Che rispondono i cinesi a Google?

Che rispondono i cinesi a Google?

Letto sul sito revisionista dell’AAARGH in data 27 Gennaio 2010
http://www.aaargh.codoh.com/blog/revifr/
CHE RISPONDONO I CINESI A GOOGLE?

La stampa riferisce che Google, dopo aver aiutato le autorità cinesi e censurare gli internauti cinesi, si ribella e reclama “più libertà” per estendere le proprie operazioni commerciali. Cosa rispondono i cinesi?

In Francia e in Germania, Google blocca i risultati del motore di ricerca per i gruppi estremisti come il gruppo neonazista Stormfront e l’associazione negazionista AAARGH, ha detto l’articolo.

Fonte: Global Times
http://english.people.com.cn/90001/90776/90883/6877642.html
http://www.globaltimes.cn/

In breve, ribattono i cinesi: e voi, voi censurate la ricerca sul sito dell’AAARGH…

Hanno scoperto tutto ciò in un giornale economico che si chiama Forbes. E’ dopo gli inizi di Google che abbiamo osservato che la compagnia cancellava sistematicamente, senza dubbio manualmente, all’inizio, i risultati delle ricerche indirizzate verso i siti dell’AAARGH. Ancora oggi succede sicuramente la stessa cosa. E’ perché abbiamo sempre considerato Google come un’appendice, piuttosto merdosa, delle organizzazioni del potere sionista. Ma vedere oggi i cinesi rimbeccare [Larry] Page e [Sergey] Brin è troppo divertente. Si ride bene a Pechino.

3 Comments
    • Anonimo
    • 31 Gennaio 2010

    In Italia, almeno per quanto riguarda il benemerito sito dell'AAARGH non ci sono problemi. Io l'ho da anni fra i "preferiti" e mai trovato difficoltà con il collegamento. A proposito, suggerisco a tutti una visita a questo meritevole e corraggioso sito, anche perchè magari non durerà tanto ancora, visto il vento che tira.
    Google Alert invece, censura ricerche inerenti all'olocausto che abbiano per tema la menzogna dello stesso.Ne ho fatto diretta esperienza.

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    • Anonimo
    • 31 Gennaio 2010

    Allora consiglio di usare metamotori e metacrawler,e soprattutto siti web proxy,che aggirano l'italia,perche' quello che e' vietato a noi non lo e' per gli altri stati.
    In piu' proporrei ai blogghers di mandare le newsletters a coloro che si iscrivono,un modo per non perdersi e rimanere in contatto.
    Non abbiamo i soldi necessari per fare campagne contro pero' se ci pensiamo che infine riescono ad avere il meglio non e' perche' loro sono bravi(i potenti)ma perche' pagano gente capace e che non si chiede che fine fara' l'opera prestata.
    Ci fregano con l'avidita' anche se la chiamano sopravvivenza.
    Ciao.
    Giuseppe.

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    • Anonimo
    • 1 Febbraio 2010

    Tutti gli internauti dovrebbero boicottare assolutamente Google, questa è la migliore arma per togliere di mezzo questi merdosi.

    Rispondi

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