Le vignette del sito Zundel – IV

Le vignette del sito Zundel – IV

BRUTALE CENSURA NELLA MAGGIOR PARTE DEI PAESI EUROPEI[1]

In Germania è ok, ad esempio, dubitare dello Spirito Santo – ma non dell’Olocausto!

I reati d’opinione in Germania vengono definiti di solito “…diffamare la memoria dei morti”. Una difesa di tipo forense o documentario non viene permessa. La punizione di un reato d’opinione può comportare fino a cinque anni di prigione!

Persino gli avvocati difensori rischiano di essere penalmente incriminati, condannati e incarcerati – se osano difendere i loro clienti offrendo prove forensi e documentarie che l’”Olocausto” non è un fatto “ovvio”.
[1] http://www.zundelsite.org/cartoons/bird_in-cage.html

2 Comments
    • Anonimo
    • 28 Dicembre 2009

    un'autentica vergogna per la Germania odierna è la condanna di Sylvia Stolz, dove il tribunale "tedesco" prima non acquisisce le prove fornite dalla difesa per dimostrare che il cosiddetto olocausto non può essere considerato un "fatto notorio" e poi utilizza quegli stessi elementi per stabilire che la Stolz è una negazionista.
    siamo alla negazione del diritto e del giusto processo…
    Dio li punirà !

    Daltanius

    Rispondi
    • Anonimo
    • 28 Dicembre 2009

    Sarebbe interessante sapere la percentuale di ebrei ebrei tedeschi presenti nelle istituzioni:nell'ambito della grande politica,della giustizia a alto livello e nei centri di comando della polizia. Forse una spiegazione plausibile alle leggi assurdamente colpevolizzanti- se è vero che mediamente 15.000 cittadini tedeschi vengono condannati al carcere per opinioni sull'olocausto contrarie alla sacra vulgata-.

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