Brutti tempi per gli eretici

Brutti tempi per gli eretici

NESSUN RIMEDIO PER GLIERETICIINGLESI MESSI IN PRIGIONE[1]

Los Angeles, California, 16.10.2008

Due scrittori messi in prigione, che erano stati condannati in Inghilterra per istigazione all’odio su Internet, a causa di un sito web con sede negli Stati Uniti, saranno costretti a rimanere in carcere in base a delle procedure speciali, senza avere diritto a un’udienza sulla cauzione, ha stabilito lo scorso 14 Ottobre un giudice del Tribunale per l’Immigrazione di Los Angeles.

“E’ un colpo molto duro per le loro speranze di libertà nell’immediato futuro, e in realtà per tutti coloro che chiedono asilo e per i difensori della libertà di parola negli Stati Uniti”, ha detto Paul Ballard dall’Inghilterra, coordinatore di un fondo per le spese legali della coppia, conosciuta come “I due eretici” (con riferimento al sito web http://www.heretical.com/ ).
I due, Simon Sheppard e Stephen Whittle, vengono tenuti in carcere dal 14 Luglio a Santa Ana, in California, dal Department of Homeland Security [Ufficio per la Sicurezza Interna, d’ora in avanti DHS], dopo essere sbarcati quello stesso giorno all’aeroporto di Los Angeles, dove avevano immediatamente chiesto asilo politico. Erano fuggiti dall’Inghilterra dopo essere stati condannati l’11 Luglio in un tribunale di Leeds per istigazione all’odio razziale, per aver pubblicato scritti come “Don’t Be Sheeple” [Non siate pecoroni] e “The Holohoax” [L’inganno dell’Olocausto], compresi quelli pubblicati sul sito di Sheppard, che opera da un server situato a Torrance, in California.
Ballard ha detto che la legge inglese permette dal 1986 le condanne penali per opinioni il cui argomento è ritenuto possa “risolversi probabilmente nell’istigazione all’odio razziale”. Per arrivare alla condanna non c’è bisogno di provare la violenza o l’intenzione di commettere violenza. Durante il processo sono stati chiamati a testimoniare dei periti per stabilire se gli ebrei, una delle parti offese, sono un gruppo “religioso” o “razziale”, poiché la legge inglese non criminalizza l’istigazione all’odio religioso. I “due eretici”, che si considerano scrittori satirici e provocatori non-violenti, sono le prime persone a essere perseguite in Inghilterra per discorsi su Internet pubblicati da un server di un altro paese, ha detto Ballard. Sono stati incriminati in base alla legge inglese sull’ordine pubblico del 1986 e sono soggetti alle pene aumentate dalla legge anti-terrorismo del 2000.

Da allora, l’Inghilterra ha arrestato un’altra persona, Fredrick Töben, australiano, per negazione dell’”Olocausto”, in base a un Mandato d’Arresto tedesco. Töben è stato messo in carcere all’inizio di Ottobre durante una sosta all’aeroporto di Heathrow.

“Questi due casi allarmanti sono collegati, nel senso che entrambi sono segnati dal tentativo da parte della Procura inglese di criminalizzare le opinioni, a prescindere dal luogo in cui sono state espresse e dal fatto che siano lecite nel luogo in questione”, ha osservato Bruce Leichty, un avvocato di San Diego che a Settembre è stato incaricato di difendere i due imputati.

La decisione del 14 Ottobre da parte del Tribunale dell’Immigrazione di Los Angeles, riguardo al caso di Sheppard e Whittle, lascia i due imputati nella necessità di dipendere dall’habeas corpus, un tipo di processo che i legislatori americani negli ultimi anni hanno reso più difficile e costoso per gli immigrati, a detta di Leichty.

Leichty ha detto che i provvedimenti presi dal governo americano hanno aggiunto al danno l’insulto. “Abbiamo qui due inglesi che hanno pubblicato delle opinioni che negli Stati Uniti sono legalmente protette, e per le quali in Inghilterra sono stati perseguiti penalmente”, ha detto Leichty, “e ora il caso in questione ha preso una svolta anche più kafkiana, poiché lo stato che dovrebbe proteggerli dall’eventualità di finire in galera in Inghilterra li ha invece gettati in prigione, qui in America, per un periodo di tempo indefinito, solo in base al fatto che hanno chiesto asilo politico”.

