Il sogno proibito di Joao Marques de Almeida

Il sogno proibito di Joao Marques de Almeida

Qualcuno forse ricorderà l’articolo di Blondet del 2008 intitolato “L’Unione Europea «fusa» nella Nato”[1], in cui il giornalista riferiva dell’orwelliano progetto di trasformare la Nato (e la UE) in un “nucleo militare sovrannazionale, i cui Paesi membri non possono negare «l’accesso» alle loro forze, soldati e armamenti”. Il mostro geneticamente modificato che ne sarebbe dovuto risultare, previsto per il 2009, non ha – fortunatamente – preso ancora corpo ma, a Bruxelles, gode tuttora di qualche altolocato sostenitore. Ecco cosa riferisce in proposito “Globalresearch”[2]:

CONSIGLIERE DI BARROSO PROPONE CHE LA UE ENTRI NELLA NATO

LISBONA: Joao Marques de Almeida[3], consigliere del Presidente della Commissione Europea Jose Manuel Durao Barroso, ha detto venerdì che la migliore soluzione per l’accrescimento delle relazioni UE-Stati Uniti sarebbe che l’Unione Europea si unisca alla Nato.

Marques de Almeida è stato uno dei relatori del seminario organizzato dal National Defense Institute del Portogallo, a Lisbona.
(…)
Secondo Marques de Almeida, la difficoltà principale nelle relazioni NATO-UE è la questione dell’unificazione di Cipro. La Turchia ha il secondo più grande esercito dell’alleanza ma la divisione dell’isola di Cipro impedisce un miglior rapporto con la UE. Cipro è membro della UE.

Durante il prossimo summit NATO di Lisbona[4], nei giorni 19-20 di Novembre, il capo dell’organizzazione Anders Rasmussen proporrà l’accrescimento delle relazioni con la Turchia, un passo che potrebbe includere la presenza turca nella Agenzia europea per la difesa[5] con piena membership.
FINE
Ma, a proposito del detto summit, si annuncia un ulteriore scoglio, costituito proprio dalla Turchia: a quanto pare, Ankara non gradisce che le informazioni sullo scudo antimissile vengano passate a Israele[6]. Insomma, gli alacri mondialisti continuano a tessere le loro trame ma le crepe aumentano, invece di diminuire. Non mi sembra una cattiva notizia.

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