Ddl antirevisionista: la coscienza di Lucio Malan, il pianista più virtuoso di Palazzo Madama

Ddl antirevisionista: la coscienza di Lucio Malan, il pianista più virtuoso di Palazzo Madama

Il senatore Lucio Malan
Letto ieri sul sito dell’Adnkronos:
Senato:
aula inserisce nel calendario ddl su negazionismo
Roma,
23 gen. (Adnkronos) – L’aula del Senato ha inserito nel calendario dei lavori
delle prossime sedute, il ddl 54 (Contrasto e repressione dei crimini di
genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, prima firma Silvana
Amati – Pd), che prevede l’introduzione nel codice penale del reato di
negazionismo. La discussione generale, ha spiegato in aula Lucio Malan di Forza
Italia, era già iniziata. “Il testo è migliorabile -ha ammesso l’esponente
di Fi- e credo che l’aula possa migliorarlo esaminando gli emendamenti che sono
stati presentati. Sarebbe doveroso esaminare il ddl poichè, il 27 gennaio, si celebra
la Giornata della Memoria e negare l’esistenza dell’Olocausto non può lasciare
indifferenti le nostre coscienze”.
 
La conferenza stampa di presentazione del DDL antirevisionista
Ci avrei scommesso che, in occasione dell’ennesima “Giornata
della Memoria”, i più zelanti esponenti parlamentari della
“lobby-che-non-esiste” ci avrebbero riprovato.
 
Malan con la prof. Di Cesare e la senatrice Amati (al centro)

Ma qualcuno, a questo punto, potrebbe chiedersi: chi è questo Lucio Malan? Già, chi è?
Ecco, tratti da Internet, alcuni aspetti di una personalità decisamente “poliedrica” …

1.       Lucio Malan e le (sue) donne:
Tutte le donne
(assunte) del sen.re Malan
«“ … come ha rivangato Dagospia, la
seconda moglie siciliana del senatore Malan è stata assunta anni fa come
“segretario particolare”: secondo il magazine di D’Agostino, la signora Malan
,”dopo le elezioni del 2006, è rimasta a spasso, quindi l’efficiente senatore
l’ha contrattualizzata come sua segretaria. Visto che c’era, anche insieme alla
sua nipote di primo grado, tale Ilenia T., anch’essa segretaria presso il suo
ufficio al Senato insieme alla zia Maria T.. Attenzione però, solo per una
‘razionalizzazione delle risorse lavorative’, mica si vorrà pensare al
nepotismo…”».
 
Ylenia e Lucio Malan

2.      
Lucio
Malan avversario dei referendum
contro la privatizzazione dell’acqua
:
ACQUA: MALAN, BENE
INIZIATIVA DI ‘ACQUALIBERATUTTI’
«“Lo squilibrio e la mistificazione a
favore di chi vuole abolire questa ottima riforma dei servizi pubblici locali
facendola passare per privatizzazione dell’acqua, e’ evidente e porta persino
certi esponenti poco informati del centro destra a schierarsi per il Si’. Spero
davvero che la Commissione di Vigilanza si faccia sentire presto”,
conclude  Malan”».
 
I promotori dell’azione di contrasto ai referendum: Malan era dei loro

3.       Lucio Malan e i mormoni:
Il senatore valdese
Lucio Malan e i Mormoni in Italia
«Lucio Malan ha avuto un ruolo
fondamentale per la costruzione di questo tempio, in quanto il Presidente dei
Mormoni Thomas S. Monson ha detto: ‘Ho sentito di dover chiamare il vicesindaco
di Roma, Giuseppe Ciardi, e il senatore italiano Lucio Malan, ad essere tra i
primi a vangare un mucchietto di terra. Ognuno di loro ha avuto un ruolo
importante nella decisione che ci ha permesso di costruire un tempio nella loro
città’ …  Peraltro il senatore Lucio
Malan ha avuto un ruolo importante anche nell’approvazione dell’Intesa
Stato-Mormoni avvenuta nel 2012».
 
Il senatore Malan alla cerimonia di inaugurazione del tempio mormone di Roma

4.       Lucio Malan pianista di Palazzo Madama:
L’antenato Malan
«Nell’ottobre 2002 “Striscia la
Notizia” mandò in onda un video di denuncia dei pianisti che popolano
ancora oggi i Palazzi. Il Corriere scriveva che: “Il più attivo è Lucio
Malan (Forza Italia): si cimenta per quattro volte in un voto
“triplo””. La Stampa qualche anno dopo, ricordava l’episodio
così: “La leggenda del pianista a Montecitorio ha i suoi eroi alati, come
il fromboliere forzista Lucio Malan, il quale mostrò ignaro alle telecamere una
mostruosa abilità da gambler, riuscendo a votare per tre contemporaneamente.
“Ne sono orgoglioso”, disse. Ma, a parte il caso Malan, non si
segnalano altri deputati tentacolari”. Lo stesso Lucio Malan che l’altro
ieri ha votato correttamente, in posa plastica, ma che è stato confuso con il
suo antenato Lucio Malan, l’eroe alato, il deputato tentacolare. Un
comprensibile “déjà vu”».
 