“I rifugiati sono protetti dai trattati internazionali; nessun paese dovrebbe trattare i rifugiati politici nel modo in cui queste due persone sono state trattate, soprattutto dopo che sono entrate legalmente nel paese che li ospita”.

Leichty ha osservato che il DHS ha ammesso nella sua comparsa per il Tribunale dell’Immigrazione che i due imputati erano stati ammessi negli Stati Uniti in base al programma Visa Waiver[2], e che fino a quando non hanno presentato la loro richiesta di asilo politico all’aeroporto di Los Angeles, il DHS non aveva ragione per sospettarli o per tenerli in detenzione. Ma quando i due hanno raccontato la loro storia ai funzionari dell’aeroporto, il DHS ha cercato di revocare la sua decisione di ammetterli negli Stati Uniti e ha provato a dichiararli “inammissibili”, in base al fatto che erano entrati con l’intenzione di rimanere negli Stati Uniti come immigrati, un atteggiamento – quello del DHS – che secondo Leichty è esagerato rispetto ai fatti in questione e che comunque non rientra nei poteri dei funzionari dell’aeroporto.

“E’ risaputo che chi chiede asilo non rinuncia al proprio status di non-immigrato solo per aver detto al paese ospitante che ha bisogno di asilo politico”.

La speciale procedura alla quale i due imputati sono stati sottoposti, chiamata “procedura di solo asilo”, in cui i giudici non hanno l’autorità per liberare lo straniero dalla detenzione, viene utilizzata congiuntamente al programma Visa Waiver solo per i richiedenti asilo che non sono già stati ammessi nel paese, o a quelli che hanno superato il loro periodo autorizzato di soggiorno, due casi che non si potevano applicare a Sheppard e a Whittle quando hanno chiesto asilo. Ma Leichty afferma che la giudice Rose Peters ha fatto orecchie da mercante a questi punti e ha deciso che i funzionari del DHS avevano la “discrezione” di emettere le notifiche che hanno fatto rientrare i due imputati nelle procedure speciali.

Leichty ha detto che, sebbene il recente e più noto arresto di Fredrick Töben a Londra riguardi una richiesta tedesca di estradizione, egli non è a conoscenza di nessuna richiesta da parte dell’Inghilterra per Sheppard e Whittle, e in ogni caso gli Stati Uniti generalmente non estradano persone condannate per reati che negli Stati Uniti non sono reati.

“E’ chiaro che gli ossessivi apparati di sicurezza dei due paesi sono impazziti, colpevolizzando dei dissidenti e rinchiudendoli anche se non sono dei criminali. Non è necessario condividere le opinioni o lo stile dei “due eretici” per capire la minaccia che questo tipo di caso rappresenta per i diritti individuali e per la libertà”.

“La legge in base alla quale Sheppard e Whittle sono stati perseguiti potrebbe facilmente essere usata per sottoporre in Inghilterra gli editori americani anticonformisti a condanne penali”.

Sheppard ha descritto il suo sito web come una mescolanza di “blasfemie, eresie, e materiale scientifico e di interesse generale”, costituito per far conoscere le sue idee su argomenti come la politica, la razza e le relazioni tra i sessi. Ha una laurea in matematica presa all’Università del Sussex e ha pubblicato due articoli scientifici di medicina prima di diventare un editore e un operatore del web. Whittle ha una laurea in lingue all’Università di York e ha scritto molti libri.

Sheppard sostiene che lui e Whittle sono stati perseguiti in base all’accusa che i loro scritti possono essere visti da persone che vivono in Inghilterra e nel Galles, e senza nessuna prova che tali scritti siano stati visti in realtà da altri che da un funzionario di polizia che ha scaricato il materiale con lo scopo di presentare delle accuse. “Entrambi gli imputati affermano che vivevano in Inghilterra pacificamente e civilmente fino a quando la polizia ha sconvolto le loro vite irrompendo nei loro appartamenti e sequestrando le loro pubblicazioni e le loro proprietà”, dice Leichty. La stampa inglese ha parlato di loro ripetutamente come “la coppia dell’odio razziale”.

