Un intervento del professor Butz

Un intervento del professor Butz

L’IRAN HA IL NUMERO DEGLI STATI UNITI

Di Arthur Butz[1] (2006)

Mi è stato chiesto: “perché le persone sono così restie a esaminare la validità del revisionismo dell’”Olocausto””?. Cercherò di rispondere mostrando il rapporto che esiste tra quest’interrogativo e il Presidente dell’Iran Ahmadinejad.

L’ostacolo principale alla diffusione del revisionismo è, semplicemente, la paura. Attualmente, questa leggenda [dell’Olocausto] tanto radicata è protetta da un sistema di divieti legali ed extra-legali (tabù). A nessuno è permesso di contestare la verità della versione ufficiale in Europa, dove la legislazione della maggior parte dei paesi proibisce l’espressione di idee revisioniste come reato penale. Per me, l’esempio più doloroso di questo terrore intellettuale è l’incarcerazione del mio amico chimico Germar Rudolf, attualmente detenuto in isolamento in una prigione di massima sicurezza vicino Stoccarda.[2]

Il suo crimine efferato? Come studente diplomato in chimica aveva condotto un’analisi forense dei muri delle presunte camere a gas, non trovando i residui di cianuro che avrebbero dovuto essere lì, e aveva concluso che non erano camere a gas. La mancanza di tali prove forensi è ben conosciuta nell’ambiente. Ad esempio, nel Wall Street Journal del 7 Luglio 2004 Timothy Ryback scrisse che “ci sono scarse prove che dimostrino l’intento omicida” nelle rovine di Auschwitz.

Per Germar quest’esperienza si risolse in una condanna a 14 mesi di prigione nel 1994: egli si diede alla fuga piuttosto che scontare la pena. Lo scorso Novembre è stato infine deportato in Germania dal governo statunitense, a dispetto della sua richiesta di asilo politico e del suo matrimonio con un’americana. Per i suoi scritti successivi [al 1994] i tedeschi stanno fabbricando una nuova condanna per Germar, convertita in legge dopo il suo “crimine” iniziale.[3]

Questo non è un regno del terrore strettamente europeo. Gli Stati Uniti sono assolutamente complici. Quanti americani sanno che il nostro principale tecnico per l’esecuzione di condanne capitali ha dichiarato che le presunte gasazioni [dei nazisti] non erano possibili nei luoghi presunti? Si tratta di Fred Leuchter, che ha preceduto Germar nelle indagini sui residui di cianuro. Leuchter è stato considerato il numero uno nel campo delle esecuzioni capitali fino al 1990, quando le sue opinioni vennero largamente pubblicizzate, e il suo business rovinato dal rifiuto delle autorità di lavorare [ancora] con lui. Dubito che abbia ancora degli incarichi in questo campo. Lo stato dell’Illinois ha proibito al politicamente compromettente Leuchter di revisionare la macchina per le iniezioni letali che egli aveva progettato e costruito. Durante l’esecuzione di John Wayne Gacy, ci fu un intoppo dovuto proprio al cattivo utilizzo di tale macchina.

Il terrore esiste, negli Stati Uniti, ma è più sottile che in Europa. Questo ci porta al Presidente dell’Iran Ahmadinejad. Per molti anni ho ignorato il revisionismo proveniente dai paesi islamici, perché lo consideravo incompetente. Con Ahmadinejad ho trovato qualcos’altro; le sue dichiarazioni sono state formidabili nella loro acutezza. Bisogna leggere la mia dichiarazione originale su di lui per rendersi conto dei dettagli. Egli ha capito il terrore che regna in Occidente. Tuttavia, la sorpresa migliore è arrivata dopo che ho espresso il mio compiacimento. Il Primo Ministro inglese Tony Blair ha dato un tronfio consiglio di circostanza ad Ahmadinejad: visita i campi [di concentramento] e giudica da te stesso. Ahmadinejad ha replicato: buona idea, porterò con me un gruppo di scienziati. Conosce quindi anche le implicazioni scientifiche [dell’argomento]. La novità più recente proveniente dall’Iran giunge da Hamshahri, il più diffuso giornale del paese. Essi hanno risposto alle vignette offensive contro Maometto, difese in Europa in nome della libertà di espressione, con un concorso di vignette sul tema dell’”Olocausto”. Quante prediche, in questo caso, dall’Europa sui “diritti umani” e la “libertà”! Le vignette saranno considerate probabilmente alla stregua di reati penali in tutta l’Europa continentale e forse persino in Inghilterra. L’ipocrisia è sbalorditiva.

Nell’Iran attuale, troviamo un nemico formidabile di alcune tendenze occidentali che dovrebbero essere avversate da tutti coloro che considerano la “libertà” qualcosa di più di un mero slogan. Questo, e non un mero “negazionismo”, sta alla base del mio apprezzamento delle dichiarazioni di Ahmadinejad. Attenti. L’Iran attuale ha il nostro numero e lo sta dando ad altri.

Arthur Butz è professore associato di ingegneria informatica. E’ autore dell’opera classica del revisionismo dell’Olocausto: The Hoax of the Twentieth Century (disponibile in rete all’indirizzo: http://www.vho.org/GB/Books/thottc/ ).
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è consultabile all’indirizzo: http://100777.com/node/1542
[2] Attualmente le condizioni detentive di Germar Rudolf sono senz’altro migliorate nella nuova prigione di Mannheim.
[3] Rudolf è stato infine condannato a due anni e mezzo di prigione.

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