Haramlik, Magdi Allam e i rossobruni 26 (Campo Antimperialista (ancora!), Moreno Pasquinelli & C.: ma che cavolo vogliono??)

Haramlik, Magdi Allam e i rossobruni 26 (Campo Antimperialista (ancora!), Moreno Pasquinelli & C.: ma che cavolo vogliono??)

Campo Antimperialista (ancora!), Moreno Pasquinelli & C.: ma che cavolo vogliono??

pasquinelli.jpg

Ricapitoliamo: io ho espresso delle critiche sul Campo Antimperialista per la prima volta in occasione dell’appello Gaza Vivrà, giacché non mi era parso corretto che il fatto che detto appello partisse da loro non venisse dichiarato esplicitamente.

Si scatena un mezzo putiferio in cui apprendo che costoro dichiarano pubblicamente di “tenermi d’occhio“.
Non piace il fatto che io abbia sollevato la questione del
“rossobrunismo” riferita a loro e parte un can can in cui c’è chi
minaccia di dire che io mi spogliavo nella tipografia di Orion, chi dice che andrei metaforicamente eliminata, chi si mette a pubblicare i miei dati dandomi della puttana, chi diffonde tali scritti sui forum e così via.

Io, a quel punto, prendo due iniziative: da una parte vado a fare
regolare querela alla Polizia Postale spiegando che gestisco un blog,
appunto, in cui da anni mi occupo anche di tematiche mediorientali. Che
avevo ricevuto un appello a favore di Gaza da firmare e che in un primo
momento lo avevo fatto. Che poi, resami conto che dietro tale appello
c’erano personaggi legati all’organizzazione Campo Antimperialista,
avevo ritirato la mia firma spiegandone i motivi e che da ciò era nata
una polemica culminata in scritti fortemente calunniosi che, ovviamente,
allego alla querela.

Dall’altra, dedico un po’ di post alla questione del rossobrunismo,
appunto, citando pubblici scritti, libri ed altro che confermano la mia
tesi. E, per quanto mi riguarda, direi che il messaggio è chiaro: non
mi interessa scadere in scritti beceri e in insulti a sfondo sessuale
come quelli che mi sono risolta a denunciare. Mi interessa sollevare la
questione dell’ambiente politico che gravita attorno a certe tematiche, e
cerco di farlo nel modo più documentato possibile. Punto.

Senonché, un paio di settimane fa mi viene segnalato un comunicato di
detto Campo Antimperialista che mi riguarda, e che risale nientedimeno
che al 16 gennaio 2007. Mesi prima del mio post critico nei loro
confronti, quindi, ma uscito lo stesso giorno del famoso articolo del Corriere dedicato a questo blog. E, indovina un po’? Sì, hai indovinato: mi danno della “puttana“. Ed è che io non lo vedevo da quando avevo 14 anni,
un ambiente sessuofobo e fissato con la morale sessuale come questo.
Non parlano di altro, non conoscono altri insulti. Sono monotematici, ma
davvero!

Stufa di dedicare post a ‘sta gente, prendo e scrivo al Campo, nonché ai dirigenti Moreno Pasquinelli e Leonardo Mazzei, la seguente email:

Gentili signori,

scopro solo adesso un vostro comunicato di gennaio 2007 che mi
riguarda personalmente e che è presente a quest’indirizzo del vostro
sito:

http://www.antiimperialista.org/index.php?option=com_content&task=view&id=5002&Itemid=68

Vi segnalo che tale comunicato contiene menzogne, calunnie e
insinuazioni gravemente lesive della mia persona, perfettamente
riconoscibile anche se non nominata esplicitamente, laddove recita:

Hamza
Piccardo, da sempre bersaglio dei suoi strali in quanto credente
musulmano e deciso antimperialista, sarebbe in realta’ un poligamo, che dico un poligamo, un puttaniere. E chi sarebbe la “puttana”? Ne pubblica, senza rispetto alcuno pur di fare scoop, nome e cognome sulla prima pagina del suo Corriere della Sera di oggi.
Dove sta lo scandalo? Che i due sarebbero convenuti a nozze con rito
religioso islamico, mentre Hamza Piccardo era in realta’ gia’ coniugato.
Doppio scandalo, poco dopo Lui decide di lasciare lei. Così lei
s’incazza fino a tal punto che decide di vuotare il sacco. Indovinate a
chi? Ma si! Proprio al Magdi Allam il quale spiattella il tutto sul
quotidiano piu’ diffuso della penisola
. […]
Un interrogativo ci frulla per la testa: quanti euro sono occorsi per allestire questa squallida messa in scena?

