Dirk Zimmermann in appello il 20 Settembre…

Dirk Zimmermann in appello il 20 Settembre…

Dirk Zimmermann, revisionista tedesco, padre di famiglia di 38 anni che, per provocare la giustizia e fornire un’eco alle tesi revisioniste, si è autoaccusato presso le autorità della propria città di aver inviato un esemplare del libro di Germar Rudolf “Lectures on the Holocaust”[1] a tre persone (il sindaco, il pastore – protestante – e il curato – cattolico – della propria comunità) era stato condannato, il 24 ottobre 2009, a nove mesi di prigione senza condizionale. Egli ci ha segnalato nei giorni scorsi che il secondo round del suo processo, che avrebbe dovuto aver luogo il 21 Giugno e che era stato rinviato a Settembre, è stato fissato per il 20 Settembre (un grazie alla nostra amica revisionista M. P. per la sua traduzione del testo a seguire, dal tedesco):

Processo dell’autodenunciato, seconda parte: nuova citazione a comparire

È ripartito. La data della seconda manche della battaglia per la verità e la giustizia è fissata. Il 20 Settembre 2010, chiederò ancora una volta, davanti ad un tribunale della Repubblica Federale tedesca, il diritto all’autodeterminazione nell’interesse dei nostri antenati e dei nostri discendenti. Parlo di autodeterminazione, perché la formazione e la presa di coscienza della mia identità – io mi sento tedesco – è intensamente perturbata da una versione imposta della storia piena di contraddizioni flagranti. Che arriva persino a sanzionare con delle condanne pesanti ogni tentativo di uscire dai ranghi, anzi, la semplice messa in discussione della vulgata storica, che esercita su di noi un’influenza così determinante. Precisiamo inoltre che la posta in gioco non è solo quella di restituire al sovrano la padronanza della linea che deve seguire l’evoluzione del popolo tedesco (chi eravamo, chi siamo, che cosa diventeremo?), che è condizionata a profitto di certuni. Si tratta anche di dimostrare che le facoltà cognitive di ciascun individuo subiscono ugualmente un’offensiva satanica e insidiosa. Il diritto alla convinzione, al sapere, e alla certezza, il ricordo del passato e la preparazione dell’avvenire, gli sono stati strappati, obbligato com’è a dire amen a tutto. L’individuo è degradato, trattato, tosato e abbattuto come si trattasse di bestiame.

È per lottare contro questa campagna d’intimidazione che affronterò il Tribunale di grande istanza di Heilbronn il 20 Settembre 2010 (lunedì) alle ore 9 (aula ancora sconosciuta).

Prego coloro che verranno a manifestarmi il loro sostegno di adottare un comportamento corretto, in modo da distinguerci con chiarezza dall’umanità antitedesca e decadente.

Grazie della lettura e della diffusione.
Dirk Zimmermann
[1] http://vho.org/dl/ENG/loth.pdf

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