Lettera aperta all’on. Massimo Donadi, capogruppo IDV alla Camera dei deputati

Lettera aperta all’on. Massimo Donadi, capogruppo IDV alla Camera dei deputati

Gentile on. Donadi,
tempo fa lei ha pubblicato un dossier[1] sulla Lega Nord in cui, oltre ad aspetti indubbiamente interessanti, si addebita – dulcis in fundo – al detto partito anche “la vicinanza ai lefebvriani”. Scusi, on. Donadi: cos’è, un reato, una colpa, essere vicini ai lefebvriani? Personalmente, trovo equivoco pubblicare dossier in cui possibili notizie di reato vengono mescolate con la riprovazione di scelte ideologiche e dottrinali del tutto legittime.
Sbaglio, o in Italia c’è ancora la libertà religiosa? Sbaglio o, se detta libertà vale per tutti, deve valere anche per i cattolici tradizionalisti?
Più in generale, il suo partito si segnala, oltre che per delle prese di posizione sicuramente apprezzabili (vedi il tema della sicurezza e dei diritti dei lavoratori, in relazione alla controversia Fiat-Fiom), per un approccio poliziottesco ai conflitti di idee – vale a dire, in favore di un’estensione intimidatoria, abusiva (rispetto all’art.21 della Costituzione) e perniciosa dei reati d’opinione – che non è solo riprovevole, ma OLTREMODO riprovevole (vedi il sì alla legge contro il revisionismo dell’Olocausto[2], vedi il sì non solo al ripristino della legge Mancino ma al suo ampliamento[3] per ricomprendervi, a quanto pare, anche quelle “discriminazioni verbali” contro i gay – come l’ormai famosa uscita del presidente del Consiglio[4] – che non attengono all’ingiuria ma alla legittima libertà di parola).
Approccio poliziottesco che, lungi dal rappresentare una soluzione per i detti conflitti, ne costituisce invece il più infausto dei problemi.
Non è con la polizia del pensiero che si difende la Costituzione, quella Costituzione che – a parole! – volete salvare da Berlusconi.
Da questo punto di vista, tra le violazioni del premier, ammesso che siano sempre tali, e la vostra impostazione, c’è la differenza che passa tra la padella e la brace.
Questa mentalità illiberale è doppiamente fallimentare, alla luce del fatto che il vostro leader, come ex magistrato, è anche un giurista.
Colgo l’occasione per riaffermare la mia solidarietà a Don Floriano Abrahamowicz[5], e al suo diritto di dire – tutte le volte che ne ha voglia – che “le camere a gas sono servite almeno per disinfettare”!
Distinti saluti,
Andrea Carancini
[1] http://www.massimodonadi.it/sites/default/files/LEGANORD_Contraddizioni_idv.pdf
[2] http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/10/16/negazionismo-coro-di-si-pacifici-letta-in.html
[3] http://www.agenparl.it/articoli/primo-piano/news/primo-piano/20101027-omofobia-lidv-presenta-la-sua-proposta-di-legge
[4] http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201011articoli/60084girata.asp
[5] https://www.andreacarancini.it/2009/10/il-caso-don-floriano-abrahamowicz/

3 Comments
    • Anonimo
    • 4 Novembre 2010

    Massimo Donadi, l'uomo che non ride mai!! Mai fidarsi delle persone che lanciano sentenze come fossero verità assolute.Di assoluto amico mio,c'è solo la morte.Ricordalo. Rinus

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  1. Apprezzo molto, in particolare la solidarietà a don Floriano.

    Rispondi

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