Ora:

1) Né l’articolo del Corriere, né la discussione che
lo aveva preceduto (e che aveva avuto luogo in termini interessanti e
costruttivi su diversi blog e forum facenti capo al mondo islamico
italiano) si sono mai espressi in termini di “puttanieri” e “puttane”.
Il tema del contendere era di tutt’altra natura e fu affossato
dall’articolo strumentale e disonesto di Magdi Allam. I termini da voi
scelti per raccontare la vicenda mi paiono più sintomatici di una vostra
pruderie insospettabile, tra gente che si dice di sinistra, che di un
desiderio di informare correttamente i vostri lettori. Suppongo che lo
stesso Piccardo avrebbe difficoltà a spiegare cosa abbia a che fare un
matrimonio islamico, monogamico o poligamico che sia, con l’essere
puttanieri o puttane.

2) Il Corriere non pubblicò il mio nome e cognome ma
il mio nick e l’indirizzo del mio blog. I miei dati vennero invece
pubblicati da Libero, il giorno dopo l’uscita dell’articolo del Corriere NONCHE’ DEL VOSTRO COMUNICATO dal
giornalista Andrea Morigi che lo aveva saputo da persona vicina alla
vostra organizzazione e che fece precedere tale pubblicazione da una
telefonata insinuante e minacciosa dalla quale decisi di non farmi
intimidire. Curiosa, questa preveggenza del vostro comunicato che mi pare un lapsus più che un semplice errore.

3) Che io non avessi avuto alcun tipo di
comunicazione con Magdi Allam è un fatto noto ed evidente fin dal
momento dell’uscita dell’articolo a cui vi riferite; vi rimando ai
seguenti link:

http://gattostanco.diludovico.it/archivio/2007/01/20/dalla-parte-di-lia-7-ultimi-link/
http://liberoblog.libero.it/attualita/bl5958.phtml (mia intervista contro Allam sul portale Libero)
http://www.ilcircolo.net/lia/1244.php (Intervista a Vita)
http://www.ilcircolo.net/lia/1241.php (sentenza del Garante della Privacy)

4) La vostra bassissima insinuazione sui soldi ve la rimando al mittente, invitandovi a pensare ai vostri dirigenti che fanno raccolta di fondi per la SCORE Italy,
già condannata per avere distratto fondi destinati agli immigrati. Per
quanto mi riguarda, ho rifiutato denaro, interviste e quant’altro
all’unico scopo di non prestarmi a strumentalizzazioni antislamiche e di
spegnere uno scandalo che gente della vostra organizzazione contribuiva
ad alimentare.
Non solo: se la solidarietà nei miei confronti e contro Allam che
era sorta in rete subito dopo l’articolo del Corriere è stata soffocata
da calunnie e insinuazioni che hanno spuntato le armi della blogosfera,
e non solo, contro l’operazione vile e strumentale condotta da quel
giornale, questo si deve solo a:
1) Una delle promotrici dell’appello Gaza Vivrà, ovvero Dacia Valent
2) Un vostro dirigente, ovvero Miguel Martinez
3) Voi stessi, a quanto vedo dal vostro comunicato.

Siete stati gli unici a coprire, direttamente o indirettamente,
Magdi Allam, giacché è evidente anche a un cretino che insinuare
falsamente che io fossi stata la sua informatrice faceva apparire
legittima la sua scelta di pubblicare quell’articolo.
Non si capisce se siete dei “volponi” o dei semplici doppiogiochisti, francamente. Propendo per la seconda ipotesi.

Intanto, provvederò ad informarmi presso il mio avvocato sulla
possibilità di querelarvi per calunnia nonostante siano passati i tre
mesi canonici dalla pubblicazione del vostro comunicato diffamatorio.
Purtroppo l’ho scoperto solo adesso, come vi ho detto, e mi
auguro che questa circostanza, nonché il fatto che tale comunicato sia
ancora pubblico presso il vostro sito, mi permetta di chiedervene conto
nelle sedi adeguate.

Tanto vi dovevo.

