Lo Stato Maggiore turco ammette il complotto contro Erdogan

Lo Stato Maggiore turco ammette il complotto contro Erdogan

LO STATO MAGGIORE RICONOSCE L’AUTENTICITÀ DEL TENTATIVO DI COLPO DI STATO DI ÇIÇEK

2 Marzo 2010[1]

Lo Stato Maggiore ha annunciato lunedì in una dichiarazione pubblicata sul suo sito web che è stata aperta una nuova indagine su un tentativo di colpo di stato presuntamente concepito da un colonnello in servizio attivo dopo l’acquisizione di nuove prove che evidenziano l’autenticità del complotto.

La dichiarazione contrasta vistosamente con l’energica negazione, il 26 Giugno scorso, del Capo di Stato Maggiore, Generale Ílker Başbuğ, dell’esistenza di un tale complotto. Il militare aveva definito il complotto “un pezzo di carta” e aveva accusato un giornale turco, che aveva pubblicato una versione fotocopiata del documento, di minare le forze armate turche.

Il complotto in questione, chiamato Piano di Azione per Combattere le Forze Reazionarie, è stato concepito a quanto pare dal Colonnello Dursun Çiçek [foto], e indica che le forze armate avevano intrapreso dei preparativi sistematici per danneggiare agli occhi dell’opinione pubblica l’immagine del governo – guidato dal Partito della Giustizia e dello Sviluppo (Partito AK) – e del movimento Gülen, per minimizzare l’indagine Ergenekon, e per ottenere il sostegno in favore dei membri dell’esercito arrestati nel quadro dell’inchiesta Ergenekon. Ergenekon è un’organizzazione criminale clandestina accusata di voler rovesciare il governo.

Lo Stato Maggiore lunedì ha anche annunciato che un procuratore militare ha chiesto l’arresto di Çiçek. La Corte Marziale dello Stato Maggiore si è però rifiutata di arrestare il colonnello. L’indagine è ancora in corso nell’ufficio del procuratore militare.

Nel frattempo, sono stati incriminati il Comandante della Terza Armata, Generale Saldiray Berk, e il Procuratore Capo della città di Erzican, Ílhan Cihaner, che era stato incarcerato nei giorni scorsi nell’ambito dell’inchiesta Ergenekon.

Nell’atto di accusa, approvato lunedì dalla Seconda Alta Corte Penale di Erzurum, i due uomini sono accusati di far parte di un’organizzazione terrorista. Berk viene descritto come il primo dei sospettati, e Cihaner come il secondo della lista. È la prima volta che un generale superiore in servizio attivo viene indicato come sospetto nell’indagine su Ergenekon. La procura chiede 15 anni di prigione sia per Berk che per Cihaner come pure per altri sospettati dell’inchiesta.

L’atto di accusa imputa a Berk di aver ideato un colpo di stato all’interno del Comando della Terza Armata e di aver operato affinché dei religiosi venissero incolpati di crimini che non avevano commesso.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://todayszaman.com/tz-web/detaylar.do?load=detay&link=203085

2 Comments
    • Anonimo
    • 26 Marzo 2010

    Ringrazio Andrea Carancini per l'attenzione rivolta agli affari turchi, perchè la Turchia è la chiave di volta per il debellamento delle forze sioniste sparse nel mondo. Michele Antonio.

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  1. grazie!

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