“Vi sono persone che, anche negli Stati Uniti, vogliono criminalizzare le opinioni”, ha osservato Leichty. “Ma gli avvocati dovrebbero ricordare all’opinione pubblica che anche le opinioni percepite come odiose meritano protezione. Quello che per qualcuno è “odio”, per qualcun altro può essere passione o critica, o persino una fede. Gli Stati Uniti dovrebbero essere i primi ad esprimere disapprovazione per quelle nazioni che hanno cercato di ridurre l’espressione non-violenta delle opinioni e delle convinzioni”.

“I due eretici non sono più colpevoli di molti dei nostri antenati americani che fuggirono dalla repressione per colonizzare questo paese e non c’è dubbio che essi possano dire cose ripugnanti proprio come altri blogger americani. Ignorateli, disprezzateli o ridicolizzateli, se volete, dialogate con loro se vi va, ma non metteteli in prigione”. Scegliendo Los Angeles come propria destinazione, i due avevano sperato di trovare altri dissidenti all’Institute for Historical Review di Costa Mesa, uno dei quali era stato già designato dagli imputati come perito, per il loro processo inglese, sull’attendibilità storiografica di varie testimonianze dell’Olocausto, ha detto Leichty.

Ballard dice che l’incarcerazione dei due in America, e le spese legali relativi alla loro difesa, hanno colto di sorpresa i nazionalisti inglesi. I richiedenti asilo politico devono vedersela da soli negli Stati Uniti, a meno che non possano permettersi degli avvocati. “Questo è un caso così importante con implicazioni così estese che i miei colleghi ed io non possiamo lasciare Simon e Stephen a marcire in galera senza assistenza”, ha detto Ballard.

Ballard è alla testa del Fondo per la Difesa Legale che è stato costituito in Inghilterra, che – egli dice – accetta contributi in tutte le valute al seguente indirizzo: Croydon Preservation Society, P. O. Box 301, Carshalton, Surrey, SM5 4QW, Inghilterra. “La partecipazione degli americani alle spese legali è cruciale”, ha raccomandato. “Anche gli interessi americani sono in gioco, in questo caso”.

In una lettera dalla prigione, Sheppard ha scritto: “La detenzione è stressante e sconcertante. Ci presentiamo in tribunale con i ferri alle mani e ai piedi. Non possiamo consultare il materiale e le prove contenuti nel bagaglio che avevamo al nostro arrivo. Abbiamo inoltrato la nostra richiesta d’asilo come una questione di principio, come un gesto politico per protestare contro l’iniqua legge inglese che proibisce la libertà di parola e la dialettica democratica”.

Per ottenere l’asilo politico negli Stati Uniti i richiedenti devono provare di avere una fondata paura di persecuzione nel loro paese natale, in base a diversi motivi incluse le opinioni politiche. Mentre i tribunali americani hanno frequentemente detto che “la prosecuzione” non equivale a “persecuzione”, vi sono casi in cui la reclusione e la prosecuzione in base a leggi repressive sono state considerate persecutorie, dice Leichty.

Leichty è conosciuto soprattutto per aver difeso Ernst Zündel, un revisionista dell’Olocausto ed editore famoso a livello mondiale, che nel 2003 venne arrestato in Tennessee, strappato dalla propria moglie americana e deportato in Canada con il pretesto che aveva mancato un’udienza con il Servizio Immigrazione. Dopo che Leichty ebbe l’incarico di sostituire il primo avvocato di Zündel, lo stesso Zündel riuscì a ottenere un’udienza presso il tribunale federale di Knoxville, ma la sua richiesta di annullamento della deportazione sulla base dell’habeas corpus è stata poi respinta da una sentenza, non pubblicata, della corte di appello federale di Cincinnati, e Leichty dice che lui e la signora Zündel stanno inoltrando le residue richieste di Zündel a Knoxville.

Email di Bruce Leichty:
[email protected]

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://uk.novopress.info/novo-print.php?p=1533
[2] Il Visa Waiver è un programma degli Stati Uniti che permette ai cittadini di certi paesi di viaggiare negli Stati Uniti per turismo o per affari fino a 90 giorni senza bisogno di visto. http://en.wikipedia.org/wiki/Visa_Waiver_Program

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