitutto il proprio servilismo verso Wall Street e boicotta attivamente ogni tentativo di proteggere il diritto degli americani a rimanere nelle proprie case[12].

La legge di Obama sull’assistenza sanitaria è chiaramente incostituzionale. Lo scopo di Obama era di salvare le compagnie di assicurazione insolventi che si erano rovinate nella speculazione sui derivati. Ha usato in modo cinico i 40 milioni di cittadini non assicurati come copertura per quest’operazione. Noi rifiutiamo il mandato individuale[13] di Obama, un’invenzione del senatore Grassley e di Mitt Romney, entrambi repubblicani. Ci rifiutiamo di essere costretti ad acquistare un’assicurazione scadente, astronomicamente ipercostosa, da un’industria assicurativa privata priva di regole, lucrativa, avida e predatoria, piena di masse di derivati scoperti e di dirigenti con paracaduti d’oro. Il popolo americano vuole il servizio sanitario per tutti e Obama sta lì proprio per boicottare tale richiesta.

Così Obama è un guerrafondaio, un distruttore del sindacato, e un pupazzo di Wall Street. Se sei un militante del Partito Democratico, non puoi sostenere Obama. Franklin D. Roosevelt promosse la previdenza sociale[14], che Obama prevede di distruggere – se ne avrà la possibilità – durante le sedute “lame duck”[15] nel Novembre e nel Dicembre di quest’anno. John F. Kennedy sostenne le spedizioni sulla Luna e il programma spaziale. Obama ha già distrutto il programma spaziale americano con personale a bordo. Lyndon B. Johnson approvò il servizio sanitario statale per gli anziani, che ha salvato milioni di vite. Obama ha rubato 500 miliardi di dollari dal detto servizio per salvare dalla bancarotta le compagnie di assicurazione.

Obama ha attaccato e tradito tutti i gruppi che lo avevano sostenuto, a cominciare dai neri e dagli ispanici. Obama deve essere tagliato dal ticket presidenziale del 2012.

Obama si è rifiutato di mostrare il proprio certificato di nascita, e ha combattuto tutti i tentativi di aprire i fascicoli. Dobbiamo perciò concludere che non è in grado di mostrare dove è nato. Questo significa che può facilmente essere ricattato dai servizi segreti , o dalle cricche dei banchieri, o da quelle dei generali, o da altre forze. Questa situazione è, di per sé, un’intollerabile minaccia per la sicurezza nazionale. Se il presidente può essere ricattato, allora il nostro paese diventa un giocattolo in mano a forze oscure e a nemici, in patria e all’estero. Se Obama non può dimostrare le proprie qualificazioni, deve lasciare la Casa Bianca per il bene del paese. Ma il luogo di nascita e la cittadinanza non sono i soli problemi. Le condanne di Rezko e di Blagojevich suggeriscono che Obama può essere ricattato per casi pregressi di corruzione. Né dobbiamo dimenticare le accuse esplosive sulla vita personale di Obama che possiamo leggere in qualunque supermercato.

La Costituzione non è un negozio di specialità gastronomiche. Non puoi prendere le cose che ti piacciono e ignorare il resto. Gli esponenti di sinistra e progressisti che si opposero a Bush e a Cheney in base a validi motivi costituzionali non possono ora sostenere che la questione del luogo di nascita del presidente è bizzarra, irrilevante o tabù. Quelli che hanno sollevato tale questione non sono più dei solitari inascoltati. Secondo informazioni pubblicate (come le email “Ulsterman”), il comportamento di Obama è diventato sempre più incostante, il che indica che potrebbe soffrire di un crollo nervoso, poichè il suo carisma messianico si sta dissolvendo nei sondaggi a causa della sconfitta. Si dice che forze istituzionali stiano valutando se rimuovere Obama dalla carica in base ai dettami del 25° emendamento. Ora, tutti noi abbiamo la responsabilità di lavorare per una soluzione costruttiva all’attuale crisi istituzionale. Bisogna iniziare mandando via Obama.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://tarpley.net/2010/10/22/address-to-anti-obama-rally/
[2] Negozi aperti 24 ore su 24.
[3] http://en.wikipedia.org/wiki/Race_to_the_Top
[4] http://en.wikipedia.org/wiki/Michelle_Rhee
[5] http://it.wikipedia.org/wiki/Ordinanza_del_nordovest
[6] http://it.wikipedia.org/wiki/Horace_Mann
[7] http://it.wikipedia.org/wiki/Extraordinary_rendition
[8] http://en.wikipedia.org/wiki/Black_site
[9] Privazione del diritto di riscatto delle ipoteche, con conseguente messa all’asta della proprietà.
[10] Prestiti rimborsabili entro il giorno di paga successivo all’anticipo.
[11] http://blog.articleset.com/Automobile-e-camion_articles_it_Contanti-rischiosi-di-offerta-di-prestiti-di-titolo-dell-automobile.htm
[12] http://www.americaoggi.info/2010/10/15/21062-pignoramenti-record-ma-le-banche-sospendono-le-pratiche-le-foreclosures
[13] Il mandato individuale è l’obbligo di assicurazione medica.
[14] http://it.wikipedia.org/wiki/Social_Security_Act
[15] Letteralmente, dell’anatra zoppa: si definiscono così le sedute del Congresso che si tengono dopo l’elezione del nuovo Congresso e prima della scadenza temporale di quello vecchio: http://en.wikipedia.org/wiki/Lame_duck_session_(United_States)

One Comment
    • Anonimo
    • 19 Dicembre 2010

    Bell'articolo. Questo è dire le cose come stanno e senza peli sulla lingua. In Italia, avremmo bisogno di qualche Tarpley in più e qualche Travaglio, Feltri, Belpietro, ecc. di meno!

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