Fulvia De Feo / Lia di Haramlik

Bene: sono passate più di due settimane e quel comunicato è ancora là.

Da un punto di vista politico, questa cosa mi pare una pubblica confessione di malafede e mancanza di intelligenza politica. Malafede perché lo sanno benissimo,
che hanno scritto delle sciocchezze, eppure non hanno problemi a
continuare a tenerle online. Così, giusto per disinformare un po’.

Mancanza di intelligenza politica, perché nemmeno si accorgono di dare ragione a Magdi Allam e torto a Piccardo, con questa loro becerissima lettura delle cose:
se fossi stata io, a parlare con il Corriere, Magdi Allam avrebbe fatto
cosa assolutamente lecita nel pubblicare il suo scritto. Se così non è,
e se lui e il Corriere sono stati denunciati da Piccardo, oltre che da
me, è perché la loro lettura dei fatti è falsa. Non mi stupirei se, a
questo punto, la difesa di Magdi Allam si facesse sostenere da ‘sta
gente.

Da un punto di vista legale, invece, mi sono consultata con il mio
avvocato e lui mi ha spiegato che una querela può essere proposta fino a tre mesi dalla conoscenza del fatto.
Io ho scoperto il loro comunicato a maggio, quindi ho tempo fino ad
agosto. Siccome, però, devo dimostrare che non l’ho saputo prima,
facciamo così:

io comunico di nuovo, e stavolta pubblicamente, che questo comunicato del Campo Antimperialista è ingannevole, calunnioso e contenente chiare ed oggettive menzogne facilmente dimostrabili con due click su internet. E chiedo di nuovo, stavolta pubblicamente, che i responsabili del Campo Antimperialista lo rimuovano dal proprio sito, specificando che, se lo avessi visto prima, lo avrei chiesto prima.

Sappiano che, se si ostinano a mantenerlo pubblicato, non solo
provvederò senz’altro a denunciarli, ma vorrò sapere con tutti i mezzi a
mia disposizione il motivo per cui lo fanno, e quale fine presuntamente politico credono di perseguire comportandosi in siffatta maniera.

Una cosa è sicura: quando si ha a che fare con persone civili, queste cose non succedono.

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3 Commenti

  1.  rubimasco
    Pubblicato il 16 giugno 2008 alle 13:38 | Permalink

    Mai giocato a “go” ? no? beh, è un bellissimo gioco
    tradizionale orientale (il proverbio recita: “gli scacchi stanno al go
    come il biliardo sta agli scacchi”). Cosa volevo dire? Ah, sì, in questo
    gioco quando il giocatore fa una mossa stupida, rozza, e che lo
    danneggia senza che lui se ne accorga, questa mossa si chiama “zaku”. In
    genere lo zaku vien fuori quando il giocatore ha troppo voglia di
    vincere e di guadagnare potere.

    A quanto vedo questa volta il campo antimperialista ha fatto zaku.

    harigato gozaimashta 🙂

  2.  mir
    Pubblicato il 16 giugno 2008 alle 14:50 | Permalink

    Questa storia delo zaku è davvero interessante. Sempre affettuosamente solidali con te cara Lia.

  3.  Puk
    Pubblicato il 16 giugno 2008 alle 16:30 | Permalink

    Quelli che miscelano le cazzate più micidiali al dichiarato
    sostegno di lotte sacrosante sono i peggiori: a volte ho l’ impressione
    che, sotto sotto, la funzione principale dei campicellisti sia quella
    di seminare zizzania ed infangare iniziative che partono probabilmente
    dai migliori intenti.

    Penso anche che molte persone che di infamie come l’ occupazione del
    suolo palestinese da parte del governo di Israele ne hanno le palle
    piene si facciano ingenuamente abbindolare dalle dichiarazioni roboanti
    di alcuni imbonitori d’ accatto che militano nelle loro file, e la cosa
    dal mio punto di vista è preoccupante.

    Ben venga quindi l’ iniziativa di Lia, che magari qualcuno ne trarrà
    esperienza ed imparerà come, prima di aprire bocca o metter mano alla
    tastiera, ogni tanto possa dare risultati interessanti accendere prima
    il cervello, e che chiedere scusa, ammettere di aver sbagliato e tentare
    di porre un rimedio quando si commette un errore grossolano è indice di
    forza, e non un segno di debolezza.

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