 

In particolare, sul funambolico virtuosismo del medesimo, si leggano ulteriori particolari dalle fonti predette.
Il “Corriere”:
 “…
Il più attivo è Lucio Malan (Forza Italia): si cimenta per quattro volte in un
voto «triplo»”.
“… MALAN ( FI ) «L’ ho fatto e ne sono
orgoglioso» «Sì, l’ ho fatto e ne sono orgoglioso: perché mi sono reso conto
che mi stavano riprendendo e ho deciso di fare la cosa in modo plateale». Sì,
ma addirittura votare per tre senatori alla volta, è quasi un record. Lucio
Malan, 42 anni, piemontese di Torre Pelice, è vicecapogruppo di Forza Italia al
Senato. E non è pentito: «Ma è una piccola cortesia che ho fatto ad un paio di
colleghi, una banalità». Una banalità? «Sì, come se uno raccogliesse la biro
caduta al vicino di banco o timbrasse il biglietto sul tram per un altro che è
lontano dall’ obliteratrice». Ma non si può fare, davvero votare è come
timbrare il biglietto? Forse il Senato è un votificio? «Quello di ieri non era
il voto finale sulla Costituzione, invece di rincorrere tizio e caio che si
sono distratti, uno fa prima a infilare la mano e schiacciare il pulsante. Non
si può pretendere che i senatori stiano tutto il giorno lì fermi e attenti».
Perché no? «Hanno anche altro da fare, scrivere leggi, smistare la posta, telefonare
alla propria segreteria”.
La “Stampa”:
“La leggenda del pianista a Montecitorio
ha i suoi eroi alati, come il fromboliere forzista Lucio Malan, il quale mostrò
ignaro alle telecamere una mostruosa abilità da gambler, riuscendo a votare per tre contemporaneamente. Ne sono
orgoglioso», disse. Ma, a parte il caso Malan, non si segnalano altri deputati
tentacolari …”.

Ah, dimenticavo:

5.       Malan evangelico
per
Israele
9° Raduno degli
Evangelici d’Italia per Israele (EDIPI)
«“Chiamati dalla parte di Israele come
discepoli di Cristo”: questo il titolo dell’edizione 2010. Sono intervenuti
numerosi relatori del mondo evangelico, autorità politiche e religiose del
mondo ebraico. L’incontro si è concluso con una visita guidata alla Sinagoga e
al Museo ebraico di Roma». 
 
 

È curioso a questo proposito osservare come l’evangelico Lucio
Malan sia per Israele, ma non più per la sua chiesa di appartenenza (o,
quantomeno, di provenienza), visto
che la sua posizione sui predetti referendum  lo fece entrare in aperta collisione proprio
con la chiesa valdese, che di quei referendum era stata addirittura promotrice:
LUCIO MALAN: “LA
CHIESA VALDESE MI ESPELLA: SONO IL PRINCIPALE RESPONSABILE DELLE NORME
SULL’ACQUA CHE VUOLE CANCELLARE”
«Malan è stato nel 2009 relatore al Senato
della legge che ha introdotto le norme oggetto dei referendum abrogativo del
quale la Chiesa Valdese, attraverso la Federazione delle Chiese Evangeliche in
Italia, è non solo strenua sostenitrice, ma ufficialmente promotrice».
 
Lucio Malan interviene a un raduno dei protestanti italiani

Ma torniamo alla notizia iniziale. Del pezzo citato, mi ha
colpito in modo particolare il seguente passaggio:
Lucio Malan: “ … negare l’esistenza
dell’Olocausto non può lasciare indifferenti le nostre coscienze”.
Della serie: anche i virtuosi hanno un’anima …

 

Post scriptum sui mormoni
A qualcuno, le iniziative di Malan a sostegno dei mormoni
potranno sembrare una mera curiosità: non è così. Anche queste si inquadrano in un
programma ideologico che, per quanto aberrante, non difetta certo di coerenza. In
realtà, anche se in Italia dei mormoni si continua a sapere pochissimo, è giusto
fare attenzione perché si tratta di una setta decisamente interna alle strutture del potere americano.
Al riguardo, si veda l’articolo:
Il “Codice
Romney”, metti un mormone alla Casa Bianca
In particolare, sul fondatore dei mormoni Joseph Smith si veda il post:
Joseph Smith:
fondatore dei mormoni, “profeta” della religione americana, e
cabalista
E poi c’è la parentela ideologica con il sionismo. Sull’insospettabile
rapporto tra Ze’ev Jabotinsky  e i mormoni – uno snodo inavvertito ma
importante per capire l’affinità tra l’America profonda e Israele  – si veda il post:
Il viaggio di studio
di Jabotinsky a Salt Lake City

Il tempio mormone di Salt Lake City
 
“L’attività missionaria svolta dai mormoni
tra le popolazioni dell’America e dei paesi stranieri si è estesa anche al
governo federale, cosicché oggi l’FBI, la CIA, e altre organizzazioni simili
possono dirsi molto, molto vicine al mormonismo”

(Harold Bloom, LA
RELIGIONE AMERICANA – L’avvento della nazione post-cristiana
, Garzanti
1992, p. 135).  
George W. Bush con il presidente dei mormoni Thomas S. Monson

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