Don Ennio Innocenti e il paradosso dell’editoria “cattolica” italiana

Don Ennio Innocenti e il paradosso dell’editoria “cattolica” italiana

Il paradosso dell’editoria
“cattolica” italiana: Don Ennio
Innocenti
, il più importante autore cattolico italiano vivente[1], si
è sempre dovuto stampare i propri libri da sé. Nessuna casa editrice cattolica
ne ha mai voluto pubblicare uno. Diamo quindi un contributo, nel nostro piccolo, per
spezzare il muro di silenzio – e di subdola discriminazione – che circonda questo studioso riprendendo qui la recensione, apparsa a suo tempo su Civiltà Cattolica, di
Gesù a Roma (scritto insieme all’insigne antichista Ilaria Ramelli[2]),
sicuramente – almeno, a mio modo di
vedere – il più importante libro sul cristianesimo antico pubblicato da autori italiani negli ultimi vent’anni.
Il libro è liberamente richiedibile a don Innocenti all’indirizzo:
don Ennio Innocenti
Via Capitan Bavastro
136
00154 Roma.

Ennio Innocenti –
Ilaria Ramelli, Gesù a Roma,
Roma,
Sacra Fraternitas Aurigarum in Urbe,
2006
 

Ognuno dei due AA. ha al suo attivo
numerose pubblicazioni su vari argomenti. Innocenti si è occupato soprattutto
di storia, filosofia e teologia, mentre la Ramelli ha scritto in particolare
sul rapporto tra cultura classica e cristianesimo antico. In questo libro
uniscono le loro competenze dando luogo a un lavoro che, raccogliendo studi
svolti nell’arco di diversi anni, risulta davvero ampio. Il libro è diviso in
due parti. La prima, che in pratica è la terza edizione del Gesù a Roma
dell’Innocenti, commenta passo per passo gli Atti degli Apostoli. Seguendo il
testo lucano, Innocenti divide la sua riflessione in due estese sezioni, che
ruotano intorno a due tra le figure più importanti della Chiesa, non solo di
quella degli inizi: Pietro e Paolo. La prima sezione — «Prassi di Pietro» — si
occupa dell’impianto iniziale della Chiesa a Gerusalemme e poi fuori
Gerusalemme.

La seconda sezione — «Prassi di Paolo» —
mette in risalto la missione paolina, ponendo in particolare evidenza il suo
progressivo orientamento verso Roma. Il lettore si confronta con una scrittura
fluida e coinvolgente. Il commento proposto, di tipo non esegetico ma
prevalentemente storico, risulta interessante e arricchisce la comprensione del
testo biblico. L’A. si limita a commentare gli Atti così come proposti da san
Luca. Certo, per chi ha un minimo di dimestichezza con le diverse proposte
esegetiche del testo lucano che nel tempo si sono succedute, la scelta dell’A.
può apparire semplicistica. In proposito, allora, è bene ricordare la posizione
degli AA. succintamente ma perentoriamente esposta nell’Avvertenza iniziale:
«Gli autori […] non accettano pretestuose ipotesi letterarie che mettano in
discussione la veridicità del racconto lucano, né […] ipotesi
filosofico/teologiche che siano in contraddizione con l’esegesi cattolica
garantita dal magistero gerarchico tradizionale» (p. 6).

La seconda parte — che gli AA. definiscono
«Appendice» — è anch’essa divisa in due sezioni. La prima presenta ulteriori
riflessioni di Innocenti sul tema che fa da sfondo a tutto il lavoro: Roma,
volutamente scelta da Dio come luogo di «un disegno provvidenziale». Nella
seconda parte, certamente quella più tecnica e documentata, la Ramelli propone
sue ricerche sulla presenza dei cristiani nella letteratura pagana dei primi
secoli dell’era cristiana, nonché sull’iniziale diffusione della predicazione
in ambito pagano, con particolare riferimento a Roma. L’analisi si svolge lungo
nove capitoli particolarmente analitici, densi di notizie e documenti, e corredati
da un considerevole numero di note, sempre apportatrici di ulteriori
approfondimenti rispetto al testo principale. Ciascun capitolo costituisce uno
studio a se stante, ma che ben si inserisce nel discorso generale. A lettura
ultimata non si può non condividere la convinzione dell’A. che le sue ricerche,
durate oltre 15 anni, possano «confermare sostanzialmente, alla luce
dell’indagine storica e letteraria, la più antica tradizione cristiana, a
partire dagli Atti degli Apostoli» (p. 277). Tra gli elementi che integrano il
libro si rivelano utili le tavole cronologiche comparate relative al primo
secolo d.C., poste all’inizio del testo, e l’indice degli autori citati.

Da annotare la diversità di scrittura dei
due AA. e i suoi effetti sul lettore. L’Innocenti si esprime con un linguaggio
aulico e in alcuni passaggi anche desueto, ma sempre caloroso e capace di
esprimere la sua sincera passione ecclesiale. La Ramelli porta avanti il suo
discorso con una scrittura più distaccata, diremmo quasi accademica.
Interessante, allora, la sensazione finale: la seconda parte del libro, quella
più tecnica, finisce col conferire una sorta di avallo scientifico alla prima
parte, quella più discorsiva.

Inizialmente il testo dà l’impressione di
scarsa unitarietà, non tanto per l’accennata inevitabile diversità di scrittura
dei due AA., ma soprattutto perché sembra limitarsi semplicemente a mettere
insieme un lavoro dell’Innocenti e diversi studi della Ramelli. A lettura
ultimata, però, la sensazione iniziale viene smentita. In effetti tutta la
seconda parte del libro, soltanto apparentemente poco collegata all’iniziale
commento agli Atti degli Apostoli, appare come una sua importante integrazione,
fugando così l’impressione iniziale.

In definitiva, un testo interessante, che
arricchisce le conoscenze sul primo cristianesimo in ambito pagano e
soprattutto nella Roma imperiale. Chiaramente ci troviamo di fronte a una
operazione più culturale che editoriale, come dimostra anche il fatto che si
tratta di una edizione fuori commercio, tirata in un numero limitato di copie.
In ogni caso certamente il testo troverà attenzione nei cultori della materia e
in quanti già conoscono e apprezzano i due AA.

Fonte: http://digilander.libero.it/Esposito_Consiglio/Esposito-Consiglio/E._Innocenti-I._Ramelli%3A_Recensione_di_Giuseppe_Esposito.html

[1] Qui un
elenco, parzialissimo, delle sue pubblicazioni: http://www.fraternitasaurigarum.it/wordpress/?page_id=117.
Per leggere i contributi di don Innocenti a questo blog, digitare sui motori di
ricerca le parole Innocenti Carancini.
[2] Qui un
elenco, parzialissimo, delle sue pubblicazioni: http://bompiani.rcslibri.corriere.it/autore/ramelli_ilaria.html

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