Una risposta al Generale Fabio Mini su Hugo Chavez

Una risposta al Generale Fabio Mini su Hugo Chavez

Ho da poco acquistato il libro di Daniele Scalea LA SFIDA TOTALEEquilibri e strategie nel grande gioco delle potenze mondiali[1]. Del libro ho finora letto solo la prefazione del Generale Fabio Mini, che si segnala, oltre che per l’erudizione, anche per l’apprezzabile invito ad un uso non fanatizzato e fazioso della geopolitica. C’è un solo punto, di tale prefazione, da cui dissento totalmente, ed è il seguente:

“Il bolivarismo di Chavez si oppone allo strapotere e all’arroganza americana, ma non destina nulla alla gente o alla stabilità. Fa solo affari privati, come la peggiore politica americana” (p. 13).

Tale affermazione risulta smentita nei fatti da un rapporto dell’autorevole CEPR (Center for Economic and Policy Research)[2] del Febbraio 2009[3] che, per quanto ignorato dagli analisti nostrani, risulta sino ad ora il più esaustivo sull’argomento.

Dallo studio in questione – The Chávez Administration at 10 years: The Economic and Social Indicators – mi limito a tradurre i punti salienti riassunti all’inizio:

· L’attuale crescita economica è iniziata quando il governo ha assunto il controllo dell’industria petrolifera nazionale all’inizio del 2003. Da allora, il GDP[4] è quasi raddoppiato, aumentando del 94.7% in 5.25 anni, ossia del 13.5% all’anno.
· La maggior parte di questa crescita è avvenuta nel settore non petrolifero dell’economia, e il settore privato è cresciuto più velocemente del settore pubblico.
· Durante l’attuale crescita economica, il tasso di povertà è stato più che dimezzato, dal 54% delle famiglie nella prima metà del 2003 al 26% alla fine del 2008. La fascia di povertà estrema è stata ridotta anche di più, del 72%. Questi tassi di povertà misurano solo il reddito in denaro contante, e non tengono conto dell’aumento di accesso alle cure mediche e all’istruzione.
· Nel corso dell’intero decennio, la percentuale delle famiglie in povertà è stata ridotta del 39%, e quella delle famiglie in estrema povertà di oltre la metà.
· Anche la disuguaglianza, misurata secondo l’Indice di Gini[5], è scesa in modo sostanziale. Nel 2008, l’indice è sceso al 41, dal 48.1 del 2003 e dal 47 del 1999. Tutto ciò rappresenta una grande riduzione della disuguaglianza.
· La spesa sociale reale (regolata sull’inflazione) per persona è più che triplicata dal 1998 al 2006.
· Dal 1998 al 2006, la mortalità infantile è scesa di più di un terzo. Il numero dei medici di pronto soccorso nel settore pubblico dal 1998 al 2007 è cresciuto di 12 volte, fornendo cure mediche a milioni di venezuelani che in precedenza non vi avevano accesso.
· Vi sono stati nell’istruzione progressi sostanziali, in particolare nell’istruzione superiore, dove le iscrizioni – dagli anni 1999-2000 agli anni 2007-2008 sono più che raddoppiate.
· Anche il mercato del lavoro nell’ultimo decennio è progredito in modo sostanziale, con una diminuzione della disoccupazione dall’11.3% al 7.8%. Durante la crescita attuale è scesa di oltre la metà. Anche altri indicatori del mercato del lavoro mostrano progressi sostanziali.
· Nel corso del decennio, il numero dei beneficiari della sicurezza sociale è più che raddoppiato.
· Nel corso del decennio, il debito pubblico totale del governo è sceso dal 30.7% al 14.3% del GDP. Il debito pubblico con l’estero è sceso in misura anche maggiore, dal 25.6% al 9.8% del GDP.
· L’inflazione è allo stesso livello di 10 anni fa, al 31.4% alla fine dell’anno. È tuttavia diminuita nel corso degli ultimi sei mesi (come risulta dalle medie sui tre mesi) ed è probabile che continui a diminuire nel corso dell’anno a fronte delle forti pressioni mondiali deflattive.

Mi pare ci sia una certa differenza, con i Tremonti e i Letta (Enrico) nostrani.

[1] Fuoco Edizioni – http://www.fuoco-edizioni.it/ , Prima Edizione: Aprile 2010.
[2] http://en.wikipedia.org/wiki/Center_for_Economic_and_Policy_Research
[3] http://www.cepr.net/documents/publications/venezuela-2009-02.pdf
[4] Gross Domestic Product, il prodotto interno lordo
[5] http://www.deiricchi.it/index.php?docnum=34

2 Comments
    • Anonimo
    • 2 Novembre 2010

    Carissimo Carancini sono d'accordo con te riguardo l'Enrico Letta e zio.Riguardo Tremonti aspetto altri chiarimenti.Riporterò dopo, se convinto il tuo pensiero.
    Sono estimatore di Chavez e del suo coraggio ed essere colonnello dei parà è un merito.Sarei anche curioso chi è il suo ministro dell'economia in fondo è anche suo il merito.Come direbbero i tedeschi,leider abbiamo come governanti dei caporali semplici.
    rudel

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  1. concordo e ti linko, ben scritto e ben detto.

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