Palestina: i microbi e i giganti

Palestina: i microbi e i giganti

Oliveto bruciato dai coloni a Nazaret

Dalla bacheca Facebook di Betty Molchany traduco e condivido qui:

“Questi sono i peggiori terroristi di
Israele e della Palestina e uno dei più grandi ostacoli, se non l’ostacolo più
grande, alla pace.
I
“coloni” della Cisgiordania sono soprattutto disadattati provenienti dagli Stati
Uniti. Questi sono i fanatici religiosi che i dollari delle tasse americane
sostengono e che i nostri media filtrati dai sionisti non ci fanno vedere.
Imperversano nelle fattorie palestinesi, tagliano e bruciano migliaia di olivi,
avvelenano le pecore, e inondano le fattorie palestinesi con acque reflue non
trattate. Sono armati fino ai denti e vivono in insediamenti massicci,
sorvegliati e ILLEGALMENTE costruiti, mentre i palestinesi non possono avere
armi, acqua o elettricità. Queste sono le persone che tengono l’intero Medio
Oriente in ostaggio alla pace”.
 
 

Interessante anche il commento, nella detta pagina, di Kent Ebner:

“I coloni sono
terroristi pesantemente armati che hanno luce verde dagli Stati Uniti e dal
governo israeliano di apartheid. Attaccano palestinesi disarmati, in
particolare donne e bambini. Allo stesso modo si comporta l’esercito
israeliano. Questi terroristi bruciano i frutteti e gli oliveti dei
palestinesi, profanano tombe, scrivono e dipingono messaggi di odio sulle
moschee. Un’enorme percentuale di costoro è costituita da fanatici radicali
provenienti da New York City e dalla loro base di potere, la zona nordorientale
degli Stati Uniti. Giocano a fare i cowboy e commettono crimini non permessi
negli Stati Uniti. Codardi che attaccano i palestinesi disarmati, come
pure l’esercito israeliano. Questi sono i veri terroristi, proprio come l’esercito
israeliano”.
Queste osservazioni mi hanno fatto ripensare a una riflessione
letta qualche giorno fa sulla bacheca di Ahmed
Rami
:
“I nostri
governanti – come i microbi e i parassiti – sono il prodotto naturale della
nostra debolezza – di cui fanno parte – e della nostra passività, che li
mantiene in vita. Ed è la debolezza del nostro organismo che costituisce la
forza del microbo “Israele””.
Osservazione che Rami ha corredato della seguente, eloquente,
vignetta:
 
 
Non c’è dubbio che i coloni israeliani – e chi li finanzia e
protegge – dal punto di vista morale sono dei microbi. Tutto ciò mi fa
venire in mente, per contrasto, le immagini di quei bambini di Gaza che, pur
massacrati e feriti, e mentre tutto crolla intorno a loro, continuano a fare
con la mano il segno della vittoria. Ecco, penso che loro, con la loro fede
sovrumana, siano i giganti della nostra epoca. Purtroppo, noi – noi italiani,
intendo (oltre che noi Occidente) – eleggiamo dei parassiti che si sono messi in società con i microbi.

 

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